ENRICO LAGHI
DAGONOTA
La guerra su Generali produce la prima vittima: mentre Edizione, la holding della famiglia Benetton presieduta da Enrico Laghi, si accingeva forse ad affiancare il patto Caltagirone-Del Vecchio-Crt, con uno straordinario tempismo tutto italiano, oggi è stato emesso dalla Procura di Potenza un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari per Enrico Laghi per una bizzarra motivazione legata ad una vecchissima storia Ilva.
Laghi, uno dei più reputati commercialisti italiani, al vertice di moltissime operazione, ultima la cessione di Autostrade a CDP, è stato così azzoppato all'italiana. Come diceva Andreotti "a pensar male degli si fa peccato, ma spesso si indovina".
ILVA: AI DOMICILIARI EX COMMISSARIO LAGHI
la famiglia benetton su vanity fair
(ANSA) - L'ex commissario straordinario dell'Ilva di Taranto, Enrico Laghi, è stato posto agli arresti domiciliari stamani dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza, nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza. L'accusa di quella di corruzione in atti giudiziari in concorso con altre persone. E' stato eseguito a carico di Laghi anche un sequestro preventivo per un valore di circa 270 mila euro.
I BENETTON AGO DELLA BILANCIA SUL LEONE
Marigia Mangano per il "Sole 24 Ore"
ENRICO LAGHI
Nei prossimi giorni Edizione, la holding della famiglia Benetton, riunirà il consiglio di amministrazione per fare il punto su temi di gestione ordinaria. Formalmente, il dossier Generali non è all'ordine del giorno. Ma è altrettanto vero che Trieste è l'argomento più chiacchierato a Ponzano Veneto e nelle ultime ore, con l'affondo di Mediobanca salita al 17%, lo scontro è aperto.
la galassia benetton
Con il 4% circa della compagnia assicurativa, la famiglia Benetton rappresenta l'ago della bilancia nel confronto che sta andando in scena sugli assetti e la governance delle Generali. E di questo ne sono ben consapevoli sia in Edizione, sia i protagonisti di questa prova di forza nel capitale della compagnia: da un lato Francesco Gaetano Caltagirone (6,20%), Leonardo Del Vecchio (5,1%) e la Fondazione Crt (1,232%), che hanno formalizzato la loro unità di vedute in un patto di consultazione che raccoglie il 12,53%, e dall'altro Mediobanca, salita al 17% e a cui spesso è allineata De Agostini (1,7%).
FAMIGLIA BENETTON
Il posizionamento del pacchetto del 3,97% di Edizione, evidentemente, ha un significato che va oltre il numero delle azioni: chiarisce chi, nel libro soci, è in minoranza, posizione finora occupata singolarmente dai soci "privati" delle Generali in contrapposizione al peso di piazzetta Cuccia.
Il punto è che la scelta di uno schieramento piuttosto che di un altro passa da un confronto interno ai singoli nuclei famigliari e si misura con le storiche relazioni costruite dalla famiglia Benetton con tutti i protagonisti di questa contesa, da Mediobanca, di cui ancora oggi Edizione fa parte del patto di consultazione, ai buoni rapporti con Del Vecchio e Caltagirone, con cui la holding in passato ha condiviso importanti progetti industriali.
ALBERTO NAGEL
Proprio in riferimento agli equilibri tra gli azionisti interni ad Edizione, la situazione, raccontano negli ambienti vicini al gruppo, è fluida. Tanto più che i nuclei famigliari si sono di recente "moltiplicati" con la scissione del ramo di Giuliana in quattro sottogruppi: Evoluzione si è scissa in 4 newco, una per ognuna dei suoi quattro figli, Daniela (1969), Carlo (1971), Franca (1968) e Paola (1958).
Alberto Nagel Caltagirone
Naturale dunque che l'operazione di sintesi sia ora più articolata. Secondo quanto si apprende i contatti tra il presidente Enrico Laghi e gli esponenti della famiglia sul tema si sarebbero intensificati negli ultimi giorni. Con la registrazione di un partito del "sì" all'adesione al patto di consultazione che starebbe prendendo forma.
sabrina benetton ermanno boffa
In proposito l'opportunità di conferire il pacchetto nelle Generali all'accordo tra Del Vecchio, Caltagirone e Crt sarebbe sostenuta da Alessandro Benetton, e dunque dal ramo di Luciano, convinto della necessità di contare di più nelle Generali anche con la richiesta di un rappresentante in consiglio. Una posizione che sarebbe condivisa, si apprende, da alcuni esponenti del nucleo di Giuliana.
ENRICO LAGHI
Sarebbero invece ancora in fase di riflessione Sabrina Benetton e Ermanno Boffa, rappresentanti del ramo di Gilberto, così come gli esponenti del ramo di Carlo. L'impressione che sta prendendo piede, almeno in questa fase, è che in ogni caso la tempistica della messa a punto di una strategia precisa su Trieste non sarà frettolosa, complici anche le scadenze domestiche del gruppo, tra cui la cessione di Aspi alla cordata Cdp-fondi, temi che restano le priorità. Il closing di Aspi, riferisce una fonte, è atteso per novembre, ma c'è chi non esclude ulteriori slittamenti.