• Dagospia

    SPALLETTI AL MURO – PIOVONO FISCHI SULL’INTER BATTUTA ANCHE DA UN GAGLIARDO BOLOGNA RIVITALIZZATO DA MIHAJLOVIC – IL LUNGO INVERNO SPALLETTIANO PROSEGUE: NERAZZURRI ANCORA SENZA GOL IN CAMPIONATO NEL 2019 – MAROTTA: “CONTE? GOSSIP” – MAROCCHI A “SKY CALCIO SHOW”: "LA SOLITA INTER, SEMBRANO 11 IMPIEGATI…”- VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

    Da sport.sky.it

     

    inter bologna inter bologna

    Un Bologna che non t'aspetti, o meglio che ti aspetti (se lo allena Mihajlovic), spazza via ogni tentativo di ripartenza di un'Inter che ha imboccato un tunnel dal quale non sembra uscireNessun gol in campionato nel 2019, nessuna vittoria e una crisi che, complice anche la sconfitta ai rigori in Coppa Italia contro la Lazio, si può dire aperta. Merito di un Bologna che, come dicevamo, Mihajlovic ha saputo rivitalizzare, lontanissimo parente di quello visto in questa prima metà di campionato, remissivo, confusionario. Ora grande aggressività, costruzione dal basso e grande coraggio nel cercare di imporre il proprio gioco. E molto probabilmente l'Inter è stata sorpresa da un siffatto atteggiamento, non ha mai trovato le giuste misure per la pressione, ha sofferto la riconquista del Bologna ed è anche andata in difficoltà nei duelli.

     

    mihajlovic mihajlovic

    Nel primo tempo il Bologna ha meritato di passare in vantaggio: i tre tiri nello specchio di tutti i primi 45' hanno, infatti, portato la firma di giocatori rossoblu. Ci ha provato Orsolini, ci ha riprovato Santander che al secondo tentativo (di testa) ha fatto centro (sesto in campionato). Nella ripresa Spalletti ha puntato su Lautaro e sulla voglia di rivalsa dei suoi, fischiati dagli oltre 50mila di San Siroal rientro negli spogliatoi dopo la fine del primo tempo. Il Bologna, come ovvio, più stanco nel secondo tempo per aver tenuto ritmi altissimi, ha saputo soffrire, difendere e provare a ripartire. Lautaro e Icardi hanno fallito due buone chance per pareggiare, ma frutto più di giocate occasionali che di una vera e propria manovra. Spalletti le ha provate tutte, Joao Mario al posto di Nainggolan (fischiatissimo) e persino Ranocchia per portare centimetri in area di rigore. Ma, come detto, la squadra di Mihajlovic ha lottato con orgoglio per tre punti preziosissimi per la salvezza che ha meritatamente guadagnato. L'Inter si ferma ancora (nel 2019 non si è mai avviata), e ora deve guardarsi seriamente le spalle.

     

    2. MAROTTA

    Da sport.sky.it

     

    spalletti spalletti

    Spalletti, Perisic e Nainggolan. Questi i temi toccati da Beppe Marotta - ad dell'Inter - prima della sfida contro il Bologna in Serie A. Intervenuto su Sky Sport, l'amministratore delegato nerazzurro ha commentato la situazione legata all'allenatore: "In conferenza ha detto cose vere e in modo diretto, le condivido pienamente. Non vedo come si possa criticare un allenatore terzo in classifica. Siamo stati eliminati dalla Coppa Italia, questo è vero, però soltanto ai calci di rigore. Non bisogna mettere nessuno sul patibolo". 

    "Conte? Gossip..."

    Marotta ha risposto così alla domanda su Antonio Conte e il possibile contatto tra lui e l'ex allenatore della Juventus: "Il mondo mediatico è cambiato, c'è tanto gossip e ci si diverte a tirar fuori notizie che non hanno basi certe. Condivido ciò che ha detto Spalletti".

     

     

     

    marotta marotta

    Nainggolan e Perisic titolari contro il Bologna: "Sono molto contento di questa scelta. L'allenatore li vede tutti i giorni ed evidentemente li ritiene all'altezza. Sul valore dei giocatori non si discute. Uno aveva un 'mal di pancia', ma non è una cosa di oggi. Ormai il mercato è chiuso, dimentichiamo questo 'mal di pancia' e andiamo avanti per la nostra strada. Dobbiamo adeguarci a questo fenomeno particolare del mercato aperto".

    Continua Marotta, sul perché denunciare pubblicamente il 'mal di pancia' di Perisic: "Il termine denuncia è un po' forte, ma non c'è niente da nascondere. Spalletti ne aveva già parlato e io ho solo rafforzato la tesi. È legittimo ascoltare le rimostranze dei giocatori, poi però bisogna fare i calcoli con quello che rappresentano per la società. Non si possono vendere così a cuor leggero i calciatori, loro sono come degli asset. Specie in assenza di offerte vere e proprie. Dobbiamo essere abituati a confrontarci con loro e a far valere le nostre decisioni. Perisic dimostrerà coi fatti di essere all'altezza di questa squadra, perché non dimentichiamo che è anche un vice-campione del mondo con la Croazia".

    spalletti spalletti

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport