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    LA GHIGLIOTTINA DI MANI PULITE TRADOTTA IN RITARDO DI 20 ANNI - FRANK CIMINI: “LA  CORRUZIONE C’ERA E COME ANCHE PRIMA DEL 1992 MA LE PROCURE IN TESTA QUELLA DI MILANO FACEVANO FINTA DI NON VEDERLA. NON ERA ANCORA IL MOMENTO. L’ORA ICS SCATTÒ NEL MOMENTO IN CUI LA POLITICA SI INDEBOLÌ E LE TOGHE LE SALTARONO AL COLLO GRIDANDO “ADESSO COMANDIAMO NOI”. E COMANDANO ANCORA ADESSO. BASTA VEDERE COME LA CATEGORIA STA CHIUDENDO LA VICENDA DEL CSM CON IL CAPRO ESPIATORIO LUCA PALANARA IL QUALE AVREBBE FATTO TUTTO DA SOLO”


     
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    Frank Cimini per "www.giustiziami.it"

     

     

    GHERARDO COLOMBO ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO GHERARDO COLOMBO ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO

    Negli anni 90 nemmeno la Mondadori di Silvio Berlusconi impegnato in un duro conflitto con la magistratura che dura ancora oggi accettò di tradurre “Italian guillotine” scritto da Stanton H. Burnett e Luca Mantovani uscito negli Stati Uniti e punto.

     

    La lacuna è stata colmata solo adesso da Aracne edizioni, 345 pagine, 18 euro. “Da libero cittadino trovo intollerabile che i miei connazionali vengano privati del diritto di conoscere riflessioni riguardanti l’Italia indipendentemente dal loro contenuto e da chiunque le abbia formulate“ scrive Marco Gervasoni nella prefazione.

    mani pulite mani pulite

     

    E il problema è proprio questo. Per oltre 20 anni l’opinione pubblica è stata privata della conoscenza di una riflessione molto critica su una importante operazione politico-giudiziaria. Questo sia chiaro comunque la si pensi.

     

    Chi scrive queste poche righe per esempio non crede che Mani pulite fu un colpo di Stato ma semplicemente la vicenda di una magistratura che andò all’incasso del credito acquisito anni prima quando tolse le castagne dal fuoco per conto della politica risolvendo la questione della sovversione interna.

     

    GHERARDO COLOMBO E ANTONIO DI PIETRO NEL 1992 GHERARDO COLOMBO E ANTONIO DI PIETRO NEL 1992

    Le carcerazioni preventive al fine di ottenere confessioni ma soprattutto chiamate di correo, i due pesi e due misure dell’indagine sono un fatto ormai acclarato anche se all’epoca fummo in pochi a parlarne e a scriverne oltre che additati come “amici dei ladri”.

     

    La  corruzione c’era e come anche prima del 1992 ma le procure in testa quella di Milano facevano finta di non vederla. Perché evidentemente non era ancora il momento. L’ora ics scattò nel momento in cui la politica si indebolì e le toghe le saltarono al collo gridando “adesso comandiamo noi”. E comandano ancora adesso.

    luca palamara luca palamara

     

    Basta vedere come la categoria sta chiudendo la vicenda del CSM con il capro espiatorio Luca Palanara il quale avrebbe fatto tutto da solo. Contribuendo però per esempio alla nomina di 84 colleghi al vertice di uffici giudiziari. 84 complici tutti assolti in via preventiva perché se no si rompe il giocattolo.

     

    antonio di pietro magistrato antonio di pietro magistrato

    ”La ghigliottina italiana” è assolutamente da leggere. Vale per chi allora c’era e per chi non c’era. Per cercare di trarne utili lezioni per il futuro. ()

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