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    LA DISCUSSA VISITA DI JOE BIDEN IN ARABIA SAUDITA RISCHIA DI ESSERE UN FALLIMENTO – PROPRIO MENTRE “SLEEPY JOE” È A GEDDA PER CONVINCERE MOHAMMED BIN SALMAN AD AUMENTARE LA PRODUZIONE DI PETROLIO E FAR SCENDERE I PREZZI, “REUTERS” SVELA CHE I SAUDITI HANNO RADDOPPIATO LE IMPORTAZIONI PER IL MERCATO INTERNO DI GREGGIO RAFFINATO RUSSO SOTTO SANZIONI – SUL CASO KHASHOGGI IL PRESIDENTE USA HA PROVATO A SALVARE LA FACCIA NON STRINGENDO LA MANO A MBS. MA L’UNICO A DIFENDERLO È IL “WALL STREET JOURNAL” DI MURDOCH


     
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    Daniele Frattini per il “Corriere della Sera”

     

    Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita

    Ad accoglierlo all’aeroporto non c’erano né il re né il principe ereditario: in avanguardia sul tappeto rosso hanno spedito il governatore della Mecca. Joe Biden ha ricambiato la freddezza saudita con un pugno contro pugno al giovane Mohammed Bin Salman, quando se l’è trovato davanti sceso dalla limousine (e ha marcato la differenza stringendo la mano al padre).

     

    Quella a Gedda è l’ultima tappa del primo viaggio in Medio Oriente per Biden. Che al mattino aveva incontrato a Betlemme il raìs Abu Mazen e da cattolico aveva chiesto un momento privato per pregare da solo nella basilica della Natività.

     

    Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita 2 Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita 2

    I due leader fanno 166 anni insieme, non sembrano bastare a risolvere il conflitto tra israeliani e palestinesi. Biden promette ad Abu Mazen gli aiuti milionari che Trump aveva depennato e proclama di credere ancora nella soluzione dei due Stati. Niente passi più concreti perché «il terreno per un accordo di pace non è pronto».

     

    Da Gerusalemme parte con un regalo per gli israeliani: l’Air Force One è andato direttamente a Gedda, preceduto sul traguardo storico dal charter che portava i giornalisti, il primo volo civile tra i due Paesi che ancora non hanno relazioni diplomatiche.

     

    Da qui in avanti i sauditi concedono l’apertura dei cieli alle compagnie israeliane — quella di bandiera, El Al, già esulta per la nuova tratta verso l’Australia senza scali — e in cambio ottengono il controllo di due isole nel Mar Rosso.

     

    Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita 3 Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita 3

    Una triangolazione che ha coinvolto anche gli egiziani e che gli americani esaltano come il nuovo Medio Oriente, in realtà soprattutto il simbolo dell’alleanza sunnita (più Israele) in chiave anti-iraniana. Se per i turisti israeliani i viaggi verso l’Estremo Oriente saranno più brevi, è improbabile che costino meno.

     

    Mentre Biden ripassava il discorso da fare al principe trentaseienne per convincerlo ad aumentare la produzione di petrolio e far scendere i prezzi al barile, l’agenzia Reuters ha rivelato che i sauditi hanno raddoppiato le importazioni per il mercato interno di greggio raffinato russo sotto sanzioni, di fatto indebolendo la strategia occidentale per colpire gli introiti di Putin.

     

    Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita 4 Biden e Mohammed Bin Salman in Arabia Saudita 4

    Sul petrolio il presidente rischia di tornare negli Stati Uniti senza un bottino da mostrare — «ci attendiamo nuovi passi nelle prossime settimane» ha detto dopo l’incontro — a chi anche tra i democratici lo ha criticato per il faccia a faccia con Bin Salman.

     

    Ha dovuto giustificarsi per il cambio di linea: da reggente di una nazione «paria» — come l’ha definita appena eletto — a interlocutore fondamentale «perché altrimenti rischiamo che i russi e i cinesi riempiano il vuoto di potere lasciato da noi».

     

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    Ripete di non aver cambiato idea sui diritti umani e di non aver dimenticato il dossier dell’intelligence americana che accusa il leader saudita di aver molto probabilmente ordinato l’assassinio in Turchia dell’oppositore Jamal Khashoggi. «Gli ho detto di ritenerlo responsabile e mi ha risposto di non c’entrare».

     

    Poca consolazione può portargli l’editoriale del Wall Street Journal — il quotidiano è di proprietà di Rupert Murdoch bollato da Biden come «l’uomo più pericoloso del mondo» — che ne elogia la mossa dettata dal realismo politico ma critica «il sogno di un’intesa con l’Iran sul nucleare»: «La strada più veloce per riavvicinarsi ai sauditi è farla finita con questo balletto diplomatico».

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