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    GUSTOSI BOCCONI FETISH - LA SOBRIA UNIVERSITÀ DEI SAPIENTONI DECIDE DI ORGANIZZARE UN CICLO DI INCONTRI DI DEGUSTAZIONI ENOGASTRONOMICHE AUTODEFINITE “FETISH” - L’IDEA DI PROPINARE VINI, CIOCCOLATO E “PREZIOSITÀ PRÊT-À-MANGER” POTREBBE ESSERE SOLO UN MODO PER PIAZZARE, TRA UN BAROLO E UN FONDENTE, I LIBRI EDITI DALL'EGEA, SOCIETÀ DELL'ATENEO CHE È IN CRISI DI VENDITE - I SAGGI DI RIGOR MONTIS E BARONI-TROMBONI VARI INTERESSANO SEMPRE MENO…


     
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    Stefano Sansonetti per "Italia Oggi"

    LOGO EGEA BOCCONILOGO EGEA BOCCONI

    Un po' di sana evasione deve pur essere concessa. Anche da parte di un ateneo «sobrio» come la Bocconi. Certo, da qui a organizzare degustazioni «fetish», proprio per citare l'aggettivo utilizzato dalla prestigiosa università, dovrebbe passarcene. E invece no.

    MARIO MONTIMARIO MONTI

    Dal prossimo 15 marzo, presso la libreria Egea, così chiamata dal nome della società editrice controllata dalla Bocconi, si terrà un ciclo intitolato «dolci incontri». Di cosa si tratta? Di una serie di degustazioni enogastronomiche. Attenzione, però: il vero obiettivo, alla fine, potrebbe essere quello di rilanciare la vendita dei libri editi dall'Egea, società dell'ateneo che negli ultimi tempi non sembra dare grandi risultati, nonostante le prestigiose firme accademiche.

    RETTORE TABELLINIRETTORE TABELLINI

    Insomma, sta per partire un'iniziativa che di base dovrebbe rinfrancar lo spirito di professori e studenti dell'università presieduta dal premier Mario Monti (al momento sospeso per l'incarico governativo). Si comincerà allora il 15 marzo, nello Spazio Forum della libreria, con una degustazione dei prodotti dell'azienda vitivinicola Marenco. Si passerà quindi a un appuntamento dedicato al cioccolato della tradizione torinese firmato da Guido Gobino. E poi, qui viene il bello, ci sarà una giornata dedicata a Roberto Rinaldini e alla sue «preziosità prêt-à-manger».

    GUATRIGUATRI

    L'espressione è mutuata dalla presentazione che l'Egea fa dell'evento. Rinaldini, si apprende, è uno stilista che realizza i suoi capi con il cibo. E qui conviene continuare a leggere la presentazione, perché le sue qualità vengono così descritte: «creatore di una linea di abiti in zucchero, belli da guardare e ottimi da mangiare, da sposa, da cocktail, bikini e fetish».

    Per carità, nulla di male, ma certo è come minimo curioso che nell'ateneo «sobrio» per definizione, all'aggettivo preferito da Monti venga adesso affiancato quello di «fetish». Insomma, pare di capire che nella libreria della Bocconi potrebbe esserci un'esposizione di capi di abbigliamento fatti con dolci e zucchero.

    TITO BOERITITO BOERI

    Ma il vero obiettivo di questo ciclo di «dolci incontri», che chiuderà con un appuntamento dedicato alla degustazione del caffè, potrebbe essere quello di cercare di rilanciare le vendite dei libri della Bocconi. Magari inducendo ad acquistarli coloro che interverranno agli incontri. Già, perché i risultati della Egea, la società editrice dell'ateneo, secondo gli ultimi dati disponibili hanno un po' mostrato la corda.

    Al 31 dicembre del 2010, per esempio, i ricavi delle vendite erano scesi da 6,9 a 6,6 milioni di euro. I libri Egea, in particolare, hanno portato in cassa poco più di 3 milioni (contro i 3,2 dell'anno precedente), le riviste 11.916 euro (rispetto a 37.154), gli articoli vari 509.437 euro (rispetto a 545.947), libri e riviste degli altri editori 3,1 milioni (rispetto a 3,2 milioni).

    Un arretramento generale, assolutamente non preoccupante, viste le condizioni del mercato, ma certo fastidioso per chi è abituato a primeggiare sempre. Del resto nel cda dell'Egea siedono tutti i pezzi grossi della Bocconi. Il presidente è Luigi Guatri, che è anche vicepresidente dell'ateneo, e come consiglieri ci sono Bruno Pavesi (consigliere delegato dell'università) e Tito Boeri (economista bocconiano doc e inventore del sito Lavoce.info).

     

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