1 – CORONAVIRUS, LAGARDE: NON FISSARSI SU CORONABOND, UE TROVERÀ SOLUZIONE
CHRISTINE LAGARDE
(AWE/LAPRESSE) - "Esiste già una forma di mutualizzazione del debito attraverso il Mes, la Bei o i prestiti che può stipulare. Non credo che serva fissarsi con i coronabond". Così la presidente della Bce Christine Lagarde in un'intervista al quotidiano Le Parisien. "In Europa - aggiunge Lagarde - le cose stanno richiedendo un po' più di tempo rispetto a quanto vorremmo, ma finiamo sempre per trovare una soluzione. Non sono sorpresa del fatto che il problema non si risolva in una notte nel corso di un Eurogruppo e fortunatamente c'è la Bce per fornire lo scudo necessario per la maturazione di questo tipo di progetto". Per Lagarde i coronabond sono "un'espressione della solidarietà europea. Ma ce ne sono altre".
2 – LAGARDE, RISPOSTA SUBITO
Roberta Amoruso e Rosario Dimito per “il Messaggero”
La Bce è di nuovo in campo. Dopo il lancio del Qe Pandemico (Pepp) da 750 miliardi e la rimozione di qualsiasi paletto nella proporzione prevista finora per singolo Paese (il cosiddetto capital key), Francoforte ha rimosso un ulteriore ostacolo alla capacità delle banche di andare a caccia di liquidità sul mercato da mettere a disposizione di imprese e famiglie. È l'ennesima risposta della Banca centrale alla crisi economica e finanziaria causata dalla pandemia di Coronavirus, spiega un comunicato di Bankitalia. La Bce ha infatti deciso di tornare ad accettare i titoli greci, tutt'ora speculativi, come garanzia a fronte delle operazioni di rifinanziamento delle banche.
christine lagarde 1
Una rinuncia storica alla clausola che ammette come collaterale soltanto titoli investment grade per le operazioni di rifinanziamento degli istituti. Ma Francoforte ha anche di fatto tolto ogni valutazione di rischio ai prestiti bancari, decurtando anche gli haircut, i margini di garanzia sulla liquidità applicati ai bond considerati meno solidi, pur di impedire che l'emergenza del coronavirus si trasformi anche in una gravissima stretta creditizia. Soprattutto ora che la recessione spingerà le agenzie di rating a una valanga di downgrade relativamente ai debiti sovrani un po' in tutta Europa.
mario draghi christine lagarde
I DETTAGLI
Per i titoli greci si chiude un ciclo. Per anni a partire dal 2012 le banche elleniche sono state tagliate fuori dal circuito dei finanziamenti Bce perché non più capaci di offrire in garanzia bond classificati investment grade dalle agenzie di rating: a partire dal 20 aprile anche i titoli greci torneranno a funzionare da collaterale. La seconda novità, nel dettaglio, riguarda la decisione di Francoforte di abbassare l'asticella della sua «tolleranza dei rischi» come ulteriore misura di credit easing: accetterà dalle banche crediti di qualità inferiore e in valuta estera, oltre permettere alle banche l'utilizzo dei modelli di valutazione interna della qualità del credito, «anche qualora provvisto della sola approvazione dell'Autorità di Vigilanza», ha precisato la Banca d'Italia.
ursula von der leyen e angela merkel
Francoforte ha poi aperto a una riduzione generalizzata del 20% degli haircut, cioè degli scarti di garanzia che applica nella valutazione del collaterale bancario a fronte di liquidità. E ha abbassato a zero (da 30.000 euro) la soglia minima dei prestiti bancari forniti di garanzia. Una mossa su misura per facilitare la mobilitazione di collateral da prestiti alle piccole imprese. Nello stesso tempo, sale (dal 2,5% al 10% del valore delle garanzie di ciascuna controparte) «il limite di concentrazione previsto per l'utilizzo a garanzia di obbligazioni bancarie senior non garantite (Uncovered bank bonds, le cosiddette Ubb, ndr) emesse da un ente creditizio o da altri soggetti con cui tale ente abbia stretti legami».
LA DEVIAZIONE DAI CRITERI DI RIPARTIZIONE NELL'ACQUISTO DEI TITOLI DI STATO - BCE MARZO 2020
Si tratta di misure temporanee, valide fino a fine anno, legate cioè alla crisi da Covid-19. Inoltre il consiglio direttivo avrebbe dato mandato ai comitati dell'Eurosistema di «valutare misure per mitigare temporaneamente gli effetti sulla disponibilità di collaterale che dovessero derivare da downgrade dei rating dovuti all'impatto economico del coronavirus».
charles michel ursula von der leyen david sassoli christine lagarde come le ragazze di porta venezia
Intanto la presidente Bce, Christine Lagarde, rinnova il suo invito per una risposta di bilancio forte al Covi-bond, chiedendo ai governi di superare le differenze. In un editoriale pubblicato su diversi quotidiani europei, e riportato dall'agenzia Bloomberg, Lagarde afferma: «Se non saranno curati tutti i Paesi, gli altri soffriranno. La solidarietà è un interesse personale. È vitale che la risposta di bilancio alla crisi sia presa con sufficiente forza in tutte le parti dell'area euro». Anche perché dal mercato del lavoro stanno già arrivando segnali preoccupanti. «Se la disoccupazione ci mette di solito più tempo ad aumentare in Europa ed è meno volatile, dei primi segnali preoccupanti emergono» spiega Lagarde, notando come negli Stati Uniti le richieste di sussidi sono schizzate in modo imprevedibile nelle ultime due settimane.
l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 4
ursula von der leyen e angela merkel
Nel frattempo, nella prima settimana di operatività del Programma Pepp Eurotower ha investito 30,2 miliardi di euro per acquistare bond emessi dagli stati, secondo quanto emerge dal bilancio settimanale dell'Eurotower che segnala anche un aumento da 15,4 miliardi della posizione netta in valuta estera per via delle operazioni di liquidità in dollari.