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    LA FRANCIA BLINDA LA FRONTIERA A VENTIMIGLIA E IL GOVERNO MELONI RISPONDE: “NON POSSONO DARE LEZIONI DI UMANITA’ A NESSUNO” – IL FORZISTA MULÈ: “MACRON È IMBRIGLIATO NELLA TENAGLIA DI MARINE LE PEN” - IN PIENA EMERGENZA MIGRANTI, TRA LE ACCUSE DEI CUGINI D’OLTRALPE E IL RIMPROVERO DELL’ALLEATO SILVIO BERLUSCONI, LA DUCETTA DEVE FRONTEGGIARE ANCHE IL CASO LAMPEDUSA DOVE CONTINUANO GLI SBARCHI (IL NUMERO DI PERSONE OSPITATE NELL’HOTSPOT SALE ORA A 1.520, CINQUE VOLTE LA CAPIENZA MASSIMA) – IL MINISTRO NORDIO CHIEDE LA MODIFICA DELLA CONVENZIONE DI DUBLINO SULLO STATO CHE...


     
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    GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME

    Mentre la gestione dei migranti a bordo delle quattro Ong ancora agita il governo Meloni, tra le accuse della Francia e il rimprovero dell’alleato Silvio Berlusconi, a Lampedusa continuano gli sbarchi. Ieri sono arrivati sull’isola 377 migranti a bordo di nove barconi: due interventi di soccorso, in particolare, sono stati difficili a causa delle condizioni metereologiche.

     

    Il numero di persone ospitate nell’hotspot di Lampedusa sale ora a 1.520 – cinque volte la capienza massima – e così la prefettura di Agrigento ha disposto per oggi un doppio trasferimento – con traghetto e motovedette della Guardia di finanza – verso Porto Empedocle. Per evitare future crisi sul tema, la premier Meloni – decisa a tenere una linea dura su migranti e Ong – ha rivisto la sua strategia: il governo si prepara ora a stringere un accordo sui ricollocamenti in Europa e a far approvare una nuova legge sulle Ong in Italia. Intanto però la Francia blinda le frontiere a Ventimiglia, provocando la reazione dell’esecutivo: «Non possono dare lezioni di umanità a nessuno».

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    La Francia chiude i confini, code alla frontiera

    Le tensioni tra Roma e Parigi si rendono visibili al confine tra Ventimiglia e Mentone. Il governo francese ha deciso di rafforzare i controlli con l’Italia e alla frontiera di ponte san Ludovico si sono create lunghe code in entrata e in uscita dal Paese. Solo ieri, nel primo giorno di stretta dei confini, il bilancio della gendarmeria è stato di una decina di migranti respinti in Italia, dopo che avevano cercato di attraversare il confine a piedi.

     

    Nicola Molteni, deputato della Lega e sottosegretario di Stato, ha criticato la doppia morale francese: «Ci accusano di disumanità ma in dieci anni abbiamo ricevuto un milione di richieste di asilo internazionale. Parlano loro che hanno sigillato unilateralmente la frontiera a Ventimiglia? Non possono dare lezioni di umanità a nessuno». Anche il deputato di Forza Italia Giorgio Mulè fa eco al suo collega di maggioranza. Macron sarebbe imbrigliato «nella tenaglia di Marine Le Pen» e avrebbe commesso «un errore politico».

    emmanuel macron giorgia meloni by edoardo baraldi emmanuel macron giorgia meloni by edoardo baraldi

     

    Secondo il vicepresidente della Camera, «la Francia non rispetta le norme sul ricollocamento e sui diritti non abbiamo niente da imparare da loro». Più cauto l’intervento di Giulia Bongiorno. Secondo la presidente della commissione Giustizia al Senato, con la Francia è in atto «una dialettica franca tra due Paesi alleati, ma alcuni punti vanno fissati, come tracciare un confine netto tra il soccorso ai migranti e la tratta di esseri umani».

     

     

    Carlo Nordio: «Rivedere gli accordi di Dublino»

    EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI

    Il ministro della Giustizia sposa la linea Meloni e chiede all’Europa e all’Onu di intervenire «perché il problema è globale». «Nella sola Africa vivono almeno trecento milioni di persone in stato di estremo disagio. Quante possiamo accoglierne? Tutti? O cinquanta milioni? O cinque milioni? E chi li deve accogliere? L’Italia da sola, o l’Europa? O il resto del mondo?», dice a Il Gazzettino, «la linea del governo è sacrosanta: dobbiamo mandare a tutti il messaggio che l’Italia non è, o almeno non è più, l’unico principale stato di approdo dei migranti, che poi ne curi la permanenza». Carlo Nordio è convinto che la convenzione di Dublino – sullo Stato competente a esaminare le richieste di asilo – possa e debba essere modificata. «L’accordo è stato firmato quando questa problematica era molto diversa, e può benissimo essere rivisto», commenta il ministro, che poi apre alla Francia: «Non solo si può, ma si deve ricucire».

    frontiere chiuse a ventimiglia frontiere chiuse a ventimiglia migranti ventimiglia migranti ventimiglia migranti ventimiglia1 migranti ventimiglia1 GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON

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