• Dagospia

    LA DONNA E’ UN MOBILE - LA ZHUKOVA SEDUTA SU UN MANICHINO DI COLORE DICE DI ESSERSI ISPIRATA ALL’ARTISTA POP ART ALLEN JONES. DIMENTICANDO CHE LUI STESSO NEL ’70 FU TACCIATO DI SESSISMO (MA GUADAGNO’ UNO SPROPOSITO)


     
    Guarda la fotogallery

    da www.dailymail.co.uk


    Quando Dasha Zhukova, moglie del proprietario del Chelsea e miliardario Roman Abramovich, ha posato sedendosi su una manichino di colore proprio il giorno di Martin Luther King, voleva evidentemente darsi il tono di esperta d'arte.

    Opera originale di Allen Jones che provoco l ira delle feministeOpera originale di Allen Jones che provoco l ira delle feministe

    Il mondo si è scatenato, l'ha chiamata razzista e lei si è dovuta scusare. Lei stessa è proprietaria di una galleria a Mosca e ritiene quell'opera, disegnata dall'artista norvegese Bjarne Melgaard, sia in realtà una protesta contro i pregiudizi razziali.

    L'oggetto si ispira agli arredi erotici (sedia, tavolo e appendiabiti) ideati nel 1969 da Allen Jones, artista britannico che trasformò manichini femminili in mobili. Tutti egualmente sottomessi e in stile fetish.

    Quando vennero mostrati, nel 1970, si scatenò il putiferio, soprattutto nel movimento femminista che non era proprio felice di vedere la donna ridotta a un oggetto su cui l'uomo potesse poggiare un bicchiere o appendere un cappello. Così la rivista Spare Rib decise che Jones «doveva essere terrorizzato dalle donne e avere un complesso di castrazione».

    Se così fosse, non sarebbe l'unico. La fantasia di ridurre le donne a un mobile ha un nome preciso, si chiama Forniphilia e consiste proprio nel trasformare le donne in oggetti di arredamento tramite il bondage.

    La Zhukova posa sul manichino nero il giorno di Martin Luther KingLa Zhukova posa sul manichino nero il giorno di Martin Luther King

    Comunque quella mostra, presso l'Istituto di Arte Contemporanea a Londra, fu boicottata e bombardata. Più tardi, quando ‘Woman As An Armchair' fu messa alla Tate, venne rovinata dall'attacco probabilmente di una femminista.

    Proprio come la Zukova, Jones si difese dicendo che la sua arte non era offensiva e che anzi stava lottando contro il sessismo, non incoraggiandolo. Voleva, in quegli anni, rivitalizzare la scultura usando materiali industriali: «Intendevo offendere i canoni artistici di allora». ha aggiunto: «Vivevo a Chelsea e mi interessava la figura femminile e i suoi cambiamenti. Ogni sabato a King's Road notavo minigonne più corte, il corpo mostrato sempre di più, la settimana dopo qualcuna avrebbe alzato la posta». Queste immagini colpirono la sua fantasia.

    Kubrick chiese ad Allen di creare i mobili per Arancia MeccanicaKubrick chiese ad Allen di creare i mobili per Arancia Meccanica

    Nato a Southampton e cresciuto a Londra fu espulso dall'Istituto d'arte per "eccessiva indipendenza" e si trasferì a New York. Nei ‘60 le sue opere divennero più esplicite e lui si appassionò al feticismo. Fece le sue sculture con nuovi materiali industriali per non usare la solita creta o il metallo.

    Sua moglie Janet posò disinvoltamente per una rivista, come uno dei manichini di suo marito. Jones non divenne mai famoso come i suoi contemporanei Roy Lichtenstein e Andy Warhol, ma fu in prima linea nella Pop Art britannica e lo scandalo aiutò decisamente la sua carriera e le sue finanze. Il suo set di mobili (ne furono prodotte sei edizioni) fu accaparrato dal playboy Gunter Sachs, marito di Brigitte Bardo,t e nel 2012 fu venduto all'asta per oltre due milioni di sterline.

    I mobili di Allen furono acquistati dal marito della BardotI mobili di Allen furono acquistati dal marito della Bardot

    Il regista Stanley Kubrick fu talmente colpito dalle sculture che chiese a Jones di creare simili arredi erotici per il film Arancia Meccanica. Jones non accettò perché Kubrick voleva che lo facesse gratis.

    Allen si difese dicendo di fare una protesta contro il sessismoAllen si difese dicendo di fare una protesta contro il sessismo

    Il critico d'arte David Lee, direttore della rivista Jackdaw, non crede che quello di Jones sia stata un'opera pro-femminista, piuttosto un modo cinico per fare scalpore. E quelle sculture non possono considerarsi arte: «L'intera opera è superficiale, si tratta di tette, gambe e bondage. Si basa sulla Bond-girl mezza nuda e fa sentire a disagio, nauseati. E' squallido».

    Allen trova che i nuovi arredi fetish siano pacchianiAllen trova che i nuovi arredi fetish siano pacchiani

    La BBC ha chiesto a Jones se è lusingato dall'omaggio del norvegese Melgaard e lui ha risposto: «Lo trovo pacchiano e sgradevole. L'artista ha ottenuto un sacco di pubblicità, ma per i motivi sbagliati». D'altronde a lui capitò la stessa cosa 45 anni fa.

     

     

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport