Carlantonio Solimene per Il Tempo
andrea ruggeri anna falchi (3)
Nove virgola quattro per cento. È lo share ottenuto dalla puntata di Matrix di mercoledì sera. Quella in cui era ospite Silvio Berlusconi. Un risultato notevole, ben oltre la media stagionale. Che conferma come la strategia televisiva del Cav abbia dato i suoi frutti: «nascondersi» fino a una ventina di giorni dal voto per poi invadere gli schermi, quando gli altri esponenti politici avevano ormai stancato per la sovraesposizione.
maria rosaria rossi con francesca pascale
Naturalmente il risultato, all’interno del partito, viene ascritto anche alla «nuova gestione» dell’immagine del Cav, affidata ad Andrea Ruggeri, Sestino Giacomoni e Valentino Valentini dopo la «defenestrazione» del «cerchio magico». Ed è una delle ragioni che vengono indicate per scongiurare un possibile ritorno in auge delle quattro donne che per anni, di fatto, avevano custodito le chiavi di Forza Italia.
DEBORAH BERGAMINI
Sì, perché negli ultimi giorni le cronache di Palazzo Grazioli riferiscono di un certo attivismo, soprattutto da parte di Maria Rosaria Rossi e Alessia Ardesi. La prima avrebbe bussato più volte alla porta di Palazzo Grazioli e diversi senatori l’avrebbero ascoltata raccontare di conversazioni idilliache col Cav. Peccato che le persone più vicine a Berlusconi - compresi i familiari - non siano assolutamente favorevoli a un riavvicinamento della Rossi.
Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini
In quanto alla Ardesi, agli amici starebbe ripetendo da settimane una frase enigmatica - «l’8 dicembre torno a casa» - a cui nessuno sa dare un significato preciso, ma che sarebbe in ogni caso collegata al suo ruolo in Forza Italia. Più defilate Deborah Bergamini - che ha ereditato il ruolo di responsabile comunicazione ma di fatto è stata esautorata dal trio Giacomoni-Ruggeri-Valentini - e Francesca Pascale, che ormai è quasi del tutto confinata nella sfera privata e presto potrebbe trasferirsi nella mega villa che il Cavaliere le ha recentemente acquistato in Brianza.
Niccolo Ghedini
Anche se il tentativo di rientro del Cerchio magico sarà arginato, non vuol dire che in Forza Italia, all’indomani del referendum, non cambi nulla. Anzi. Per il partito azzurro si prepara una vera e propria rivoluzione che sarebbe giustificata anche dalla necessità di mostrare un volto più «collaborativo» con la maggioranza dopo quello «feroce» della campagna elettorale. In questo senso il primo a rischiare è il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, non solo per gli ultimi episodi che l’hanno coinvolto.
RENATO BRUNETTA PAOLO ROMANI
Per la sua eventuale sostituzione ci sarebbe un trio di favoriti - Mara Carfagna, Roberto Occhiuto e Mariastella Gelmini - anche se c’è chi sostiene che sostituire Brunetta, anche a livello regolamentare, non sia semplicissimo. Anche il Senato potrebbe essere lambito dalla rivoluzione, con Annamaria Bernini possibile sostituta di Paolo Romani, al quale verrebbe rimproverata l’eccessiva vicinanza alle posizioni «totiane».
annamaria bernini
La rivoluzione vera e propria, però, più che in Parlamento arriverà nelle stanze del partito. Se un ruolo decisionale sempre più importante sarà affidato a Niccolò Ghedini (coordinatore?), per il nuovo responsabile della comunicazione si fa il nome di Andrea Ruggeri. Con una Licia Ronzulli stabilmente vicina al Cav - anche per la capacità di mediatrice con Salvini - l’intenzione di Berlusconi sarebbe quella di valorizzare sempre di più altre tre forziste: Carfagna, De Girolamo e Bernini.
nunzia de girolamo
Saranno questi i nuovi tre volti televisivi del partito. E chissà che una o più di loro non rientri anche nel giro delle nomine per i tre coordinatori nazionali (sud, centro e nord) che il Cav vorrebbe varare. Seguendo sempre un comandamento: nel mondo berlusconiano non si licenzia nessuno. Si fanno solo spostamenti. Con qualche sparuta eccezione.