farina
Preoccupa la crisi alimentare scatenata dal conflitto russo-ucraino. Tanto, da porre seri interrogativi sulla catena di approvvigionamento di cereali, in un contesto di prezzi elevati delle materie prime e di aumento dei costi dei fattori di produzione. Dallo scoppio del conflitto, in Italia il prezzo del grano tenero nazionale è aumentato del 31% e, a cascata, la farina del 50%.
Uno scenario, secondo Borsa merci telematica italiana, che ha comportato, nell'ultimo anno, un balzo del +96% per i prezzi della semola di grano duro, a causa dell'impennata della materia prima (+86%) per la forte contrazione della produzione canadese.
putin crisi del grano in ucraina 1
In particolare, sulla disponibilità di grano italiano (sia tenero, che duro), le stime non sono positive: il calo produttivo medio è del 20%, anche se i prezzi dovrebbero attestarsi in linea con le medie del periodo nonostante i costi di lavorazione siano più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Colpa del caldo torrido anticipato e l'assenza di piogge che potrebbero influire in maniera determinante sulle rese dei campi italiani, secondo Cai - Consorzi Agrari d'Italia, Sis - Società Italiana Sementi e Ibf Servizi.