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1 - “MI SENTIREI MEGLIO SE FOSSIMO IN UNA SITUAZIONE COME QUELLA DELL’ITALIA” - TOCCATEVI: ANGELA MERKEL LODA IL NOSTRO PAESE PER LA GESTIONE DELLA PANDEMIA E ANNUNCIA UN LOCKDOWN PER I NON VACCINATI – “LA SITUAZIONE È SERIA E IL CARICO DELLE STRUTTURE È IN PARTE GIÀ AI LIMITI”
mario draghi angela merkel
2 - IL MANTRA DI ANGELA
Massimo Gramellini per il "Corriere della Sera"
«Mi sentirei meglio se fossimo come in Italia». Come ha detto, signora Merkel? «Mi sentirei meglio se fossimo come in Italia». Potrebbe ripeterlo tre o quattrocento volte, così lo memorizzo? Lo memorizzo e lo registro, per riascoltarlo quando faccio una coda, quando prendo una buca e in genere nei momenti tristi, per esempio questo: ho appena letto che restiamo saldamente in testa alla classifica europea degli evasori (e degli impositori) fiscali e preferirei che in Italia non fossimo come in Italia.
ultimo discorso di angela merkel al bundestag 2
Invece lei ci indica ai tedeschi come modello da seguire. Certo, il suo elogio non è esteso all'intero scibile italico, ma si riferisce soltanto alla gestione della pandemia. Certo, il suo giudizio benevolo sarà stato condizionato dal prestigio personale di Draghi, anche se ormai si ha quasi paura a dirlo perché si passa immediatamente per lecchini.
marcia contro le restrizioni anti coroanvirus a berlino 38
Resta il fatto che questo sgangherato Paese, il primo in Europa a essere travolto dal Covid, se l'è cavata meglio di quasi tutti, nonostante abbia la classe politica che ha e nonostante gli italiani siano quello che sono. Però siamo anche più prudenti e meno arroganti di tanti popoli vicini e lontani che hanno sottovalutato il virus e forse hanno sottovalutato anche noi.
Fino a quando arriva la leader più importante d'Europa, all'ultima settimana del suo quasi ventennale potere, e dice che cosa ha detto esattamente, signora Merkel? «Mi sentirei meglio se fossimo come in Italia». Grazie, mi sento già meglio.
angela merkel
3 - MERKEL METTE IN LOCKDOWN I NO VAX E LANCIA LA VACCINAZIONE OBBLIGATORIA
Uski Audino per "la Stampa"
«L'origine della nostra situazione attuale può essere descritta facilmente: i cittadini non si fanno vaccinare abbastanza». Parola di Olaf Scholz, il cancelliere designato che l'8 dicembre prossimo prenderà il testimone del governo tedesco in un momento per nulla facile.
negazionisti del coronavirus a berlino 9
«La situazione purtroppo è seria», ha dichiarato ancora una volta Angela Merkel, dall'alto del suo inarrivabile understatement, al termine dell'incontro Stato federale-regioni. E con un'incidenza del contagio ancora troppo alta rispetto all'urto sul sistema sanitario nazionale (tre volte quella italiana), la soluzione non sembra che essere una: limitare la presenza nella vita pubblica di quei 12 milioni che rifiutano il vaccino e dichiarare un «lockdown dei non vaccinati».
angela merkel alla tomba del milite ignoto di mosca
«Se avessimo qui un'incidenza come in Italia, intorno ai 150 nuovi contagi a settimana, mi sentirei più felice», ha detto Merkel, ma purtroppo la situazione va affrontata per quella che è.
«Organizzeremo attività culturali e di svago in tutta la Germania solo per coloro che sono stati vaccinati e curati», ha proseguito la cancelliera uscente, annunciando una serie di misure che introducono limitazioni valide in primis per i non immunizzati, ma non solo.
coronavirus scuola germania 8
Anche vaccinati e guariti subiranno restrizioni nelle regioni dove la diffusione del Covid supera un certo limite. A partire da un'incidenza del virus oltre i 350 nuovi contagi settimanali su 100.000 abitanti verranno chiuse le discoteche e i locali notturni. Dunque Berlino, con un'incidenza oltre 361, si prepara al lockdown della movida.
A prescindere invece dalla diffusione dei contagi verrà estesa a tutti i Laender la regola dell'ingresso consentito solo a vaccinati e guariti nei luoghi pubblici e di ritrovo (ristoranti, locali, teatri, cinema e palestre), agli eventi e nel commercio al dettaglio, tranne alimentari e farmacie. Le scuole rimarranno aperte ma anche i più piccoli dovranno indossare la mascherina.
mario draghi angela merkel
I non vaccinati invece si vedranno costretti a limitare i contatti: si potrà incontrare solo un nucleo famigliare più due persone di nuclei diversi. Le feste dovranno avere un tetto al numero dei partecipanti - anche se si tratta di guariti o vaccinati. Funzionerà? La decisione finale sull'obbligo di vaccino sarà presa dal Bundestag e dovrebbe entrare in vigore a partire da febbraio.
La cancelliera uscente, interrogata sul suo cambio di opinione rispetto al vaccino obbligatorio, prima rifiutato e ora consigliato, ha dato una risposta semplice ma articolata: «Avevamo sperato in un'accoglienza volontaria più alta», non pensavamo «che la variante Delta sarebbe stata così aggressiva» e credevamo che «un'immunità di gregge si sarebbe raggiunta con una quota di popolazione vaccinata più bassa».
ursula von der leyen, emmanuel macron, charles michel, angela merkel e mario draghi al g7 2
C'era un tempo infatti - nemmeno sei mesi fa - in cui in Germania si pensava che con il 70% di copertura vaccinale tutto sarebbe rimasto sotto controllo. Ora i vaccinati con due dosi sono il 68,7% (57,1 milioni), quelli con la prima il 71,6% eppure il sistema sanitario è a un passo dal collasso. Sorprese di un giovane virus sconosciuto. Intanto, secondo l'ultimo sondaggio per Ard, i tedeschi sono sempre più favorevoli all'obbligo di immunizzazione: il 71% è a favore, mentre un mese fa era solo il 64%.
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