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    MACRON TENDE LA MANO ALLA MELONI SUI MIGRANTI – IL MINISTRO DELL’INTERNO FRANCESE: SE L’ITALIA ACCOGLIE LA NAVE OCEAN VIKING, BLOCCATA IN MARE CON 234 MIGRANTI A BORDO, SIAMO PRONTI AD ACCOGLIERNE UNA PARTE” - DOPO LA GERMANIA, INTANTO, ANCHE LA NORVEGIA (A CUI FANNO CAPO DUE DELLE TRE NAVI ONG IN ATTESA DI APPRODO) HA DETTO CHE SPETTA ALL’ITALIA ACCOGLIERE I MIGRANTI FERMI IN MARE. IN 7 GIORNI SBARCATE 6.270 PERSONE


     
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    Da corriere.it

    emmanuel macron giorgia meloni by edoardo baraldi emmanuel macron giorgia meloni by edoardo baraldi

     

    Il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, «non ha alcun dubbio» sul fatto che l’Italia «rispetterà il diritto internazionale», accogliendo in uno dei suoi porti la nave umanitaria Ocean Viking della ong Sos Méditerranée, bloccata in mare con 234 migranti a bordo. «Il diritto internazionale è molto chiaro: quando una barca chiede di accostare con dei naufraghi a bordo, è il porto più sicuro e più vicino che deve accoglierla. Nello specifico, l’Italia», ha aggiunto durante un’intervista all’emittente francese RMC.

     

    Il ministro ha poi continuato: «Abbiamo detto all’Italia, e lo diciamo insieme alla Germania, che se la nave umanitaria verrà accolta in Italia, anche noi accoglieremo una parte dei migranti , delle donne e dei bambini, affinché l’Italia non si debba prendere carico da sola del fardello di questo arrivo di migranti».

     

    EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON GIORGIA MELONI

    Dopo la Germania, intanto, anche la Norvegia (a cui fanno capo due delle tre navi ong in attesa di approdo) ha detto che spetta all’Italia accogliere i migranti fermi in mare. L’ambasciata di Oslo a Roma ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma: «La prima responsabilità nel coordinare il lavoro per assicurare un porto sicuro a quanti sono in mare spetta allo Stato responsabile dell’area di ricerca e soccorso cui è stata chiesta assistenza. La Norvegia non ha responsabilità, in base alle convenzioni sui diritti umani o alla legge del mare per le persone prese a bordo da navi private battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo». Era stato il ministro Salvini, ieri, a dichiarare secco: «Una nave norvegese deve andare in Norvegia».

     

    Gerald Darmanin Gerald Darmanin

    Sul punto interviene anche il garante per le persone private della libertà; ribadendo che i diritti fondamentali delle persone devono prevalere sui conflitti tra gli Stati il garante afferma che «se in base ai trattati internazionali gli Stati di bandiera delle navi in attesa di sbarco non hanno un obbligo di coordinamento delle operazioni di soccorso, è però vero che lascia stupiti la generale indisponibilità degli Stati membri a partecipare alla redistribuzione delle persone soccorse, una volta terminata la fase di salvataggio. Ancora una volta viene a mancare lo spirito che è alla base dei valori fondanti dell’Unione Europea».

     

    E mentre va avanti il braccio di ferro tra Italia e Europa legato ai naufraghi a bordo delle navi Ong (un migliaio in tutto) proseguono senza sosta gli sbarchi autonomi (spesso con l’assistenza di unità della Guardia Costiera o della Finanza) o effettuati da mercantili. Nell’ultima settimana i migranti arrivati in Italia sono 6.270; anche nelle ultime ore si registrano due arrivi: uno a Pozzallo, dove un mercantile francese ha portato 37 stranieri trovati alla deriva; una barca a vela battente bandiera ucraina ha attraccato invece ad Augusta con 99 persone. Tre scafisti sono stati immediatamente arrestati.

    ocean viking migranti ocean viking migranti

     

    La situazione per le persone bloccate davanti alle coste della Sicilia va intanto facendosi più difficile: sono sempre tre le navi in attesa di un safety port (Ocean Viking, Geo Barents, Humanity 1, battenti bandiere norvegese e tedesca) con a bordo in totale 987 migranti. Hanno chiesto più volte un ok allo sbarco sia a Italia che a Malta ricevendo, secondo le organizzazioni umanitarie, 17 dinieghi.

     

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    Le condizioni meteo sono in peggioramento e si attendono onde alte fino a 6 metri. Sos Mediterraneé è tornata a chiedere nel pomeriggio una rapida soluzione alla crisi. Nel pomeriggio una quarta imbarcazione umanitaria, la Rise Above ha preso a bordo poco a sud della Sicilia 95 persone che si trovavano su tre diverse natanti in difficoltà.

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