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    DI MANICA STRETTA – LA FRANCIA HA SEQUESTRATO UN PESCHERECCIO INGLESE, ACCUSATO DI AVER VIOLATO LE ACQUE TERRITORIALI SULLA COSTA DELLA MANICA – DA QUANDO C'È STATA LA BREXIT I PESCATORI NORMANNI E BRETONI POSSONO OPERARE NELLE ACQUE BRITANNICHE SOLO SE FORNITI DI UN PERMESSO SPECIALE, MA LA LENTEZZA E IL BASSO NUMERO DI LICENZE CONCESSE HA FATTO IMBESTIALIRE PARIGI – LA RISPOSTA DI BORIS JOHNSON: “INCONTRERANNO UNA APPROPRIATA E CALIBRATA RISPOSTA”


     
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    pescherecci manica pescherecci manica

    Luigi Ippolito per www.corriere.it

     

    La Francia ha sequestrato ieri sera un peschereccio inglese, accusato di aver violato le acque territoriali in prossimità del porto di Le Havre, sulla costa della Manica. È una inaspettata escalation della disputa sui diritti di pesca, che da mesi oppone il governo francese e quello britannico: dopo la Brexit, i pescatori bretoni e normanni devono ottenere un permesso ad hoc per operare nelle acque britanniche, in particolare quelle attorno alle Isole del Canale di fonte alle coste francesi.

    proteste pescherecci francesi proteste pescherecci francesi

     

    Ma Parigi lamenta che i britannici stiano accordando licenze col contagocce, mettendo a rischio l’industria della pesca francese. Da qui l’ultimatum: se entro il 2 novembre non otterrà abbastanza permessi, la Francia minaccia di negare alle barche inglesi l’accesso ai propri porti, nonché di rallentare tutto il traffico merci fra le due sponde della Manica, mettendo in atto rigorosi controlli sui camion e sugli standard doganali e sanitari dei beni in arrivo da Londra. 

     

    proteste pescherecci francesi proteste pescherecci francesi

    In pratica, una guerra commerciale a tutto campo: che rischia di non fermarsi qui, perché la mossa successiva dei francesi potrebbe essere addirittura il blocco delle forniture energetiche alla Gran Bretagna . Insomma, un embargo in piena regola come non si vedeva dalle guerre napoleoniche.

     

    «Finora abbiamo cercato il dialogo – ha detto il ministro francese per l’Europa, Clement Baune – ma abbiamo ottenuto solo metà delle licenze di pesca: non è abbastanza e non è accettabile. Così adesso dobbiamo usare il linguaggio della forza, perché è l’unica cosa che il governo britannico capisce».

    peschereccio britannico fermato dalla francia peschereccio britannico fermato dalla francia

     

    Ma Boris Johnson non ha intenzione di restare a guardare. «Le minacce della Francia sono deludenti e sproporzionate – ha detto un portavoce di Downing Street – e non è ciò che ci aspetteremmo da uno stretto alleato e partner»: quindi incontreranno «una appropriata e calibrata risposta». In altre parole, una rappresaglia.

     

    Le relazioni franco-britanniche sono così discese a un minimo storico: e a Londra si accusa il presidente francese Emmanuel Macron di non aver mai digerito la Brexit e di volerla far pagare ai britannici. Oltretutto, la primavera prossima Macron si gioca la rielezione: e una «guerra» con la perfida Albione, in quest’ottica, fa sicuramente gioco.

    Pescherecci francesi e Royal Navy Pescherecci francesi e Royal Navy

     

    Parigi, in questa disputa con Londra, spera nella solidarietà europea: ma da Bruxelles e dalle altre capitali traspare un certo imbarazzo, soprattutto nel momento in cui la Ue è impegnata in un delicato negoziato con la Gran Bretagna a proposito dello status dell’Irlanda del Nord. In questa fase, una «battaglia navale» non aiuta. Ma è evidente che sia Parigi che Londra hanno un interesse politico a mostrare la faccia dura: le acque della Manica si prospettano per un po’ ancora agitate.

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