Francesco Oppini per leggo.it
francesco oppini
Mentre Milan, Napoli e Inter a turno non fanno altro che arricchire i bookmaker con i loro andamenti a tratti quasi singhiozzanti, alla Continassa, quartier generale della vecchia signora, ci si lecca le ferite per le tutte le occasioni sprecate in questa stagione di Serie A.
Così, nel campionato 21/22 del “Ciapa no” alla Juventus dell’Allegri Bis aumentano i rimpianti. È proprio vero pensare che se la vecchia signora avesse per esempio trasformato, tra le mille occasioni sprecate e cestinate, le due sconfitte con Empoli e Verona (senza contare gli zero scontri diretti vinti con le prime della classe), in due vittorie ora la squadra torinese sarebbe con tutta tranquillità prima con il Milan a giocarsi lo scudetto assieme alle altre due pretendenti.
Colpa dei giocatori, dell’allenatore, della dirigenza o della proprietà? Sicuramente le percentuali andrebbero suddivise in parti diverse, ma restare senza attaccante, dopo la partenza di CR7, per quattro lunghi mesi ha sicuramente influito e in questo caso attribuire colpe o responsabilità a tecnico o giocatori sarebbe totalmente cosa senza senso.
alba pariettI col figlio francesco oppini
Data però che la speranza di ogni tifoso è l’ultima a morire e che il nostro motto è “Fino alla fine”, ho deciso anch’io di arricchire i centri scommesse con una giocata da dieci euro sulla vittoria dello scudetto! Lo so è follia, ma per amore si fanno follie e per tutti noi amanti del calcio le nostre squadre fanno parte della nostra sfera sentimentale e quindi perché non crederci facendo qualcosa di folle? Sperando negli ennesimi prossimi inciampi di chi ci precede vi saluto e abbraccio forte, ho da scommettere su qualcosa di totalmente folle, ma non impossibile.
ALLEGRI
Da sportmediaset.mediaset.it
max allegri
Se avessimo vinto contro l'Inter...": ecco il mantra dei tifosi juventini di questi giorni che guardando la classifica vedono la vetta a soli sei punti (sette se ipotizziamo un'Inter vincente contro il Bologna nel recupero del 27 aprile) e sentono crescere il rammarico e la rabbia per una partita che reputano di aver perso immeritatamente. In realtà - giudizi di merito dei tifosi a parte ed evitando di far inutilmente conto su i se e i ma - è la realtà stessa che tiene viva la "speranziella" (scudetto) che Allegri ha invece definito tramontata - per mera scaramanzia - alla vigilia del match di Cagliari.
Di "speranziella" si tratta, è vero, ma a questo punto non si può ancora tagliare fuori la Juve. Davanti hanno frenato (Inter a parte), il calendario presenta incognite per tutte le prime tre della classifica, quello bianconero non è da meno: un passo falso, anche il più piccolo, sarebbe esiziale ma la verità è che a Torino non hanno ancora realmente alzato bandiera bianca.
allegri
Certo, l'obiettivo resta la qualificazione in Champions, per tutto il resto si tratterebbe di un'impresa epocale tenuto conto che davanti ai bianconeri ci sono tre squadre: per recuperare punti su tutte il tempo è effettivamente poco. Nelle prossime sei partite la Juve dovrà affrontare il Bologna (in casa), il Sassuolo (fuori casa), il Venezia (in casa), il Genoa (fuori casa), la Lazio (in casa) e la Fiorentina (fuori casa): coefficiente di difficoltà medio, insomma, con un finale abbastanza complicato. Ma la "speranziella", per quanto timida, oggi resta comunque viva.
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