JOHNNY LO ZINGARO
Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera
Quando lei era appena tredicenne e lui non aveva raggiunto la maggiore età, vissero un amore adolescenziale che Giuseppe Mastini detto «Johnny lo zingaro» ha deciso di riaccendere quarant' anni dopo, appena uscito dal carcere per lavorare all' esterno.
Centinaia di telefonate in pochi mesi che hanno conquistato il cuore di Giovanna Truzzi. Nonostante in mezzo ci fossero due vite distanti e diverse. Quella di Johnny consumata tra omicidi e scorribande criminali, evasioni, catture e tanta galera, mentre Giovanna metteva al mondo cinque figli durante un matrimonio finito e intraprendeva una carriera di piccola malavita fatta soprattutto di reati contro il patrimonio, spesso in concorso con i familiari.
GIOVANNA TRUZZI
L' ultimo arresto di Giovanna risale al 27 marzo scorso, per furto aggravato e utilizzo di carte di credito false, ma dopo poco le fu concessa la detenzione domiciliare presso l' abitazione di uno dei figli a Pietrasanta. In quel momento, la storia con il suo primo amore intrecciato in un campo rom del Lazio era già ricominciata. E probabilmente anche la pianificazione della nuova fuga di Mastini, che lei ha deciso di assecondare nonostante le contrarietà dei figli.
Gli investigatori della polizia hanno trovato una corrispondenza di famiglia in cui i familiari mettevano in guardia la donna dal legame con un uomo del quale non avevano stima né fiducia. Ma lei rispondeva di essere innamorata, libera da legami e finalmente in grado di poter pensare a se stessa e ai propri sentimenti. Di qui la scelta di seguire Johnny.
JOHNNY LO ZINGARO
La mattina del 30 giugno, quando Mastini non si presenta al lavoro e prima in taxi e poi in treno raggiunge la Versilia, Giovanna abbandona gli arresti domiciliari, sale sulla sua macchina e va all' appuntamento con l' evaso. Insieme si dirigono verso il nascondiglio che hanno individuato a Taverne d' Arbia, una frazione alla periferia di Siena. E a mettere gli investigatori sulle tracce di Johnny lo zingaro è sempre Giovanna; i telefoni e le dichiarazioni del figlio.
Dal tabulato del cellulare di Mastini controllato dalla polizia penitenziaria saltano fuori le centinaia di contatti con la Truzzi durante gli orari di lavoro esterno. E quando gli agenti della Squadra mobile di Lucca, coordinati dal Servizio centrale operativo, vanno a cercare Giovanna nella casa dove dovrebbe scontare i domiciliari, si accorgono che non c' è. Il figlio rivela che s' è allontanata in compagnia di uomo con cui aveva avuto una relazione in gioventù. È la conferma che è fuggita con Johnny. I telefoni della coppia dal 30 giugno sono muti. In casa però salta fuori la ricevuta di ricarica di una carta Postepay intestata a Giovanna Truzzi.
johnny lo zingaro
Partono i controlli e si scopre che dopo un' iniziale accredito di 800 euro ci sono state spese presso una pompa di benzina, un supermercato Coop, altre compere e vari tentativi di ricarica. È sulla base di queste tracce, tutte lasciate intorno a Siena, che le ricerche si spostano nella città del Palio, anche perché le verifiche su un gruppo sinti imparentato con Mastini hanno dato esito negativo.
Non c' è altro da fare che continuare a insistere sui movimenti di Giovanna, e indagare sul suo nucleo familiare. A parte i figli, la polizia scopre l' esistenza di una sorella, Esterina Truzzi, che abita proprio a Taverne d' Arbia. I controlli su di lei, le intercettazioni telefoniche e i pedinamenti fanno scoprire un aumento di consumi alimentari, e frequenti riferimenti - nei colloqui registrati - a «quello lì» e «quella lì».
Il sospetto che siano Johnny e Giovanna diventa sempre più concreto. Vengono installate le telecamere di sorveglianza, e quando un ispettore di polizia riesce a entrare in casa con una scusa riconosce lei, la Truzzi.
JOHNNY LO ZINGARO
Mastini no. Appare solo l' altro ieri per qualche secondo, ripreso da una telecamera, mentre passa da una stanza all' altra. Così scatta il blitz e finisce l' ultima fuga di Johnny lo zingaro. Che dopo l' arresto spiega: «L' ho fatto per lei, dopo una vita sono andato a riprendermela».
johnny lo zingaro