• Dagospia

    L'UOMO È SALVO, IL MITO È PERDUTO - POLITO: "SILVIO DEVE APRIRE LA SUCCESSIONE, LA CRISI DI FORZA ITALIA NON DIPENDE DAI PROCESSI" - GRAMELLINI: "INVECE CHE ALLA STORIA, PASSERÀ ALLA CASSA"


     
    Guarda la fotogallery

    1. TUTTI GLI USI IMPROPRI DI UN VERDETTO

    Antonio Polito per il “Corriere della Sera

     

    berlusconi ruby berlusconi ruby

    Si sa che le sentenze in Italia si rispettano a intermittenza, dipende da se ci piacciono o no. Ma quella della Cassazione che ha confermato l’assoluzione di Berlusconi merita di essere protetta dai rischi di sfruttamento politico. Il primo consiste nell’atteggiamento di chi non l’accetta, cavilla, azzecca garbugli, si rifiuta di considerare chiusa, come invece è, la vicenda giudiziaria detta «caso Ruby».

     

    Curiosamente sono proprio i più inflessibili difensori della magistratura quelli che oggi faticano a riconoscere che il giudice supremo ha dichiarato Berlusconi definitivamente innocente delle due accuse che gli erano state mosse, senza se e senza ma. La Procura di Milano ha perso, la difesa ha vinto. Punto. Ed è aberrante invocare ora da altri processi, in cui pure resta coinvolto Berlusconi, una speranza di rivincita, come se fossero una partita di ritorno di Champions League. D’altra parte l’assoluzione in sede penale non assolve certo l’allora presidente del Consiglio dalla responsabilità politica e personale di aver ospitato «atti di prostituzione» a casa sua, cosa che anche la difesa ha riconosciuto in Cassazione.

     

    Bocassini Berlusconi Ruby Bocassini Berlusconi Ruby

    L’altro uso improprio della sentenza è il tentativo in corso di convincere gli italiani che essa risolverà come d’incanto i problemi politici di Forza Italia e dell’intero centrodestra, con la semplice ed ennesima ridiscesa in campo del suo deus ex machina . Intendiamoci: è comprensibile l’euforia degli amici di Berlusconi e dei dirigenti del suo partito, anche di quelli che magari in segreto speravano di poter continuare a sfruttare la sua ansia giudiziaria per fargli fare ciò che volevano. Ed è positivo che, non per effetto di questa assoluzione ma per la fine della pena scontata ai servizi sociali a causa di un’altra condanna, il capo di un grande partito di opposizione possa tornare a far politica nelle piazze, a partire dalla campagna elettorale delle Regionali.

     

    SALVINI - TOSI - ZAIA 4c4cb9f2 SALVINI - TOSI - ZAIA 4c4cb9f2

    Ma miracoli è meglio non aspettarsene. Quello che sta accadendo nel centrodestra italiano non è infatti solo il frutto dell’indebolimento della leadership di Berlusconi, ne è semmai un’importante causa. Il sorgere di una destra nazionalista e anti europea non nasce dalle vicende giudiziarie dell’ex Cavaliere, ma dai traumi sociali dell’Italia di questi anni, e la nuova Lega è una forza così aggressiva che non esita ad amputarsi il braccio moderato di Tosi, figurarsi se può essere ricondotta all’ovile con le cene del lunedì ad Arcore.

     

    L’esplosione di Forza Italia non deriva dall’obbligo dei venerdì a Cesano Boscone, ma dalla inconsistenza di un partito privo allo stesso tempo di democrazia e di gerarchia interna. La rottura con Alfano non si risolve con la parabola del figliol prodigo, perché ha ormai portato un pezzo del centrodestra nel centrosinistra. Ammesso che i voti di questi spezzoni siano un giorno sommabili, sembrano comunque pochi per vincere le elezioni, almeno per come le ha congegnate l’ Italicum di Renzi.

     

    BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE

    Del resto, nel modello che si sta costruendo, mettendo insieme la riforma del Senato e quella della legge elettorale, il rischio più elevato non è tanto la dittatura della maggioranza ma l’irrilevanza della minoranza: che rischia di essere frantumata, divisa, litigiosa, una palude pronta a ogni trasformismo. Proprio perché si va verso un governo più forte e un Parlamento più debole, è di vitale importanza per la nostra democrazia che la competizione resti vera, che nelle urne ci sia una reale alternativa, che esista un centrodestra electable , cioè credibile come possibile governo.

    la festa per l'assoluzione di berlusconi in cassazione 16 la festa per l'assoluzione di berlusconi in cassazione 16

     

    Ora che ha l’animo più lieve, dopo l’assoluzione, è a questo che deve porre mente Berlusconi. Se le sorti del centrodestra gli interessano oltre l’orizzonte delle sue aziende e dell’eredità dei figli, può ricostruirlo solo aprendo una via, ordinata e per quanto possibile democratica, alla sua successione.

     

     

    2. RIMEMBRI ANCORA

    Massimo Gramellini per “la Stampa

     

    L’uomo è salvo, ma il mito è perduto. Tra un’assoluzione e un’acquisizione, continua il declino al rallentatore di colui che fu Berlusconi. Come se Napoleone, anziché a Sant’Elena, avesse trascorso l’ultima parte della sua vita in due camere e cucina a Montmartre, litigando di continuo con la servitù e affacciandosi ogni tanto alla finestra per rispondere al saluto revanscista di qualche nostalgico. Trattandosi di un individuo dalle sette vite e dalle sette ville, il due camere e cucina è metaforico. Ma la sopravvivenza giudiziaria rimane una mancia ben magra per chi credeva di essere Napoleone e aveva convinto della cosa milioni di italiani.

     

    la festa per l'assoluzione di berlusconi in cassazione 13 la festa per l'assoluzione di berlusconi in cassazione 13

    Un mito si riconosce dall’uscita di scena, mentre non c’è grandezza alcuna nella sua parabola discendente, solo un accomodamento al ribasso, dalla Champions a Inzaghi, dal G8 a Brunetta. Profetizzando scenari shakespeariani, come nell’ultima scena del «Caimano», i suoi nemici gli hanno attribuito una dimensione epica che alla prova dei fatti si è rivelata inesistente. Non si sta congedando dalla Storia col cipiglio di un gigante spodestato, di un De Gaulle, di un Nixon o almeno di un Craxi.

     

    RENZI BERLUSCONI COPIA ORIGINALE RENZI BERLUSCONI COPIA ORIGINALE

    L’ossessione per la «roba», che in lui prevale su qualunque motivazione ideale, lo ha indotto a scavarsi una nicchia di sopravvivenza e a festeggiare come un trionfo persino una pausa momentanea nel furibondo corpo a corpo con la giustizia che ha innescato fin dalla gioventù. Adesso fonderà Forza Silvio, l’ultima ridotta, per trattare con l’erede toscano che maneggia la politica con più perizia e risolutezza di lui. Invece che alla Storia, passerà alla cassa.

     

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport