Marco Giusti per Dagospia
Furiosa A Mad Max Saga
Cannes terzo giorno. Finalmente con George Miller si ragiona. "La verità non esiste" ci dice il narratore all'inizio di questo spettacolare, pieno di azione e di vita "Furiosa A Mad Max Saga", super western ma anche superpeplum ma anche super revenge movie diretto da George Miller alla soglia degli ottant'anni con Anya Taylor Joy come Furiosa, il ruolo che in Mad Max Fury Road" fu di Charlize Theron, e Chis Hemsworth in quello del supercattivo barbuto Dementhus il Grande (ma anche il Nero se si mette male), che ha ucciso la mamma dell'eroina e dovrà pagare col sangue.
Furiosa A Mad Max Saga
È una bomba. Lo sapevamo fin dal trailer. Magari non all'altezza di "Fury Road", perché manca il Mad Max di Tom Hardy, perché manca Charlize Theron nel ruolo della sua vita. E perché la Furiosa di Anya Taylor Joy entra in scena dopo 40 minuti di film, mentre Furiosa ragazzina la interpreta la notevole Alyla Brown e la mamma un'ancor più notevole Charlee Fraser.
E Anya Taylor Joy, perfetta come figurina, non fa in fondo molto oltre roteare gli occhi da Barbara Steele. Mettiamoci che molte delle trovate più forti le avevamo già viste nel film precedente, inseguimenti da paura, war boysaspiranti suicidi, e il deserto africano ci sembrava più rosso quello australiano dove Miller e la sua variopinta troupe di bikers sono tornati, ma, soprattutto, perché il film non ha una storia davvero dritta e semplice come "Fury Road", che era poi quella di "Donne verso l'ignoto" di William Wellman.
Furiosa A Mad Max Saga
Questo deve fare i conti con la giovinezza di Furiosa, il rapimento della banda dello svalvolato Dementus, uno strepitoso Chris Hemsworth che guida una bilancia di moto come se fosse Stephen Boyd in "Ben Hur", poi con le simpatiche pratiche violente del gruppo. Un tizio viene squartato vivo da cinque moto come all'inizio di "Joko indica Dio e muori" di Antonio Margheriti.
Idea ripresa sicuramente da qualche classico, Miller di origine greca (il cognome reale è Milyonakos) fa costantemente riferimento alla letteratura antica, pensate ai due figli scemi di Immortan Joe, il capo della Cittadella, il fortino nel deserto, Rictus Erectus e Scrotus. Quando entra in campo la Furiosa di Anya Taylor Joy, insomma, prima di arrivare alla vendetta finale con regolamento di conti e amputazione del braccio della ragazza, Miller deve comunque costruire una lunga sequenza degna di "Fury Road" con inseguimenti ammazzamenti violenti e la ragazza al centro di tutto.
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Lo fa alla grande, con una scena che è stata girata in 78 giorni e ha visto al lavoro 200 persone tra bilers australiani, comparse, stuntman e tecnici. Per renderla attendibile ha inserito un Mad Max chiamato Praetorian Jack interpretato da un mascellone mai visto, Tom Burke, misto tra Kurt Russell e Max Giusti. Ma capiamo che è solo un pretesto per girare questa superscena che avrebbe fatto saltare sulla sedia il re degli stuntmen Yakima Canutt (Ombre rosse e Ben Hur). Alla fine per cosa si fa il cinema.
Furiosa A Mad Max Saga
Se mi chiedete se farà un botto di soldi certo che sì. È un grande film di un grande maestro che ha appena detto a Cannes che "ha ancora tante storie da raccontare ma non sa se avrà il tempo per farlo". Miglior film dell'anno insieme a Challengers di Guadagnino. Per me. In sala dal 22 maggio.
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