Estratto dell'articolo di Stefano Montefiori per www.corriere.it
macron
Più ci si avvicina alle elezioni che nessuno — tranne il RN di Bardella e Le Pen — avrebbe voluto, e più cresce il nervosismo nel campo di Macron. Tra insulti e frasi piene di rancore, gli ex uomini forti della maggioranza prendono le distanze. In fondo, sciogliendo l’Assemblea all’improvviso, il comandante del Titanic ha centrato l’iceberg di proposito, e senza consultarli. La nave ora sta affondando, e loro si sentono in diritto di provare a salvarsi.
Edouard Philippe è stato il primo premier di Macron e nel 2022 ha fondato il partito Horizons, che finora faceva parte della maggioranza, ma che ormai presenterà i suoi candidati in autonomia. «È il presidente della Repubblica ad avere ucciso la maggioranza presidenziale — dice Philippe —. Non sono io che me ne sono andato. Bene, passiamo ad altro. Ora c’è da costruire una nuova maggioranza parlamentare, che funzionerà su basi diverse. […]».
Jordan Bardella e Marine Le Pen
La «granata senza sicura», che all’indomani dell’annuncio Macron si vantava di avere lanciato tra le gambe del sistema, è scoppiata e la politica francese si trova ora nel caos. Pochi scommettono sulla durata del Nouveau Front Populaire a sinistra, ed Edouard Philippe sembra pensare a una nuova alleanza che dopo il 7 luglio potrebbe formarsi in Parlamento tra la destra gollista dei Républicains anti-RN, i macronisti sociali alla Clément Beaune, i deputati Horizons, i centristi di Bayrou, i socialisti di Glucksmann, gli ecologisti, e insomma la sinistra eccetto La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon.
Edouard Philippe
[…] il ministro delle Finanze Bruno Le Maire vuole regolare qualche conto e incolpa i potenti consiglieri dell’«ala Madame» (gli appartamenti della première dame) dell’Eliseo, ovvero Bruno Roger-Petit (detto BRP) e l’eterno Pierre Charon, 73enne capitano di lungo corso già accanto a Jacques Chirac e poi a Nicolas Sarkozy.
il ministro dell'economia francese Bruno Le Maire
BRP e Charon sono sospettati di avere incoraggiato la svolta a destra di Macron, in una lotta di palazzo che li ha visti prendere il sopravvento sui macronisti della prima ora. E sarebbero stati loro a consigliare al presidente una scelta che oggi appare suicida. Le Maire li disprezza: «I parquet dei palazzi della Repubblica sono pieni di scarafaggi (il termine preciso da lui usato in francese è cloporte, in italiano «oniscidea»; ndr). Si annidano nelle fessure del parquet, è molto difficile sbarazzarsene. La cosa migliore è non ascoltarli e restare al proprio posto, che uno sia presidente, premier o ministro».
gerald darmanin
Gérald Darmanin rimane in carica come ministro dell’Interno, in effetti, ma già annuncia: «Dopo il voto non resterò ministro un giorno in più», a meno di un’improbabile vittoria. […]
MACRON SCIOGLIE IL PARLAMENTO brigitte macron con emmanuel - meme by osho emmanuel macron a dresda il ministro dell'economia francese Bruno Le Maire Edouard Philippe Jordan Bardella e Marine Le Pen 2 emmanuel macron a dresda bruno roger petit 7 bruno roger petit 6