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    CAVOLETTI DA BRUXELLES – OGGI ARRIVANO LE CONSUETE “PAGELLE” AUTUNNALI SULLE BOZZE DI MANOVRA DEI GOVERNI UE. CON LA PANDEMIA È SALTATO OGNI VINCOLO SU DEFICIT E DEBITO, MA L’OSSERVATO SPECIALE È SEMPRE L’ITALIA, CHE COME AL SOLITO PROVA AD APPROFITTARSI DELL’EMERGENZA INSERENDO MANCETTE E SPESE A “LUNGO TERMINE” – GENTILONI INVITA SOTTILMENTE A USARE IL MES: “UN BAZOOKA NON È UN VANTAGGIO”


     
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    1 – LA UE IN PRESSING SU ROMA PER IL MES GENTILONI: "IL BAZOOKA SERVE TUTTO"

    Estratto dell'articolo di Alberto D’Argenio per “la Repubblica”

    paolo gentiloni valdis dombrovskis paolo gentiloni valdis dombrovskis

     

    (…) Eppure all' interno dell' Eurogoverno i falchi avrebbero voluto essere più duri, mettendo già in guardia i governi "indisciplinati". Non l' hanno vinta, ma lo scontro preannuncia la battaglia di primavera: riattivare il Patto già nel 2022 oppure, come sostiene Gentiloni, aspettare che i paesi recuperino i livelli di Pil pre pandemia e quindi il 2023? Se vinceranno i falchi, a giugno Bruxelles scriverà raccomandazioni sui conti pubblici dure. Altrimenti, ci sarà un altro anno per rilanciare l' economia.

     

    giuseppe conte roberto gualtieri giuseppe conte roberto gualtieri

    Una battaglia che si incrocerà a quella sulla riforma del Patto di stabilità: non è immaginabile dopo la peggior recessione dal dopoguerra tornare alle vecchie regole che imporrebbero di abbattere violentemente il debito esploso a causa del Covid, affogando la ripresa. Ieri Gentiloni ha spiegato che i debiti dovranno scendere nel medio termine e che le nuove regole del Patto indicheranno come. Insomma, dovranno essere più morbide. Obiettivo non scontato, ma al momento considerato più raggiungibile della cancellazione di parte dei debiti.

     

    (...) Altro punto cruciale è convincere i governi a usare i 400 miliardi del Mes sanitario, intonsi anche se privi di condizionalità. Paolo Gentiloni: dice che il bazooka messo a disposizione dei Paesi va usato tutto: «Un mezzo bazooka non è un vantaggio ».

     

    conte ursula conte ursula

    (…) All' Eurogruppo del 30 novembre torneranno in pressing su Roma, anche perché la riforma del Mes serve a completare l' Unione bancaria. Dopodiché si discuterà sul rendere più appetibili i suoi fondi per la sanità.

     

    Una partita storica si giocherà infine a cavallo della riforma del Patto: rendere permanenti gli eurobond oltre la scadenza del Recovery, una vera rivoluzione per l' Unione. Le colombe ci proveranno, ma sarà necessario che Italia e Spagna usino al meglio la parte dei 750 miliardi loro destinata per dimostrare ai nordici che sono soldi ben spesi.

     

    GIUSEPPE CONTE URSULA VON DER LEYEN GIUSEPPE CONTE URSULA VON DER LEYEN

    2 – L'UE AVVISA L'ITALIA "TROPPE SPESE A LUNGO TERMINE"

    Marco Bresolin per “la Stampa”

     

    L'eccezionale situazione d'emergenza giustifica spese «temporanee», mentre nella manovra italiana ci sono troppe misure «a lungo termine». È questo, in estrema sintesi, il principale messaggio che arriverà oggi dalla Commissione europea.

     

    All'ora di pranzo verranno pubblicate le consuete «pagelle» autunnali stilate sulla base delle bozze di manovra che i governi hanno inviato a Bruxelles, ma quest' anno saranno molto particolari: con il Patto di Stabilità sospeso, non ci saranno giudizi quantitativi su deficit e debito.

    conte meme conte meme

     

    L'esecutivo Ue ha dunque deciso di andare a vedere la qualità delle spese messe a bilancio dalle Capitali. Durante la scorsa primavera, Bruxelles ha deciso di sospendere l'applicazione dei vincoli Ue per consentire agli Stati di spendere per affrontare l'emergenza.

     

    Ma ora è il momento di spulciare tutti i programmi di bilancio per rispondere a una domanda: le spese in deficit inserite dai governi per il prossimo anno servono veramente a rispondere a questa situazione particolare oppure si trascineranno anche per gli anni successivi, con effetti negativi sul debito? Per la maggior parte dei Paesi dell'Eurozona si tratta quasi esclusivamente di misure temporanee che avranno un effetto limitato al 2021 o al massimo al 2022.

     

    MONOPATTINO CONTE MEME MONOPATTINO CONTE MEME

    Per l'Italia no: circa il 30% delle spese si protrarranno nel medio-lungo periodo. In una situazione simile ci sono anche la Slovacchia e, in misura minore, la Francia. Ma non sono previsti richiami formali né richieste di correggere il tiro, visto che la sospensione del Patto impedisce di fatto alla Commissione di fare raccomandazioni sui target di bilancio. Anche per questo oggi l'esecutivo Ue dirà che «tutte le bozze di manovra sono complessivamente in linea con le raccomandazioni».

     

    L'Italia sarà comunque oggetto di due menzioni speciali: una per gli squilibri economici eccessivi (la Commissione presenterà un rapporto in primavera) e una per il volume del debito. Secondo Paolo Gentiloni «il debito non deve essere un ostacolo per la ripresa, ma la questione va comunque affrontata a medio-termine». Perché - ha sottolineato il commissario all'Economia - «il problema del debito non si può cancellare». L'ex premier, intervenendo in audizione alla Camera, si è anche soffermato sulla grana del Recovery Fund, bloccato dal veto di Polonia e Ungheria.

    SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND

     

    Gentiloni si è detto fiducioso che alla fine una soluzione sarà trovata, per questo «è meglio non parlare di un piano B». L'ipotesi di trasformare il Recovery in uno strumento intergovernativo non piace al commissario: «Sarebbe un errore rinunciare al suo carattere comunitario». Non chiude invece a questa ipotesi l'olandese Mark Rutte, pur consapevole delle difficoltà pratiche.

     

    GIUSEPPE CONTE MARK RUTTE GIUSEPPE CONTE MARK RUTTE

    Ieri i governi di Budapest e Varsavia hanno ribadito la loro posizione durante un acceso vertice tra i ministri degli Affari Ue. «Questo meccanismo è contro di noi, per sanzionarci su base ideologica», ha insistito l'ungherese Judit Varga, ministra della Giustizia. «È l'Ue - ha aggiunto - ad andare contro i Trattati e contro lo Stato di diritto». Della questione se ne occuperanno domani i capi di Stato e di governo. Johannes Hahn, commissario Ue al Bilancio, lancia un avvertimento: «Se il Recovery fallisce, le conseguenze politiche saranno inimmaginabili e l'impatto sui mercati e sull'economia Ue sarà devastante».

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