Andrea Priante per www.corriere.it
DANIELA GRILLONE
«Sono profondamente sconvolta e pentita per le mie azioni». Inizia così la lunga confessione di Daniela Grillone, 57 anni, la dottoressa vicentina arrestata lo scorso febbraio con l’accusa di aver finto di vaccinare centinaia tra medici, infermieri, imprenditori, ma anche vigili, agenti… E Vip.
Due nomi su tutti: l’atleta marchigiana Camila Giorgi, una delle più forti tenniste italiane, e la cantante Madame (al secolo Francesca Calearo) che tra poche settimane è attesa a Sanremo e che mercoledì su Instagram aveva annunciato di aver già iniziato a completare le vaccinazioni «necessarie per me e utili per gli altri», senza però chiarire la sua posizione riguardo al possibile utilizzo di green pass falsi. Post che l’artista vicentina giovedì ha rimosso per lasciare «che l’indagine faccia il suo corso». Nel frattempo lei, Giorgi e altre ventidue persone (compresi mamma, papà e fratelli della tennista) sono indagate per falso ideologico.
«Non sono una no vax ma ebbi effetti collaterali»
madame
La procura ha fissato per le prossime settimane l’incidente probatorio durante il quale verrà sentita nuovamente la dottoressa Grillone (avvocato Fernando Cogolato) ma anche quello che viene considerato il suo «successore», il nefrologo Erich Goepel Volker, 64 anni di Malo, difeso dall’avvocato Massimo Malipiero.
Nel frattempo per la prima volta è possibile ricostruire la vicenda attraverso le prove raccolte dagli investigatori a carico dei due dottori: le intercettazioni, le testimonianze e, soprattutto, le confessioni rese da Grillone. È proprio lei a raccontare l’origine di tutto. «Non sono un soggetto appartenente all’ideologia no vax» spiega al pm. «Credevo effettivamente nell’utilità del vaccino. Purtroppo dopo le due dosi che mi sono auto-somministrata ho visto che sono comparse sul mio corpo delle piaghe e ho avuto pesanti effetti collaterali».
CAMILA GIORGI
La sua conversione sarebbe maturata dopo aver parlato con un medico-chirurgo no vax: «Mi ha convinta che la reazione fosse conseguenza delle dosi (…) Mi ha chiesto di eseguire su di lei un vaccino fasullo (…) e ha chiesto di mandarmi alcuni conoscenti che non volevano vaccinarsi, molti dei quali avevano patologie che secondo lei erano potenzialmente avverse alla somministrazione. E io ho accettato».
La più grande «fabbrica» di vaccini fasulli scoperta finora in Veneto, ha avuto inizio così: Grillone dice che la dottoressa le manda «una trentina» di pazienti. Ma le voci si spargono in fretta. «Coloro che venivano vaccinati falsamente, a loro volta chiedevano di fissare appuntamenti per parenti e amici, e così il numero dei soggetti cresceva…».
«Il vaccino gettato nel water»
daniela grillone tecioiu
In poco tempo la situazione le sfugge di mano: i no vax arrivano da ogni parte d’Italia e davanti al suo studio cominciano a formarsi lunghe code al punto che suo marito (finito pure lui sotto inchiesta) si rivolge a un servizio di vigilanza privata «al fine di disciplinare l’ingresso dei pazienti». Lei incontra tutti, e il prezioso siero «veniva da me gettato nel water».
«Sta venendo gente in borghese...»
La situazione è talmente caotica che le sue segretarie, il 17 dicembre 2021, vengono intercettate mentre discutono sul fatto che «sta venendo gente in borghese (intendendo appartenenti alle forze dell’ordine, ndr)… io non so se lei si rende conto, stanno raccogliendo le prove!».
madame
Sono preoccupate: «Lei vive in un altro mondo… non gliene frega un c. della salute di nessuno (…) Si crede Dio onnipotente, è megalomane, vuole essere adulata». Raccontano che, all’interno dello studio, Grillone «tiene dei comizi (…) A mia madre le ha detto che sono morte dieci persone con reazioni avverse! Queste sono le puttanate che racconta».
Quando la collega dice che «vive nel suo mondo e tutto il mondo gira intorno a lei», l’altra la corregge: «È tutto che gira intorno ai soldi… perché davanti ai soldi lei non ha neanche riguardato la sua salute…». Di fronte al pm, Grillone prima nega («Non ho mai chiesto soldi, ma spesso i pazienti mi hanno portato dei regali»), ma poi si corregge: «In ogni caso potevano lasciare anche dei soldi ma solo spontaneamente, io non chiedevo».
«Calearo? Il nome non mi dice nulla»
madame
Intanto nel suo studio arrivano i Vip. A dirla tutta, la dottoressa neppure sa chi sia Madame: quando il pm le chiede della cantate vicentina, risponde che «Francesca Calearo non mi dice nulla, non è una mia paziente e quindi desumo che, come tutti gli altri, è venuta solo per ottenere la certificazione fasulla all’anticovid».
Le mostrano gli elenchi sequestrati, e allora dice che probabilmente è una delle pazienti inviatele dal marito di un’orafa di Grumolo delle Abbadesse «che conosco da trent’anni» e che ha finto di vaccinare assieme alla figlia, ma solo con la prima dose perché «poi hanno contratto il Covid». Alla fine ammette che Madame «se risulta nell’elenco sicuramente non l’ho vaccinata, e quindi si tratta di falsa attestazione anche perché non c’era motivo che un paziente non mio venisse in studio solo per vaccinarsi».
CAMILA GIORGI
Invece ricorda bene Camila Giorgi: «La famiglia Giorgi è in cura da molto tempo presso di me… in particolare Camila soffriva del cosiddetto “gomito del tennista” (…) Poco prima dell’inizio dell’estate Camila era venuta chiedendo la possibilità di ottenere delle false attestazioni di tutti i vaccini obbligatori, nonché del vaccino Covid». La dottoressa fissa quindi degli appuntamenti «per l’estate e per l’autunno. Posso confermare con assoluta certezza che nessuno dei vaccini nei confronti della famiglia Giorgi sono stati effettivamente somministrati. In quel caso non ho ricevuto alcun pagamento».
Le segnalazioni dell’Usl alla questura
L’attività illecita dura qualche mese, fino a quando i vertici dell’Usl di Vicenza segnalano alla questura quella dottoressa che registra «non meno di 140 dosi ogni quattro giorni, arrivando addirittura a 193 dosi tra il 25 e il 29 ottobre 2021». L’azienda le «taglia» la disponibilità dei vaccini e allora Grillone indirizza i pazienti dal collega Erich Goepel che, spiega al pm, «mi risulta essere un no vax convinto». Ma pure lui viene smascherato dalla polizia. A quasi un anno dall’arresto, entrambi i medici sono tornati a esercitare in attesa del processo. Per Madame, Camila Giorgi e gli altri «pazienti», invece, i guai sono solo all’inizio.
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