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    LA FRANCIA È L’EPICENTRO DELL’ANTISEMITISMO – DUE AUTO SONO STATE INCENDIATE DAVANTI ALLA SINAGOGA BETH YAACOV, A LA GRANDE-MOTTE, IN OCCITANIA, NEL SUD DEL PAESE: C’È STATA UN’ESPLOSIONE E UN AGENTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE È RIMASTO FERITO – L’ALLARME DELLA COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA DELIRANTE LISTA DI PROSCRIZIONE DEL NUOVO PARTITO COMUNISTA ITALIANO


     
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    1. FRANCIA: AUTO IN FIAMME DAVANTI SINAGOGA A LA GRANDE-MOTTE, FERITO UN AGENTE

    Esplosione alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, in Francia Esplosione alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, in Francia

    (Adnkronos) - Due porte della sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, nel dipartimento dell'Herault, sono state incendiate dopo che due automobili parcheggiate davanti al luogo di culto hanno preso fuoco. Lo riferisce Bfmtv, secondo cui in uno dei veicoli era custodita una bombola di gas.

     

    Le fiamme hanno probabilmente provocato un'esplosione, ferendo un agente della polizia municipale. Stando alle informazioni raccolte dall'emittente, le immagini della videosorveglianza mostrano un individuo sospetto abbandonare la scena poco prima dell'incendio.

     

    Esplosione alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, in Francia Esplosione alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, in Francia

    "Un tentativo di incendio chiaramente criminale ha colpito questa mattina la sinagoga di La Grande-Motte. Voglio assicurare ai nostri concittadini ebrei e alla comunità tutto il mio sostegno e che, su richiesta del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, tutti i mezzi sono mobilitati", ha dichiarato sul social X il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin.

     

    LISTE DI PROSCRIZIONE ANTISEMITE IN RETE LO SDEGNO DELLA COMUNITÀ EBRAICA

    Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

     

    Una lista di proscrizione simile a quelle preparate dai nazifascisti per identificare attivisti, intellettuali e soprattutto ebrei. Online ne spuntano continuamente, ma l'ultima, delirante e vergognosa, è apparsa sul sito del (nuovo) Partito comunista italiano, gruppuscolo vicino ai Carc, che addita «gli agenti sionisti operanti in Italia».

     

    antisemitismo 3 antisemitismo 3

    Il nPci, filo Putin e anti Nato, contro l'Unione europea e gli Stati Uniti, richiama i militanti alla lotta «per sostenere la resistenza palestinese», ispirandosi alle minacce di Gabriele Rubini, alias chef Rubio. Nella lista compaiono industriali come John Elkann, politici (c'è la sindaca di Firenze Sara Funaro), i vertici delle comunità ebraiche e del rabbinato, società israeliane operanti in Italia, giornalisti come Molinari, Giannini, Sallusti, Belpietro, De Bortoli.

     

    Il linguaggio ricorda da una parte i comunicati delle Brigate rosse, dall'altra le invettive dell'Iran visto che ci si riferisce a Israele come «l'entità sionista», esattamente il gergo degli ayatollah che non riconoscono l'esistenza dello Stato ebraico.

     

    Esplosione alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, in Francia 2 Esplosione alla sinagoga Beth Yaacov a La Grande-Motte, in Francia 2

    Il presidente del Senato Ignazio La Russa auspica «una ferma e unanime condanna» e ritiene «molto grave che il nuovo Partito comunista abbia pubblicato sul sito nomi e cognomi di persone "colpevoli" di aver sostenuto Israele. Si tratta di un grave e inaccettabile attacco alle libertà di pensiero e una preoccupante minaccia alla sicurezza delle persone coinvolte».

     

    […] La Federazione nazionale della stampa rigetta «ogni tentativo di aizzare l'opinione pubblica contro chi fa informazione. I giornalisti non sono nemici da colpire: si limitano a riportare le notizie».

     

    ebrei 2 ebrei 2

    La Comunità ebraica di Roma commenta: «Mancava soltanto lo strumento della lista e della gogna pubblica con nomi e cognomi, per completare il repertorio sconfortante di un antisemitismo che sempre più alza la voce e il livello delle sue minacce. Additare gli obiettivi di un odio razzista, viscerale, mai sconfitto, è di per sè una forma di violenza e istigazione alla violenza, in gioco sono i valori stessi sui quali è fondata la nostra democrazia».

     

    antisemitismo 3 antisemitismo 3

    L'Ucei non ha commentato anche perché ritiene ormai concluso il tempo delle denunce a voce, e sta valutando azioni più appropriate da prendere. La via giudiziaria è un'ipotesi concreta, che peraltro l'Unione delle comunità ebraiche ha intrapreso nei confronti di chef Rubio. […]

     

     

    La lista nera di "sionisti" del Nuovo Pci è inaccettabile per un paese civile

    Estratto da www.ilfoglio.it

     

    cimitero francia profanato cimitero francia profanato

    “Sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia. La lotta contro organismi e agenti sionisti operanti in Italia è lotta sia per sostenere la resistenza del popolo palestinese sia per liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri e in particolare dal protettorato USA-NATO!”.

     

    Firmato: “Nuovo Partito Comunista Italiano”. Segue una lista di nomi di aziende, personalità pubbliche (si va da John Elkann a Lotito, per dire la fantasia), giornalisti (anche il Foglio, sì) [nella lista vengono citati il direttore, Claudio Cerasa, il fondatore, Giuliano Ferrara, e la giornalista Micol Flammini, inviata in Israele, ndR] accademici italiani accusati di essere servi di Israele, corresponsabili del “genocidio di Gaza”, criminali venduti.

    antisemitismo 2 antisemitismo 2

     

    Qualcosa contro questa gente si dovrà pur fare. Li aspettiamo sotto casa? Li inondiamo di minacce? I benpensanti continuano a dirci che una forte critica a Israele non è antisemitismo. Ma infrangere i tabù sembra essere diventata la norma e persino le liste nere di “sionisti” sono diventate socialmente accettabili. […]

     

    antisemitismo antisemitismo

    No. Additare al pubblico odio, fare nomi e cognomi, trasformare i giornalisti in carnefici, non deve essere ammissibile in un paese civile, per giunta nella surreale e sinistra congiunzione di falci e martelli e fondamentalisti islamici e in un paese come il nostro dove, in nome della stella a cinque punti, hanno ucciso non pochi accademici e giornalisti e sono fioccate molte minacce. […] L’odio […] crea dipendenza e coloro che ne sono dipendenti trovano sempre nuove ragioni per il loro odio. E l’antisemitismo, ha scritto qualcuno, è il più formidabile afrodisiaco.

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