Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “La Repubblica”
ROSSANO SASSO
“Nefandezze! Se proprio ci tengono a fare educazione sessuale ad alunni di sei anni, la facciano nelle loro sedi di partito, non approfittino della scuola, senza il consenso dei genitori, per obbligare i bambini alle loro porcherie”. Poi l’onorevole Rossano Sasso si guarda intorno con smorfia tribunesca.
Metà aula di Montecitorio lo applaude stancamente, l’altra gli si ribella contro. Leghista di Bari, insegnante, un uomo soddisfatto di sé. “Sa qual è l’urgenza del Movimento 5Stelle e delle sinistre?”, chiede retoricamente al presidente di turno, Fabio Rampelli. “La propaganda gender! Ma finché ci saremo noi della Lega al governo impediremo tutte queste nefandezze!”
rossano sasso foto di bacco
Rossano Sasso e l’educazione sessuale: una storia istruttiva dell’Italia politica di oggi. A mettere in fila i pezzi del dibattito in Parlamento, in due sedute, il 6 e il 26 ottobre, sorgono malinconiche considerazioni su come argomenti della massima delicatezza, e importanza, vengano triturati con slogan da curva sud. Non si meriterebbe di meglio, in un Paese dove c’è un femminicidio ogni tre giorni, e gli stupri rappresentano una piaga sociale, specchio di una società molto più arretrata di quel che ci piace immaginare? Specie se a commetterli sono quasi sempre uomini giovani.
Dove cominciare con l’educazione, se non dalla scuola? Sono gli stessi giovani, secondo un’indagine del Ministero della salute, a chiedere che si facciano lezioni sul tema, che poi è educazione alla vita di relazione, allo stare con l’altro: infatti solo il sei per cento di loro la reputa inutile. L’Italia è uno dei sei Paesi europei, insieme a Spagna, Slovacchia, Lituania, Romania e Croazia, dove non è contemplata dai programmi. […]
La settimana scorsa ci ha provato con un emendamento la deputata M5S, Stefania Ascari, avvocato di Modena (già autrice di una proposta di legge) a introdurre l’educazione affettiva (per i più piccoli) e l’educazione sessuale (per gli studenti delle superiori).
rossano sasso
La legge si propone lo sviluppo di rapporti affettivi improntati ai valori del rispetto di sé, l’adozione di modelli positivi di comportamento socio culturali, la promozione della salute sessuale: un ventaglio insomma più sfaccettato della sola educazione sessuale. La proposta implica una delega al governo e quindi la necessità di un approfondimento, com’è d’uso per le grandi questioni in una democrazia parlamentare.
Non s’imporrebbe un dibattito non ideologico dispiegato con la stessa complessità della materia trattata? Invece Sasso insabbia la questione con il gesto teatrale. Si fa le domande e si dà le risposte. “Faremo muro!” “Porcherie!” “Nefandezze!” Tira fuori la teoria gender, estranea al tema, un fumogeno come quando si diceva “Bibbiano!”.
matteo salvini con rossano sasso
Dice: “Se fosse per loro bisognerebbe introdurre i nostri figli di sei anni al piacere della masturbazione infantile”. Quelli di Pro Vita subito lo celebrano come un eroe: “L’educazione sessuale è una porcheria contro cui fare muro”. E sotto il pezzo compare il banner: Stop gender a scuola, firma qui.
il leghista rossano sasso
Già sottosegretario con Mario Draghi (ma all’epoca si conteneva), posta foto irridenti delle sardine, di Greta, della giudice Apostolico, banchetta sulle miserie di Soumahoro, irride “i democratici, i sinistri, gli illuminati, i sinistri, gli intellettualoni da Ztl, dei circoletti, del pensiero unico”, percula quelli del reddito di cittadinanza, “andate a lavorare!”, cita alla rinfusa Gramsci (ormai nel Pantheon della destra), Pasolini, Ezra Pound, per darsi un tono. E la destra che agita il suo manganello verbale […]
rossano sasso con matteo salvini