Foto di Ferdinando Mezzelani per Dagospia
Mauro Favale per la Repubblica
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La sua assenza dalla tribuna d' onore del Coni, due sere fa all' Olimpico per Roma- Genoa, non è passata inosservata. Come, d' altra parte, è stata notata l' inedita poltrona a lui riservata nel settore dello stadio assegnato a Sky da dove ha potuto seguire la partita al fianco di Walter Veltroni e Enrico Vanzina.
Un modo, come raccontano negli ambienti del Comitato Olimpico, con il quale Giovanni Malagò, potente presidente del Coni, ha voluto rimarcare tutta la sua insofferenza rispetto alla nuova policy adottata da "Sport e Salute", l' organismo alle dirette dipendenze del Ministero dell' Economia nato sulle ceneri di Coni Servizi, con il quale da tempo i rapporti non sono proprio idilliaci.
Di mezzo c' è la riforma dello Sport voluta dal ( fu) governo gialloverde che ha affidato le chiavi della cassaforte del Coni a Rocco Sabelli.
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È stato proprio il manager ex Alitalia a decidere un cambio di policy della società che guida dallo scorso aprile (e che gestisce, tra gli altri, l' impianto che ospita le partite casalinghe di Roma e Lazio) e a ridurre drasticamente la quota di biglietti omaggio per lo stadio Olimpico tradizionalmente riservata al presidente del Coni. E così si è passati da qualche migliaio di tagliandi per la Tribuna Monte Mario affidati a Malagò (si parla di circa 3.000 per l' intera stagione) a una trentina scarsi.
Una decisione che ha indispettito Malagò a tal punto da convincerlo a rimandare indietro l' ormai leggerissimo carnet di biglietti omaggio e a disertare la tribuna del Coni alla prima di campionato, optando invece per quella di Sky dove lo hanno immortalato i fotografi ( con le istantanee prontamente finite su Dagospia).
L' ennesimo capitolo di una guerra che passa anche per le decisioni sul futuro governo che erediterà la delicata vicenda che riguarda una riforma, quella dello sport italiano, che sta spaccando in due le federazioni delle varie discipline.
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MI RIMEDI UN BIGLIETTO DI MONTE MARIO?
Alessandro Catapano per la Gazzetta dello Sport
«Mi rimedi un biglietto di Monte Mario?», è una frase che chiunque, a Roma, ha pronunciato almeno una volta nella vita. Ottenerlo al derby, da che mondo e mondo, è il massimo della libidine. Anche, anzi innanzitutto per gli uomini di potere, le cosiddette personalità, o i tifosi vip, comunque persone serenamente in grado di acquistarlo un biglietto. In passato, gli uffici del Coni subivano un vero e proprio assalto. Bastava mettersi all' ingresso di Palazzo H per assistere alla processione di persone che entravano a mani vuote e uscivano con una busta bianca. La tribuna «Coni» (ma ora tornerà «Autorità»), era l' obiettivo massimo, uno status symbol. (…)
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Quei 175 posti (compresa la tribuna d' Onore) che Malagò doveva distribuiva come merce preziosa (al suo insediamento aveva eliminato le tessere omaggio...), ora sono passati sotto il diretto controllo della neonata Sport e Salute, la controllata statale che ha soppiantato Coni servizi. Insieme ai tagliandi degli altri settori, in totale poco più di 500 posti che il Coni metteva a disposizione non solo di amici, attori, registi e autorità, ma innanzitutto di atleti, dirigenti e dipendenti, magari senza guardare troppo al numero di accompagnatori.
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Per dire, se un campione olimpico aveva bisogno di un paio di tagliandi in più, chi poteva negarglieli?
Oggi ci pensano gli uomini di Sport e Salute. Della questione si occupa direttamente lo staff del presidente Rocco Sabelli, che tra i primi atti della sua gestione ha varato una nuova policy sulla distribuzione dei biglietti omaggio. Dei 500 tagliandi disponibili, circa duecento a regime saranno venduti. Per gli altri trecento: le autorità che ne hanno diritto sono solo quelle previste dal Cerimoniale di Stato (dal presidente della Repubblica a prefetti e questori in carica), i medagliati olimpici possono portare solo un accompagnatore, una piccola quota è riservata ai dipendenti meritevoli, un' altra ad attività di responsabilità sociale (al derby saranno 95), un' ultima alla valorizzazione del brand (tradotto: biglietti per gli sponsor).
rocco sabelli
E al Coni? Al Comitato olimpico Sport e Salute ha lasciato la miseria di venti biglietti. Onestamente, una mortificazione. Fatto che sta che la dotazione di Roma-Genoa è rimasta intonsa e lo stesso succederà domenica. Non si dica che Giovanni Malagò ha bisogno di Sport e Salute per andare allo stadio Olimpico.
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a. cat.
VIRGINIA RAGGI E MALAGO Malagò e Veltroni nel Box Sky Foto Mezzelani GMT012 giorgetti malagò zaia malagò Malagò e Veltroni nel Box Sky Foto Mezzelani GMT004 Malagò e Veltroni nel Box Sky Foto Mezzelani GMT006