DE CRISTOFARO 1
Andrea Galli per il “Corriere della Sera”
Aveva una telefonata a disposizione, dopo l' arresto. E Filippo De Cristofaro non ha scelto nessuna donna della sua vita assassina, approfittatrice e latitante. Non Diana Beyer, l' amante e complice nell' omicidio del 1988, che scappa invocando pietà, attraverso il padre, ex impiegato dello zoo di Rotterdam, se non per lei almeno per i tre bimbi avuti dopo la prigione;
non le tre sorelle convocate in piazza Duomo a Milano, nei giorni dell' evasione da Porto Azzurro di due anni fa, per chiedere ancora una volta denaro; non l' ex moglie Ria Maurits tradita, all' epoca, per quella lolita olandese, prima mantide forse ingenua e adesso mamma orgogliosa e tenace, perseguitata da un' ossessione:
FILIPPO DE CRISTOFARO
«Mi vergogno di quanto ho fatto e non voglio che i miei piccoli lo sappiano».
Il killer ergastolano avrebbe voluto parlare con la figlia Caroline. Agli agenti ha chiesto di comporre il numero del suo compagno, Eric. Caroline non gli avrebbe mai risposto. A partita ormai perduta, inutile giocarsi l' unica fiche rimasta. «Eric, se vuoi dirglielo, io stavolta torno in galera per sempre».
Il giorno della fuga dall' ultimo carcere, prima di imbarcarsi su un traghetto e lasciare l' isola d' Elba, De Cristofaro, arrestato dalla Catturandi di Ancona, aveva agganciato una ragazza. Avevano fatto l' amore e subito se n' era andato, lasciando delle banconote sul comodino.
Aveva raggiunto Milano dove vivono le sorelle, una delle quali, perpetua da un parroco, gli aveva donato nel tempo l' intero patrimonio. Credeva ancora, l' assassino che in Portogallo dormiva per terra e s' arrangiava con lavoretti di riparazione, di recitare la solita parte. L' autodistruttivo con lo sprezzo del pericolo, l' avventuriero rubacuori.
DIANE BEYER
Le sorelle l' avevano incontrato e congedato: dimenticati di noi. E infatti neanche più ha provato a telefonare. I poliziotti comandati da Carlo Pinto, cagnacci di fatica e affetti sacrificati, non hanno trovato tracce. Come non ne hanno trovate qui in Olanda. A Utrecht, città pacifica, di bici e universitari, residenza sia di Ria che di Carolina, De Cristofaro c' era già stato. Sempre da latitante. Nel 2007. E l' avevano arrestato. Delle nazioni esaminate come possibili tappe del fuggiasco, l' Olanda non c' era.
In conseguenza non di certezze ma del fiuto. Se mai aveva pensato o tentato di raggiungere Diana, che abita tra un sobborgo di Rotterdam e Utrecht (secondo gli investigatori cambierebbe spesso indirizzo), sicuramente si sarà perso nell' ostinato isolamento scelto una volta scontati i nove anni di prigione. Anche il padre, davanti alla casa nella via residenziale di Rotterdam, resiste una ventina di secondi. E non perché parli l' olandese e, di inglese, capisca un' unica parola: daughter , figlia.
FILIPPO DE CRISTOFARO
Prigioniero del personaggio, De Cristofaro se ne fregava del mondo intorno. La data di nascita sul passaporto falso a nome Andrea Bertone era un 22 aprile. I poliziotti gli hanno chiesto per quale motivo. Ha risposto che era evaso il 21 aprile e l' indomani era il primo vero giorno della libertà, dell' esistenza riconquistata. E l' email, agganciata attraverso Skype e decisiva nell' indagine...
Le prime lettere dell' identità fasulla, an e be, inframmezzate da quattro numeri: 07 e 04. Il sette aprile, la sua data di nascita; an07be04@gmail.com l' account che l' ha incastrato. La squadra mobile di Ancona ha chiesto aiuto a Google per localizzare i punti d' accesso ai computer. Permesso accordato. Ne è nata una rosa di località in Portogallo, che via via si sono ristrette fino alla zona di Sintra, l' ultimo buen retiro.
ANNARITA CURINA LA SKIPPER
Utilizzava poco il telefono, De Cristofaro. Non era un consumatore di Sim. Tre, dall' evasione di Porto Azzurro, i numeri cambiati. Aveva in programma un viaggio a Bari, per incontrare personaggi della mala albanese in previsione di un nuovo nascondiglio. Forse l' han venduto. Gli investigatori tacciono: l' inchiesta, che ha il prezioso sostegno dello Sco della polizia, non è terminata. Forse, si dice, e non per forza dev' essere una conclusione romanzesca in fondo a una tragica saga, una folata del vento che prima o poi gira per chiunque, l' ha tradito una donna .
PIPPO DE CRISTOFARO DIANE BEYER DIANE BEYER