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    LA LAPIDE DI “GIGGINO” – DI MAIO VUOLE CHIUDERE IN FRETTA LA RIMBORSOPOLI A CINQUE STELLE: ESPELLE 8 PARLAMENTARI. SILENZIO SULL’ATTEGGIAMENTO DI CONSIGLIERI REGIONALI ED EUROPARLAMENTARI – A STRASBURGO, BORRELLI SI FA UN NUOVO MOVIMENTO O FINISCE CON LA LEGA 


     
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    Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

     

    GRILLO DI MAIO CASALEGGIO GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

    Il primo atto dell' affaire Rimborsopoli si conclude alle 19 con Luigi Di Maio che rende noti i risultati dei controlli con il Mef: ben otto parlamentari sono stati colti in fallo e «si sono di fatto autoesclusi». Al tesoretto di donazioni effettuate, 23 milioni e 400 mila, spiega Di Maio, mancano quasi 800 mila euro non versati. Per il capo politico dei 5 Stelle, che in mattinata aveva detto «ho sbagliato a fidarmi dell' essere umano», il discorso è chiuso: «Ora lanciamo la settimana dell' orgoglio».

    BEPPE GRILLO CON IVAN DELLA VALLE jpeg BEPPE GRILLO CON IVAN DELLA VALLE jpeg

     

    Eppure non è così semplice. Perché sono molte le posizioni da verificare. E perché, calcolando i contributi di consiglieri regionali e di europarlamentari, mancherebbero all' appello altri 800 mila euro. Dove sono finiti? La verifica dei dati è stata difficile. Il Mef ha chiesto la delega di ogni parlamentare, per questione di privacy. Diversi si sono rifiutati.

     

    Si sono quindi incrociati i bonifici senza nome (forniti dal Mef) con quelli dichiarati dagli interessati. Nessuna certezza, dunque. Di qui l' inversione dell' onere della prova: «Se queste persone hanno da obiettare possono farlo e se ne occuperanno i probiviri». Intanto ci sono, nero su bianco, le cifre degli ammanchi: Ivan Della Valle non avrebbe versato 270 mila euro, Girolamo Pisano 200 mila, Maurizio Buccarella 137 mila euro, Carlo Martelli 81 mila euro, Elisa Bulgarelli 43 mila euro, Andrea Cecconi 28 mila, Silvia Benedetti 23 mila, Emanuele Cozzolino 13 mila euro.

     

    David Borrelli David Borrelli

    C' è anche una classifica dei più «generosi» nella donazione: Massimiliano Bernini (334.492 euro), Luigi Gallo (279.884 euro), Giovanna Mangili (268.485), Paola Carinelli (261.087 euro), Vincenzo Caso (258.636). Non citato, Alessandro Di Battista, con 197 mila euro. Per gli ammanchi sotto i 10 mila euro, e sono diversi, c' è stata una sorta di presunzione di innocenza, salvo verifiche.

     

    In alcuni casi, Giulia Sarti e Elisa Bulgarelli, ci sono accuse, tutte da verificare, nei confronti di collaboratori. In altri, come per Paola Nugnes, ci sarebbero stati versamenti a Iban diversi. Niente dati per consiglieri regionali e europarlamentari: «Non abbiamo riscontrato grandi anomalie - spiegano dai 5 Stelle - e la contribuzione era un impegno più generico».

     

    david borrelli maria angela riva david borrelli maria angela riva

    Di Maio aveva fretta di chiudere la partita: alla fine sugli otto, saranno cinque probabilmente gli eletti nel Misto, che si aggiungeranno ai due già esclusi. Incontrollabile anche la partita dei rimborsi di diaria non rendicontata: i parlamentari non avevano obbligo di scontrino e nessuno, tantomeno i vertici, vorrà entrare nel ginepraio delle macro voci.

     

    E mentre il M5S prova a deviare il tiro, accusando «le diverse articolazioni dei dem» di essersi intascati quasi 200 mila euro da Salvatore Buzzi, diventa più fitto il giallo che avvolge David Borrelli. Ieri è ricomparso sui social con un messaggio nel quale annuncia di «voler aderire a un nuovo progetto: un movimento, che nascerà a breve, e che si occuperà di imprenditori e risparmiatori». Movimento che farà probabilmente con Massimo Colomban.

     

    MASSIMO COLOMBAN MASSIMO COLOMBAN

    Una strana uscita di scena quella del numero tre dei 5 Stelle, annunciata con un comunicato del gruppo di Bruxelles, che rendeva noto il passaggio al gruppo misto «per motivi di salute». Ma Borrelli smentisce: «Non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato».

     

    Quali dunque le reali ragioni di un addio che arriva nel pieno di Rimborsopoli? Borrelli non spiega. A Bruxelles raccontano: «Ha chiesto una deroga per un terzo mandato o un incarico da funzionario». Al no di Davide Casaleggio, sarebbe stato «dimissionato», con lo strano comunicato.

     

    LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

    Perché non rendere pubblici i motivi del dissidio? Non è inutile ricordare che Borrelli è nell' associazione Rousseau e dunque conosce molti dati sensibili. Borrelli, racconta una fonte a Bruxelles, da tempo stava cercando una via d' uscita alternativa: la sua ambizione sarebbe quella di transitare al gruppo della Lega.

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