1 - E IL CLUB FA IL PIENO: LA SEMIFINALE VALE (QUASI) 100 MILIONI
Gianluca Oddenino per “la Stampa”
BARCELLONA JUVENTUS
Per la gloria, ma anche per il denaro. La Juve si ritrova con cento milioni di buoni motivi per brindare alla conquista della sua dodicesima semifinale di Champions-Coppa Campioni: probabilmente l'impresa più bella, visto come è stato eliminato il mito Barcellona, ma certamente la più ricca. Tra market pool (57,5 milioni di diritti tv), premi per i risultati nel girone (7 milioni per 4 vittorie più 2 pareggi), bonus qualificazioni (32,7 milioni, di cui 7,5 per aver superato i quarti), entrare tra le prime 4 squadre d' Europa ha già portato l' incasso dei bianconeri a quota 97,2 milioni di euro.
juventus barcellona
SUPERATO IL RECORD 2015
Una cifra da record che permette alla Juve di battere anche se stessa. Nel 2014/15, infatti, guadagnò 89,1 milioni giocando (e perdendo) la finale di Berlino contro il Barça. Il destino di questa squadra, invece, è ancora tutto da scrivere: in palio ci sono altri 11 milioni, in caso di sbarco a Cardiff, e ulteriori 4,5 per la conquista di una coppa inseguita da 21 anni.
juventus barcellona n
Il conto sarebbe presto fatto: 113 milioni dall' Uefa più 2 dagli sponsor e dai diritti tv, mentre dal botteghino dello Stadium possono arrivare altri 17 milioni. In totale, dunque, la Juve può arrivare a 133 milioni di euro. Un' impresa nell' impresa.
SOLDI PER IL MERCATO
Se i giocatori hanno festeggiato con una sobria cena in albergo a Barcellona e un saluto veloce al centinaio scarso di tifosi che ieri a pranzo hanno accolto la squadra a Caselle, in società invece si stappano bottiglie di champagne. I conti in ordine e la possibilità di realizzare grandi colpi di mercato, come comprare Higuain al Napoli per 90 milioni, passano dalla Champions.
BARCELLONA JUVENTUS 2
Negli ultimi tre anni il club bianconero ha incassato oltre 307 milioni tra market pool, premi e ricavi da botteghino: un flusso sicuro di denaro che ha fatto la differenza in Italia e permesso di ricucire il gap con le grandi squadre europee. Anche se poi il Barcellona ha un fatturato da 620 milioni, mentre la Juve nell' ultimo esercizio è arrivata a 387,9 milioni: record per il club e il calcio italiano, ma ancora lontano dai blaugrana. Anche se poi il campo ha detto altro: i soldi aiutano a stare meglio, ma non sempre ti fanno vincere.
andrea agnelli marotta
2 - E IL CLUB VOLA PURE IN BORSA C'È ARIA DI ALTRI TRIONFI MA ANCHE DI NUOVI SOCI
Rodolfo Parietti per “il Giornale”
È una Juve da Toro. Trattasi non di ossimoro blasfemo, ma la perfetta sintesi della liaison sempre più stretta tra i bianconeri e Piazza Affari. Se per un tifoso le veroniche di Dybala, il killer instinct di Higuain e la sobria classe di Buffon non hanno un prezzo, per tutto il resto c' è Piazza Affari. Lì, dove il titolo è quotato, è tutto uno stropicciar di occhi davanti alla salita ipertrofica delle azioni, di fronte a una capitalizzazione lievitata come un palloncino a 711 milioni di euro. I numeri parlano chiaro: le quotazioni sono esplose del 146% in un anno, del 130% nell' ultimo semestre e in un solo mese del 58%. Roba da triplete borsistico, merce introvabile nel mondo sonnacchioso delle squadre di calcio a listino.
andrea agnelli lapo john elkann
Anche se dopo tanto correre il titolo ha tirato ieri il freno (-5,2%, in una tipica giornata da «porta a casa i guadagni e poi pentiti»), di fronte a simili exploit qualcuno ha cominciato a drizzare le antenne: «Cosa c'è dietro questi rialzi?». Domanda oltremodo legittimata dall'intensificarsi degli scambi (41 milioni solo nell' ultima seduta contro una media di 7,6 nell' ultimo mese), da sempre una spia attendibile di movimenti dietro le quinte. La risposta più immediata si salda con i successi calcistici.
marotta
La società dalla J stilizzata ha un' attitudine consolidata alla vittoria. Ha il sesto scudo consecutivo ormai in saccoccia e la certa presenza nella semifinale di Champions. Per alzare la Coppa dalle grandi orecchie mancano ancora tre partite, ma già da ora le casse della Juve sorridono: tra premi garantiti dall' Uefa, biglietti, sponsor e market pool, sono già stati incassati oltre 115 milioni.
Sono un mucchio di quattrini, ma potrebbero salire fino a quota 133 se Allegri uscirà vittorioso dal National Stadium of Wales di Cardiff. Grazie alle partecipazioni alla competizione europea più prestigiosa, i bilanci sono migliorati fino ad arrivare ai 72 milioni di utili del primo semestre (merito anche della plusvalenza ottenuta dalla cessione di Pogba) e i debiti sono scesi a 174 milioni. Una solidità che dovrebbe consentire di sopportare senza affanno, alla fine dell' esercizio 2016-17, gli acquisti di Higuain e Pjanic.
allegri scudetto juventus
Bastano queste cifre per giustificare l'irresistibile attrazione della Borsa verso la Vecchia Signora? Secondo alcuni, no. Sono quelli che legano i rialzi al processo di normalizzazione del valore borsistico della Juve rispetto al rapporto valutazione del capitale-ricavi dell' Inter (3,2) e del Milan (2,4), dopo la rivoluzione cinese di Suning e Yonghong Li.
Nonostante i prezzi del titolo, il multiplo espresso dalla società torinese è ancora sotto il due. Spazio per crescere ce n'è ancora, insomma. A maggior ragione se si immagina un rimescolamento degli assetti azionari in seno alla famiglia Agnelli. Al momento, la Juve è per il 63,7% sotto l'ombrello di Exor, la holding controllata al 51,8% dalla Giovanni Agnelli & C.
ALLEGRI COPPA ITALIA
Ma non si può escludere che l'accomandita diluisca la quota detenuta in Exor, soprattutto alla luce del cambio di statuto della holding che assegna i diritti di voto (e quindi il governo societario) per anzianità di possesso delle azioni. Una mossa che, senza perdita di potere, potrebbe favorire l'ingresso di un socio forte finanziariamente. E, dunque, capace di mettere il quattrino per garantire un ancor più solido futuro alla Juve in un mondo dove il denaro non sembra bastare mai.