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    "NONNINA, NON È CHE ARRIVI ANCHE A 10 MILA EURO?" – A ROMA UNA BANDA DI TRUFFATORI DI ANZIANI AVEVA REDATTO UN COPIONE DA SEGUIRE AL TELEFONO - IL RAGGIRO PIÙ UTILIZZATO ERA QUELLO DEL FINTO INCIDENTE STRADALE DI UN FAMILIARE DELLE VITTIME ("CON QUESTO VANNO NEL PANICO"): I CRIMINALI FINGEVANO DI ESSERE CARABINIERI E CHIEDEVANO AI VECCHIETTI MIGLIAIA DI EURO PER COPRIRE PRESUNTE SPESE LEGALI - IL GRUPPO WHATSAPP DEI TRUFFATORI SI CHIAMAVA "LA BANDA DELLA MAGLIANA". IL PIÙ BRAVO? ERA "O' CHIATT'" (IL GRASSO), AL SECOLO GIUSEPPE FEDELE...


     
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    Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

     

    COPIONE PER LE TRUFFE AGLI ANZIANI COPIONE PER LE TRUFFE AGLI ANZIANI

    Le regole dei truffatori di anziani erano scritte su foglietti di carta. A penna con inchiostro blu. Copioni buoni per ogni occasione, che i telefonisti — come «O’ chiatt» il più bravo di tutti, al secolo Giuseppe Fedele, 29 anni — recitavano quasi a memoria.

     

    Un vero e proprio manuale da seguire con precisione per ottenere risultati quasi sempre sicuri. «Pronto signora, sono il maresciallo dei carabinieri Domenico Primo: non voglio metterle ansia, ma questa telefonata è registrata. Suo figlio ha investito una persona: voglio precisarle che lui sta bene e non si è fatto un graffio, mentre l’altro sta in ospedale. Lo stanno operando d’urgenza».

     

    ANZIANA TRUFFATA ANZIANA TRUFFATA

    Il tenore delle chiamate a neopensionati ma anche a ultranovantenni era sempre lo stesso: un mix di cortesia e decisione, allarmismo e rassicurazioni che preludevano a richieste economiche per far fronte alle spese legali, a richieste di risarcimento danni o anche, nei casi più gravi, per far rilasciare il congiunto fermato in caserma.

     

    Qualcuna fra le 80 vittime della banda sgominata ieri nella Capitale dai carabinieri della compagnia Trionfale, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, era rimasto talmente suggestionato da cadere nel tranello anche se non aveva figli o nipoti.

     

    ANZIANA TRUFFATA ANZIANA TRUFFATA

    Un paradosso per un fenomeno che ha interessato tutta Italia con migliaia di persone prese di mira dopo essere state scelte a caso sulle pagine bianche. Per la prima volta nella storia delle truffe agli anziani con il falso carabiniere o il falso avvocato sono stati trovati i «verbalini» utilizzati dai telefonisti dei malviventi per ingannare le vittime, inducendole a consegnare somme di denaro e anche gioielli agli emissari del gruppo.

     

    […] Il raggiro più utilizzato era proprio quello dell’incidente stradale — «Con questo vanno nel panico», ironizzavano soddisfatti i truffatori intercettati dai carabinieri — ma in alcune circostanze è stato usato anche quello del pacco postale spedito sempre da figli e nipoti.

     

    truffa anziani 5 truffa anziani 5

    In tutti i casi colpi che hanno consentito da settembre 2022 a marzo 2023 ai componenti della banda si incassare anche 50-70 mila euro al giorno e un chilo d’oro a settimana. A tenere le fila dell’organizzazione c’era Giovanni Uccello, 55 anni, già detenuto.

     

    Il suo gruppo di truffatori aveva una chat privata dal nome indicativo — «Banda della Magliana» — sulla quale venivano scambiate le foto dei monili sottratti agli anziani con l’inganno, ma nonostante l’orientamento «romano» aveva impiantato due «centrali telefoniche» nel cuore di Napoli, in via Cassano e in via dei Gesuiti.

     

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    «Non trovo qualcuno ad Alfonso (il figlio) che vuole scendere a lavorare quando sto ai domiciliari? — diceva intercettato proprio il boss in carcere —. Se c’è qualche ragazzo, fuori in un modo o nell’altro lo fai sempre ‘o imbruglio ». A Roma come nel resto d’Italia le vittime terrorizzate dovevano pagare in fretta e tanto, per il risarcimento e farlo uscire subito dalla caserma.

     

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    «Nonnina, non è che arrivi anche a 10 mila euro?», provocava uno della banda parlando con una pensionata. Se la vittima abboccava, allora i corrieri, arruolati nelle piazze di Napoli fra disoccupati e piccoli pregiudicati, erano spediti in giro per l’Italia, venivano inviati sul posto a prelevare soldi e gioielli. Armati di coltelli e tirapugni, per qualsiasi evenienza. […]

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