DAGOREPORT
Nella rissa infinita tra Della Valle e Yaky Elkann sul futuro (incerto) dell'Rcs qualche ragionaccia ce l'ha lo scarparo di Casette d'Ete.
Il piano editoriale predisposto da Pietro Scott Jovane per Rcs riflette, infatti, soltanto la filosofia (malata) di un manager che nelle sue linee guida confonde una impresa editoriale con una fabbrica obsoleta di computer. Tant'è che Rotolone Scott(ex) ancora non ha reso noto agli azionisti (e ai possessori di titoli in Borsa) come saranno colmate sia il calo della pubblicità (oltre cento milioni in meno rispetto ai primi tre mesi del 2013) sia la perdita di copie in edicola del Corrierone (le vendite galleggiano sopra le 200 mila copie dopo l'aumento del prezzo).
E, inoltre, quali sono i ricavi dell'offerta digitale che potrebbero bilanciare, nel breve periodo, il nuovo corso nell'era della comunicazione Internet. Il resto sono chiacchiere e distintivo da sceriffo (digitale).
Forse qualcosa la sapremo il prossimo 12 marzo in occasione dell'investor day, anche se i numeri dell'Rcs, gravati dall'acquisizione della spagnola Recoletas, restano da paura di là dalle fatue promesse del capo-azienda.
ABETE DELLA VALLE ELKANNA dirla tutta, però, all'amministratore delegato dell'ex Rizzoli, imposto dal nipote dell'Avvocato, poco importa del futuro della fabbrica di via Solferino e dei suoi lavoratori (giornalisti, tipografi e impiegati).
La sua missione principale era di tagliare i soliti rami secchi; vendere la sede storica del Corrierone per un piatto di lenticchie (appena 120 milioni di euro al fondo speculativo americano Blackstone da sempre contiguo alla Fiat); far recuperare i soldi agli azionisti-bancari - che non vogliono rimetterci prima di abbandonare la nave che affonda (una falla di bilancio che sfiora il miliardo di euro). E questa missione sucida ha avuto fin qui successo. Eccome!
Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.Peccato che Flebuccio de Bortoli e il sindacato dei giornalisti invece di mandare subito a quel Paese Rotolone Scott(ex) Jovane e il suo piano farlocco si siano seduti al tavolo della trattativa a testa bassa e a mani alzate. Fino a inginocchiarsi a Roma per sottoscrivere lo stato di crisi.
E lo stesso progetto-restyling annunciato dal direttore fin qui ha partorito - su imput dell'ufficio pubblicità -, soltanto il raddoppio delle pagine di "Tempi liberi" dove abbandono, a giudizio della stessa redazione, gli articoli-marchetta.
Quei "soffietti", pubblicità occulta, che Jovane, senza vergogna, chiama "un servizio all'utente" (sic).
Secondo l'amministratore delegato, nel mondo dei viaggi, della moda e dello sport (appunto Tempi liberi di smarchettare) "è possibile passare dai contenuti puri ai servizi".
Ma nell'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo "Pais", Rotolone Scott(ex) sembra lanciare anche un messaggio sordido a Flebuccio de Bortoli.
Nel replicare al direttore de "il Mundo", Pedro J.Ramirez rimosso secondo lui per ragioni politiche, l'amministratore di Rcs chiarisce che non c'è stata alcuna pressione esterna nel suo allontanamento: "Se uno perde copie e non è in utile, bisogna cedere il passo a un altro. Non possiamo permetterci di perdere lettori".
pedro j ramirez el periodista que tumba gobiernos xA Flebuccio de Bortoli devono essere fischiate le orecchie leggendo che la sua permanenza in via Solferino è legata al rendimento (a di poco scarso) del Corrierone in edicola. E voci da Torino-Fiat, ormai messo fuorigioco Abramo Bazoli anche per effetto dell'uscita di Enrico Letta da palazzo Chigi, confermano che in primavera i nuovi timonieri in via Solferino saranno l'attuale direttore de "la Stampa", Mario Calabresi, e il presidente della Fieg e dell'Ansa, Giulio Anselmi.
Giulio Anselmi LUCA DI MONTEZEMOLO MARIO CALABRESI E DAVID THORNE ALLA MESSA PER AGNELLI FOTO ANSA