Estratto dell’articolo di Simone Disegni per www.open.online
ali khamenei
Si allarga e si complica ulteriormente il ciclo della violenza in Medio Oriente, a oltre tre mesi di distanza dagli attacchi di Hamas a Israele del 7 ottobre. Nella tarda serata di ieri, lunedì 15 gennaio, le forze iraniane hanno compiuto, e poi rivendicato, una serie di attacchi inediti in Siria e in Iraq.
Qui i missili balistici di Teheran hanno colpito alcuni obiettivi nella capitale del Kurdistan, Erbil, che si trova nel nord-est del Paese, a poche decine di chilometri dal confine con l’Iran. Secondo le Guardie rivoluzionarie, obiettivo dell’attacco sarebbe stato il «quartier generale» dello spionaggio del Mossad, i servizi segreti israeliani, nella regione.
esercito americano in medioriente 8
[…] A tracciare un primo bilancio dell’accaduto è invece l’ong Hawler, che opera anche ad Erbil, secondo cui nell’attacco sarebbero morti almeno 5 civili, tra cui un bambino di 11 mesi, e molti altri bambini sarebbero rimasti feriti. Il secondo attacco condotto dalle forze iraniane ieri sera ha interessato invece obiettivi nel nord della Siria.
Ad essere colpiti qui, sempre secondo la versione delle Guardie rivoluzionare, sarebbero stati i «perpetratori di operazioni terroristiche» contro l’Iran, in particolare lo Stato islamico, che il 4 gennaio ha rivendicato l’attentato tra la folla in pellegrinaggio alla tomba di Qassem Soleimani che il giorno precedente ha fatto oltre 100 morti. […]
esplosioni vicino alla tomba di qassem soleimani a kerman, in iran
Nell’attesa di reazioni (forse) da Israele, sono arrivate a stretto giro quelle dell’Iraq e degli Usa. Il governo di Baghdad ha condannato gli attacchi su Erbil come una «aggressione contro la sovranità dell’Iraq e la sicurezza del suo popolo». Il ministero degli Esteri ha fatto sapere che intende prendere «tutte le misure legali necessarie, compresa una denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», oltre che l’istituzione di una commissione d’inchiesta ad hoc, per dimostrare all’opinione pubblica irachena e internazionale «la falsità delle accuse dei responsabili di questi atti riprovevoli». […]
esplosioni vicino alla tomba di qassem soleimani a kerman, iran 5
Durissima la condanna degli attacchi anche da parte degli Usa, che in Iraq mantengono una forte presenza di personale militare e a Erbil, nei pressi della zona colpita, un importante consolato. Per il Dipartimento di Stato si è trattata di una serie di raid «spericolati e imprecisi», che non risultano aver danneggiato alcuna struttura né personale americano. […]
mappa del medioriente ERBIL