Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “La Stampa”
giorgia meloni premierato
C'è la data e molte polemiche, la maggioranza forza sulla "madre di tutte le riforme", ma non troppo. La prima approvazione del premierato arriverà il 18 giugno, dopo le Europee quindi. Non basta alle opposizioni che continuano la battaglia in Senato, promettendo di portarla anche nelle piazze. «Il presidente del Consiglio potrà sciogliere il Parlamento e anche sceglierlo», dice il capogruppo del Pd Francesco Boccia, che aggiunge, «i poteri del presidente della Repubblica vengono pesantemente limitati».
giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno
Tra i tanti critici della riforma si aggiunge anche il presidente della Conferenza episcopale Matteo Zuppi: «Quando si toccano gli equilibri istituzionali è necessaria molta attenzione. Non si facciano scelte di parte». Il cardinale non è convinto nemmeno dell'altra riforma in via di approvazione: l'autonomia differenziata: «È un problema che riguarda tutto il Paese, e quindi la Chiesa italiana nel suo insieme». [...]
Finita la riunione dei capigruppo, Ignazio La Russa si avvia verso l'uscita. Il presidente del Senato mostra la spilla dell'Inter, «me l'ha regalata Javier Zanetti». Ha fretta, «devo prendere un aereo», ma prima lasciare Palazzo Madama non resiste e dice la sua sulle proteste dell'opposizione. I senatori del Pd hanno esibito dai banchi la Costituzione, «quelli di sinistra la tenevano in mano, quelli di destra dicevano "è nostra": ma la Costituzione o è di tutti o non è di nessuno», dice a un paio di cronisti, tra cui quello de La Stampa, che lo intercettano.
ignazio la russa sergio mattarella
La Russa in passato aveva criticato il testo per le ambiguità sulla cosiddetta "norma antiribaltone", ora, che quell'articolo è stato modificato, evita di entrare nei dettagli, ma vuole mettere le cose in chiaro sui principi: «Si può fare una riforma che tocchi la seconda parte della Costituzione, l'importante è salvaguardare la prima parte e i primi articoli».
E a chi accusa la maggioranza di limitare i poteri del presidente della Repubblica, La Russa risponde: «Io non credo sia così, non lo si sta facendo, ma la Costituzione stessa prevede che la Carta possa essere modificata, compresi i poteri del Presidente e poi Mattarella non entra in questa vicenda», perché sarà a fine a mandato quando entrerà in vigore la riforma? «Ecco, l'ha detto lei. ..».
matteo maria zuppi alla manifestazione di cgil e uil a bologna
L'opposizione non concorda sulla scelta di votare il 18 giugno e di contingentare i tempi, visti i tremila emendamenti delle opposizioni: «Avrei evitato questo contingentamento se avessimo deciso di comune accordo all'unanimità la data di chiusura – spiega La Russa, in una dichiarazione al termine della capigruppo. Il presidente del Senato lascia intendere che c'era chi, nella maggioranza, avrebbe voluto accelerare per arrivare a un'approvazione più rapida, in particolare tra i banchi della Lega, ma che «dal governo non è arrivata nessuna pressione».
giorgia meloni al convegno sul premierato 2
«Gli unici con l'elmetto in testa sono quelli dell'opposizione. Il governo e la maggioranza hanno sempre dato la massima disponibilità al dialogo ma le risposte sono state sempre negative», aggiunge il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. [...]
giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella parata 2 giugno