Valeria Strambi per La Repubblica
Le due scuole di eccellenza pisane tengono la bandiera italiana fra quelli che la rivista inglese Times Higher Education considera i 200 migliori atenei del mondo. In quell'elenco figurano due sole università italiane: rispettivamente la scuola superiore Sant'Anna e la scuola superiore Normale. I due atenei toscani si trovano alla 155esima e 184esima posizione secondo il nuovo ranking diffuso oggi dalla rivista inglese che analizza i dati di oltre mille università distribuite in 77 paesi.
santanna DI PISA
A vincere anche quest'anno e a salire sul gradino più alto di tutte del podio è l'Università di Oxford mentre quella di Cambridge sale in seconda posizione. Terzo il California Institute of Technology, a pari merito con la Stanford University. L'Europa, Regno Unito incluso, continua a mantenere 100 delle 200 "top universities" mondiali, ma le istituzioni asiatiche, quelle cinesi in particolare, guadagnano posizioni rispetto al precedente ranking.
Se andiamo a scorrere la classifica in ambito europeo, le novità di questa nuova graduatoria riguardano due posizioni ai vertici nazionali di Spagna e Italia, dove si affermano rispettivamente la Pompeu Fabra University di Barcellona e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, che per la prima volta scavalca la Scuola Normale. Un salto significativo che, dal 190° posto dello scorso anno, la porta al 155°.
Scuola Normale Pisa
La classifica è stata redatta sulla base di macro indicatori riuniti in cinque categorie: formazione, ricerca, numero di citazioni, internazionalizzazione, trasferimento tecnologico e di conoscenze verso il sistema industriale. Per ogni categoria, gli analisti hanno individuato una serie di ulteriori indicatori.
oxford
La classifica finale è stata redatta tenendo conto anche del dimensionamento degli atenei e del contesto nazionale di riferimento, per rendere omogenea la valutazione, in riferimento alle differenze che intercorrono da un sistema universitario all'altro. "Sant'Anna e Normale - spiega una nota dei due atenei - a fronte di valutazioni generalmente positive nei cinque macro indicatori, hanno trovato uno dei punti di forza nella qualità della ricerca, con particolare attenzione per il numero di citazioni delle pubblicazioni dei loro docenti e ricercatori".
OXFORD CAMBRIDGE
I risultati della classifica del Times "ci lusingano e ci invitano a fare ancora di più e meglio, confermando che per le due scuole universitarie di Pisa esistono margini per migliorare ancora le performance - commentano il rettore del Sant'Anna, Pierdomenico Perata, e il direttore della Normale, Vincenzo Barone - questo successo deriva essenzialmente dalla qualità dei docenti e dei ricercatori, dalle capacità degli allievi, come dagli elevati standard offerti da servizi e infrastrutture".
CAMBRIDGE UNIVERSITY
Ma Perata e Barone colgono l'occasione anche per sollecitare una maggiore attenzione per quanto riguarda le risorse finanziarie. "A fronte di risultati così importanti, come quelli certificati oggi, resta da chiedersi quanto Sant'Anna e Normale ricevano in termini di finanziamenti statali. La risposta è: molto poco. I nostri atenei ricevono in totale meno dell'1 per cento di quanto l'Italia investe in totale nel suo sistema universitario pubblico. Vale dunque la pena chiedersi quali risultati potrebbero raggiungere le nostre istituzioni con un finanziamento più adeguato, come quello che ci auguriamo possa essere concesso a Sant'Anna e Normale quando, con lo Iuss di Pavia, avranno formalizzato la loro federazione".