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    LA NARCO-GUERRA DE’ NOANTRI - ARRESTATO A LADISPOLI LEANDRO BENNATO, IL RIVALE DI "DIABOLIK" PISCITELLI - E' IL NIPOTE DEL “GATTINO”, BOSS DI CASALOTTI - SECONDO I PM, NEL NOVEMBRE SCORSO AVREBBE TENUTO SEGREGATO GUALTIERO GIOMBINI (MORTO DUE SETTIMANE DOPO IL PESTAGGIO PER RAGIONI DA CHIARIRE) DENTRO UNA BARACCA, COSTRINGENDOLO A STARE NUDO, LEGATO A UNA SEDIA PER ORE E PICCHIANDOLO PER CAPIRE CHI AVESSE PRESO I 107 CHILI DI COCA CHE AVEVA IL COMPITO DI CUSTODIRE…


     
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    Estratto dell'articolo di Andrea Ossino per “la Repubblica - Edizione Roma”

     

    leandro bennato leandro bennato

    Sequestrato, lasciato senza vestiti a patire il freddo invernale e pestato dentro una baracca. Gualtiero Giombini aveva pagato a caro prezzo la sua colpa: essersi fatto rubare 107 chili di cocaina. Perché quella droga apparteneva a Leandro Bennato, amico e nemico di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli e protagonista, insieme al fratello Enrico e al killer Raul Esteban Calderon, della guerra dei narcos per il controllo di Roma dopo la morte di Diabolik. Almeno secondo la procura.

     

    Leandro Bennato è stato fermato ieri a Ladispoli dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma. Il nipote del “ gattino”, boss di Casalotti, agiva insieme all’altro fermato, Elias Mancinelli. Ed era a piede libero solo a causa delle « condizioni di salute di sua madre».

    Secondo i pm nel novembre scorso avrebbe tenuto segregato Giombini (morto due settimane dopo il pestaggio per ragioni da chiarire) per diversi giorni dentro una baracca, costringendolo a stare nudo, tenendolo legato a una sedia per ore e picchiandolo ripetutamente per capire chi avesse preso la droga che aveva il compito di custodire.

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