• Dagospia

    DIES IRAN SUL COPASIR – LA LEGA DENUNCIA GLI AFFARI DEL SENATORE DI FRATELLI D’ITALIA URSO CON TEHERAN PER OPPORSI ALLA SUA NOMINA AL VERTICE DEL COMITATO DI CONTROLLO SUI SERVIZI -  SALVINI LO AVVISA: “CON ISRAELE SOTTO ATTACCO LA LEGA NON DARÀ MAI IL SUO CONSENSO A CHI È AMICO DEL REGIME IRANIANO” – I MELONIANI REPLICANO: “NO AGLI AMICI DELL’IRAN? VOI STATE COL QATAR…” – LA DIFESA DI URSO (IL FATTURATO DELLA SUA SOCIETA’ E’ CROLLATO DOPO LA CHIUSURA NELLO STATO ISLAMICO)


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci e Giuliano Foschini per la Repubblica

     

    ADOLFO URSO GIORGIA MELONI ADOLFO URSO GIORGIA MELONI

    Dietro lo stallo del Copasir, si intravedono due faccende di non poco conto. Una è di natura politica, tutta interna al centrodestra, e che contrappone Fratelli d' Italia (a cui spetta la presidenza in quanto unico partito di opposizione) e la Lega di Salvini (che ha il presidente uscente) per la scelta del nuovo vertice.

     

    La seconda, invece, attiene a motivi di opportunità e di rapporti diplomatici, e riguarda il senatore Adolfo Urso, esponente di Fdi, attuale vice presidente del Copasir e candidato a ricoprire la carica di presidente dopo le dimissioni dei componenti leghisti. Urso però è anche un imprenditore che, per anni, è stato in affari con l' Iran. Non esattamente un Paese neutro e neutrale.

    salvini meloni salvini meloni

     

    Il fatturato estero della società è crollato a marzo del 2018 quando è stata chiusa la sede di Teheran. Dunque: senza Urso e senza Iran, gli incassi si riducono quasi a zero. Com' è possibile?

     

    adolfo urso adolfo urso

    «Con Israele sotto attacco - dice Salvini - la Lega non darà mai il suo consenso a qualcuno che è amico del regime iraniano». Il senatore di Fratelli d' Italia si difende sostendo Che l' Iran era solo parte del business. E che lui ha sempre avuto ottimi rapporti anche con Israele…

     

     

     

    COPASIR LEGA-FRATELLI D’iTALIA

    Annamaria Gravino per ilsecoloditalia.it

     

    matteo salvini matteo salvini

    Sembrava un passaggio risolutivo. Invece, dopo le attese dimissioni di Raffaele Volpi dalla presidenza del Copasir, che spetta a FdI, la Lega si è di nuovo messa di traverso. Prima lo ha fatto puntando i piedi sulla composizione del Comitato, poi scagliando un attacco frontale nei confronti di Adolfo Urso, candidato naturale alla guida dell’organismo che, per legge, spetta all’opposizione.

     

    adolfo urso adolfo urso

    Entrambe le prese di posizione, però, appaiono quanto mai strumentali e assumono il sapore di un dispetto politico, che mette a rischio i positivi risvolti che le dimissioni di Volpi promettevano sia dal punto di vista della credibilità delle istituzioni sia da quello politico dei rapporti interni al centrodestra.

     

     

    La ricerca di un pretesto

    La prima impuntatura della Lega è arrivata sul tema della composizione del Copasir, per bocca proprio del presidente dimissionario Volpi, secondo il quale, stando a quanto riferito da La Stampa, FdI si “accontenterebbe” di avere il presidente, senza curarsi di sciogliere il Comitato. L’attacco ruota intorno al fatto che, in teoria, anche la composizione del Copasir andrebbe rivista alla luce dei nuovi equilibri tra maggioranza e opposizione: i membri dovrebbero essere equamente divisi tra l’una e l’altra.

    salvini saluta volpi salvini saluta volpi

     

    adolfo urso adolfo urso

    Ma, poiché all’opposizione c’è solo FdI, la questione pone un problema serio di rappresentanza. Per questo, praticamente tutti – attori politici di destra e sinistra, presidenti delle Camere e illustri costituzionalisti – si sono trovati concordi nel dire che con un accordo politico la questione della composizione si può scavallare senza detrimento istituzionale. Dunque, il puntiglio della Lega sulla questione appare del tutto strumentale.

     

    Adolfo Urso Adolfo Urso

    Altra cosa è il presidente, sul quale nessuno ha dubbi: spetta all’opposizione, quindi nel caso di specie a FdI. Alla fine anche la Lega, che pure si è ostinata per oltre tre mesi a non mollare la poltrona, si è dovuta arrendere. Così le dimissioni di ieri sembravano offrire il punto di svolta per restituire dignità a un organismo centrale per il funzionamento della democrazia nel Paese.

     

    Invece, poi, il colpo di scena su composizione e su presidenza. Quest’ultimo con un attacco a Urso arrivato direttamente da Matteo Salvini e che appare davvero come un fuor d’opera.

     

    «Sicuramente, in un momento come questo, con Israele sotto attacco, la Lega non darà mai il suo consenso a qualcuno che è amico del regime iraniano che vorrebbe cancellare Israele dalla faccia della terra. Quindi, il Copasir deve essere guidato da qualcuno al di sopra di ogni sospetto e lontano da certe amicizie», ha detto il leader della Lega, riferendosi ad antiche consulenze di Urso alle imprese italiane che volevano approdare in Iran, quando il Paese, in vista di una fine dell’embargo, prometteva opportunità per la nostra economia.

     

    Fazzolari: «Amici dell’Iran? Pensate al Qatar»

    ADOLFO URSO SI FA UN PISOLINO ADOLFO URSO SI FA UN PISOLINO

    Nel cercare di fare lo sgambetto a Urso, che per inciso del Copasir è stato vicepresidente proprio di Volpi, Salvini però ha finito per segnare un autogol. «Salvini dice che il Copasir non può andare “agli amici dell’Iran e ai nemici di Israele”.

     

    Giustissimo. Forse gli sfugge però che tra questi c’è oggi il Qatar, al quale lui e la Lega hanno più volte espresso amicizia. Anche recentemente votando l’accordo bilaterale Italia-Qatar», ha avuto gioco facile a ricordare il senatore di FdI, Giovanbattista Fazzolari.

     

    Tutta una questione di poltrone?

    giorgia meloni ignazio la russa giorgia meloni ignazio la russa

    Salvini, però, ha aggiunto un ulteriore elemento di riflessione sulla posizione della Lega. «Io non ho problemi con nessuno aspetto le dimissioni di tutti gli altri membri del Copasir. Ignazio La Russa è membro del Copasir? No, quindi qualcun altro si deve dimettere», ha detto, invitando a trovare «nuovi componenti che poi eleggeranno un nuovo presidente». Perché quel riferimento a La Russa? Il senatore di FdI ha ricordato come stavano le cose sulla composizione del Copasir, ma, soprattutto, è dato da diversi osservatori come nome che auspicherebbe la Lega. Ma perché, se nel Copasir nemmeno ci sta? Perché, hanno sottolineato quegli osservatori, se lo andasse a guidare, libererebbe la poltrona di vicepresidente del Senato, sulla quale si potrebbe accomodare Volpi. Con buona pace del distacco della Lega dalle seggiole.

    adolfo urso flavia perina adolfo urso flavia perina Adolfo Urso e Gaetano Quagliariello Adolfo Urso e Gaetano Quagliariello Francesco Rutelli e Adolfo Urso Francesco Rutelli e Adolfo Urso Adolfo Urso Adolfo Urso Adolfo Urso e Mauro Mazza Adolfo Urso e Mauro Mazza Adolfo Urso Adolfo Urso gennaro sangiuliano adolfo urso gennaro sangiuliano adolfo urso

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport