Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per il “Corriere della Sera”
CORRUZIONE
Ciò che più lascia stupiti nella vicenda del giro di mazzette all’ufficio di reclutamento militare del distretto meridionale è che tutti sapevano, ma pochi parlavano e, soprattutto, nessuno denunciava. Accadeva dal 2017, era sufficiente pagare 5.000 dollari per evitare la leva: erano coinvolti medici compiacenti che falsificavano i referti e impiegati che li avallavano.
Per tutti garantiva lo stesso massimo responsabile, Yehven Borysov, capo dell’ufficio centrale di Odessa, che adesso è sotto processo e rischia lunghi anni di carcere. Il sistema era ben rodato, tanto che non è bastato lo scoppio della guerra l’anno scorso a farlo saltare […]
volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius
«Noi valutiamo che Borysov sia stato pagato da forse 25.000 persone, c’è chi dice sino a 50.000. Lui non ha saputo spiegare l’origine dei 5 milioni di dollari che la polizia ha scoperto a casa sua e neppure dove la sua famiglia abbia trovato i soldi per fare importanti investimenti in Spagna», ci spiega il 37enne Valery Bolgan, direttore del giornale online di Odessa Intent Press.
Sono casi come questo che l’altra sera hanno spinto Volodymyr Zelensky a tornare a denunciare la corruzione nel Paese e la necessità di porvi rapidamente rimedio per soddisfare i requisiti di adesione all’Unione Europea e soprattutto con l’intento di motivare l’unità nazionale alla resistenza contro l’occupazione russa. «Nessuno perdonerà parlamentari, giudici, commissari militari e qualsiasi funzionario pubblico per essere andato contro gli interessi del nostro Stato. Recarsi in vacanza in una costosa località balneare all’estero è un palese tradimento dell’Ucraina in guerra», ha tuonato il presidente.
Yuri Aristov alle maldive
[..] lo scandalo esploso negli ultimi giorni del parlamentare del suo partito, il 43enne Yuri Aristov, scoperto dai servizi segreti e denunciato per avere trascorso una settimana al Waldorf Astoria con la famiglia su un’isola privata delle Maldive pagando 2.700 dollari a notte.
Due le imputazioni: essere andato all’estero senza permesso (lui si era dato malato dopo una visita ufficiale in Lituania), visto che la legge marziale vieta agli uomini della sua età di espatriare, e averlo fatto da deputato in contravvenzione ai regolamenti per i funzionari pubblici.
Zelensky parla apertamente di «tolleranza zero per i corrotti». A suo dire, la questione morale è ormai un imperativo categorico, i colpevoli vanno puniti nel rispetto dei soldati, per i quali ogni risorsa pubblica va impiegata per comprare munizioni, missili, droni. «È inammissibile qualsiasi forma di arricchimento personale ai danni della società», tuona.
volodymyr zelensky al vertice nato di vilnius 2
Il tema non è nuovo e per Zelensky diventerà sicuramente la grande sfida destinata a determinare il suo futuro politico nel dopoguerra. Del resto, nel 2019 era stato eletto proprio sulla base della sua promessa di lotta alla corruzione nello Stato e tra i partiti controllati dagli oligarchi.
«È dalla sua nascita nel 1991 che l’Ucraina combatte il sistema corrotto lasciato in eredità dallo sfascio dell’Unione Sovietica. Oggi c’è chi si scandalizza delle mazzette nel distretto militare di Odessa. Ma sappiamo tutti benissimo che lo stesso accadeva in quelli di Kiev, Leopoli, Dnipro e in tutti gli altri. Il paradosso è che ci capita di scoprire casi di esentati alla leva per reali motivi medici che pagano pur di partire volontari a combattere i russi», commenta ancora Bolgan.
Oleksandr Ponomaryov
[…] Ciò non toglie che la situazione sia migliorata negli ultimi mesi. L’anno scorso Zelensky licenziò i funzionari civili e militari pagati da Mosca che avevano facilitato l’avanzata russa su Kherson. Fece scandalo il caso del parlamentare del sud-est, Oleksandr Ponomaryov, scoperto essere a libro paga di Mosca. Lo scorso gennaio furono licenziati e processati 4 viceministri e 5 governatori regionali. E il 16 maggio è stato condannato per corruzione addirittura il giudice-capo della Corte Suprema, Vsevolod Kniaziev. La lista è destinata ad allungarsi.
Yuri Aristov LE BANCONOTE CON CUI È STATO SORPRESO IL CAPO DELLA CORTE SUPREMA UCRAINA VSEVOLOD KNYAZEV