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    MALEDETTI BULLI - LA 18ENNE TEXANA BRANDY VELA SI E’ SPARATA DAVANTI ALLA FAMIGLIA PER COLPA DI UN GRUPPO DI BULLI CHE LA PRENDEVA IN GIRO PER IL SUO PESO - I SUOI MOLESTATORI AVEVANO CREATO FALSI PROFILI CON LA SUA FOTO SU SITI DI INCONTRI ONLINE, FINGENDO CHE LEI OFFRISSE SESSO GRATIS E ALLEGANDO IL SUO NUMERO DI TELEFONO


     
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    Valentina Santarpia per www.corriere.it

     

    BRANDY VELA BRANDY VELA

    Bullizzata per anni, non ce l’ha fatta più, e si è sparata con una pistola nella sua stanza da letto, di fronte agli occhi terrorizzati dei genitori che cercavano di strapparle l’arma. È finita in tragedia la storia di Brandy Vela, una ragazza americana di 18 anni che, come racconta l’Independent, è stata sottoposta a mobbing incessante per anni. Brady era una bellissima ragazza, ma veniva presa in giro per il suo peso, e i suoi molestatori avevano creato falsi profili con la sua foto su siti di incontri online, fingendo che lei offrisse sesso gratis e allegando il suo numero di telefono.

     

    La ragazza aveva denunciato gli episodi di bullismo alla direzione della sua scuola, la Texas City Independent School, qualche giorno prima della pausa della festa del Ringraziamento. «Purtroppo i bulli avevano usato un’applicazione per creare il falso profilo, e quindi non erano rintracciabili. Le abbiamo consigliato di cambiare numero di telefono», spiega adesso Melissa Tortorici, responsabile della comunicazione dell’istituto. Ma non è bastato: le molestie sono continuate. E Brandy non ha retto.

     

    BRANDY VELA BRANDY VELA

    LA TRAGEDIA NELLA CAMERA DA LETTO

    A lanciare l’allarme è stata la sorella di Brandy, Jacqueline, 22 anni, che ha ricevuto un messaggio inquietante: «Ti voglio tanto bene, ricorda solo questo, mi dispiace per tutto». Non appena letto, si è precipitata a casa dei genitori in Texas e ha avvisato i familiari. «Ho sentito qualcuno piangere e così mi sono precipitata nella sua stanza — ha raccontato —. Lei era contro il muro e aveva l’arma puntata contro il petto, e allora ho cominciato a dirle: no, ti prego, no. Sono arrivati i miei genitori e anche loro hanno provato a farle abbassare la pistola.

     

    Ma non ci sono riusciti: poi ho sentito il colpo e mio padre che urlava: aiutatemi, aiutatemi. aiutatemi». Ma la corsa è stata inutile: Brandy è morta poco dopo in ospedale. I genitori di Brandy hanno detto di aver denunciato i suoi molestatori più volte, ma inutilmente: nessuno è stato arrestato.

     

    BRANDY VELA BRANDY VELA

    «Abbiamo tante segnalazioni e dicono sempre la stessa cosa: non possono farci niente», ha spiegato Jacqueline. Il Dipartimento di polizia del Texas ha comunicato che i suoi investigatori stanno lavorando sulla pista del cyberbullismo. Intanto la camera di Brandy sta diventando un memoriale in suo omaggio: le pareti sono state riempite di post-it di affetto e ricordo.

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