LABORATORIO WUHAN
Gli scienziati cinesi «si stanno preparando per una terza guerra mondiale combattuta con armi biologiche e genetiche e viene incluso il coronavirus»: succede da sei anni circa, stando a un documento (segreto fino a pochi giorni fa) appena ottenuto dagli investigatori statunitensi. E adesso, la prova che Pechino ha considerato il potenziale militare del Covid-19 dal 2015, sta sollevando nuovi timori sulle origini della pandemia.
Scienziati e funzionari sanitari dell'Esercito popolare di liberazione hanno dato vita alla manipolazione delle malattie per produrre armi «in un modo mai visto prima».
EXCLUSIVE: Chinese military scientists discussed the weaponisation of SARS coronaviruses five years before the COVID-19 pandemic https://t.co/cGtPZLT2zg @SharriMarkson
— The Australian (@australian) May 7, 2021
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Il deputato Tom Tugendhat, presidente della commissione per gli affari esteri, ha dichiarato: «Questo documento solleva grandi preoccupazioni. Anche sotto i controlli più stretti queste armi sono pericolose». L'esperto di armi chimiche Hamish de Bretton-Gordon ha fatto sapere: «La Cina ha aggirato i regolamenti e ha evitato di sorvegliare i suoi laboratori dove potrebbe aver avuto luogo tale sperimentazione».
La rivelazione tratta dal libro “What Really Happened in Wuhan” è stata riportata ieri su The Australian. Il documento, New Species of Man-Made Viruses as Genetic Bioweapons, afferma: «La nuova capacità di congelare i microrganismi ha reso possibile immagazzinare agenti biologici e aerosolizzarli durante gli attacchi».
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Sono stati 18 autori che lavoravano in laboratori "ad alto rischio", dicono gli analisti. Le agenzie di intelligence sospettano che il Covid-19 possa essere il risultato di una fuga involontaria dal laboratorio di Wuhan. Ma ancora non ci sono prove che suggeriscano che sia stato rilasciato intenzionalmente.
laboratorio di wuhan
il laboratorio di wuhan nel laboratorio di wuhan
la virologa shi zhengli laboratorio di wuhan