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Stefano Landi per il “Corriere della Sera”

 

Sciopero della musica. Lo ha indetto Bruce Springsteen, decidendo di boicottare la Carolina del Nord. Cancellando a sorpresa il concerto del suo «The River Tour» che avrebbe dovuto tenere stasera a Greensboro.

 

Una scelta politica: per denunciare la gravità della legge approvata a marzo che discrimina gli omosessuali e più in generale la comunità Lgbt. «Alcune cose sono più importanti del rock e la lotta contro pregiudizi e fanatismo è una di queste» ha detto il Boss, preoccupandosi solo dei fan che hanno dovuto stracciare il biglietto di uno show che da tempo avevano segnato sul calendario.

 

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L' annuncio è arrivato ieri, a mezzo social network. Un lungo comunicato, cullato da qualche giorno, ma sventolato solo all' ultimo per rincarare l' effetto dei danni sul governatore repubblicano Pat McCroy.

 

La legge in questione è la HB2: su «Installazioni pubbliche, legge di privacy e sicurezza».

Entrata in vigore lo scorso 23 marzo, introduce restrizioni per l' utilizzo dei bagni da parte dei trans. Di fatto l' uso dei bagni pubblici sarà così legato al sesso che compare sul certificato di nascita.

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Una legge che aveva già scatenato proteste delle organizzazioni della società civile e che oggi con il grande rifiuto di Springsteen assume un' eco internazionale. «Questa legge impone ai transessuali quale bagno utilizzare e permette l' attacco ai cittadini della comunità Lgbt, ai quali toglie gli strumenti per difendersi dalla discriminazione sul posto di lavoro.

 

Annullare il concerto è l' arma più potente che ho per alzare la mia voce in opposizione a una misura spinta da coloro che vogliono andare indietro invece che avanti. Siamo vicini ai combattenti per la libertà» ha detto.

 

Bruce Springsteen tra il vecchio amico Steven Van Zandt e la moglie Patti Scialfa

Come avviene sul palco, il primo ad amplificare l' accusa è stato lo storico chitarrista di Bruce, Steve Van Zandt. «Questa legge fa parte del virus del male che si sta diffondendo in tutti gli Stati Uniti. Meglio fermarlo prima che sia troppo tardi». La band ha valutato le alternative. «Ci siamo chiesti se avrebbe avuto senso suonare e fare una dichiarazione dal palco. Ma siamo convinti che più di ogni parola, quello che potrà fargli male è il danno economico» ha spiegato Steve Van Zandt.

 

E così i fari sui diritti civili si riaccendono su uno Stato come la Carolina del Nord, in cui i

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matrimoni gay sono permessi dall' ottobre del 2014. Sul web, alcuni fan delusi chiedono a questo punto di boicottare anche gli Stati in cui è ancora in vigore la pena di morte.

Ad esempio l' Ohio, dove Springsteen salirà sul palco martedì, a Columbus.

 

Il rocker del New Jersey da sempre è molto attivo per la difesa dei diritti umani. Nel 1988 organizzò uno storico tour in compagnia di Sting, Peter Gabriel e Tracy Chapman. Chissà se qualcuno ora gli farà notare che il Circo Massimo di Roma, dove il 16 luglio è in programma uno dei suoi tre show italiani, è stata la piazza del Family Day il 30 gennaio scorso.

 

 

2. LA SCELTA DEL BOSS “L’UGUAGLIANZA VALE PIÙ DI UN LIVE”

Testo di Bruce Springsteen pubblicato da “la Repubblica”

 

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Come sapete, miei fans, domenica dovrei suonare a Greensboro, North Carolina. La North Carolina ha appena approvato la legge sui “gabinetti”. Stabilisce quali bagni debbano usare le persone transgender e limita la possibilità per le persone Lgbt di andare in Tribunale se vengono violati i loro diritti umani. È un tentativo di ribaltare i progressi nei diritti umani e civili da parte di chi non li accetta.

 

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Molti gruppi e individui stanno tentando di opporsi. È il momento per me e la mia band di mostrare solidarietà a chi combatte per la libertà. Per questo, scusandoci con i fan, abbiamo deciso di cancellare il concerto. Ci sono cose più importanti di un concerto rock, e la lotta contro pregiudizi e bigotterie è una di queste. È il mezzo più forte che ho per far sentire la mia voce contro chi vuole riportarci indietro.

SPRINGSTEEN SPRINGSTEEN IN CONCERTO A MILANO