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    UNA LITE PER INTERPOSTO PISCHELLO - IL MEGLIO DELLA POLITICA ESTIVA FRANCESE E’ LA DISFIDA TWITTER TRA IL FIGLIO DI SARKOZY E IL FIGLIO DI VALERIE TRIERWEILER (ARIDATECE JULIE GAYET!)


     
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    Louis Sarkozy con il padre Nicolas Louis Sarkozy con il padre Nicolas

    Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

     

    Nicolas Sarkozy e François Hollande non si sono mai amati, ma almeno hanno sempre evitato liti in pubblico. L’insofferenza trattenuta dai genitori viene adesso messa in piazza dalle giovani generazioni: Louis Sarkozy, 17 anni, nato dal matrimonio dell’ex presidente con Cécilia Ciganer-Albéniz, e Léonard Trierweiler, 16, figlio di Denis e Valérie Trierweiler, fino allo scorso gennaio compagna del presidente.

     

    I due adolescenti si scontrano e si insultano su Twitter da settimane, toccando anche argomenti al cuore della vita politica. La comunicazione di Sarkozy e Hollande è curata da staff di professionisti che pesano ogni parola e uscita publica. Ci pensano i ragazzini — uno allievo della scuola militare Valley Forge Academy de Tredyffrin vicino a Philadelphia, l’altro liceale a Parigi — a rompere il controllo degli spin doctor e a buttarla in rissa. Una fonte di imbarazzo per chi oggi abita all’Eliseo, e per chi vorrebbe tornarci nel 2017.

    Louis Sarkozy Louis Sarkozy

     

    Primo episodio il 2 luglio, quando Nicolas Sarkozy viene fermato, interrogato per 16 ore e poi messo sotto inchiesta per corruzione di un magistrato. Louis protesta contro la persecuzione giudiziaria che a suo giudizio colpisce il padre, e lo difende.

     

    «Dunque (Sarkozy) ha preso i soldi da Gheddafi, si è approfittato della debolezza della Bettencourt, e ha abusato del suo potere? A quando un’accusa di omicidio? Si tratta di un accanimento per impedirgli di tornare in politica, e visto lo stato del nostro Paese, siamo nella m…», scrive il 17enne su Twitter, con il significativo account @Sarko_Junior .

     

    La sera successiva il padre va in tv a dichiararsi innocente e ad accusare i magistrati politicizzati e riuniti in un sindacato di sinistra; Léonard Trierweiler fa la lezione a @Sarko_Junior ricordandogli che «l’appartenenza sindacale non impedisce a un giudice di essere imparziale».

     

    Léonard Trierweiler con la madre Valerie Léonard Trierweiler con la madre Valerie

    La madre Valérie non è più la compagna di Hollande ma tiene a fare sapere di essere rimasta in buoni rapporti con il presidente; da lui Léonard sembra avere mutuato l’avversione per i Sarkozy. Una settimana di calma e i due ragazzi tornano a battibeccare, a proposito dei mondiali di calcio.

     

    Il Brasile sta giocando la sua disastrosa partita con la Germania, e sul 5 a 0 per i tedeschi Louis Sarkozy ha un’uscita poco felice: «Genocidio brasiliano», twitta in inglese. Poi si pente, cancella il messaggio ma in molti ormai lo hanno visto e Léonard lo rimbrotta: «Francamente, @Sarko_Junior, lascia perdere twitter e torna a pescare le cernie» (riferimento a una foto precedente).

     

    Léonard Trierweiler Léonard Trierweiler

    Terza puntata il 15 luglio, quando vengono pubblicate le cifre della Corte dei Conti sulle spese dell’Eliseo, in particolare i 481 mila euro che la ex première dame Valérie Trierweiler è costata nel 2013. @Sarko_Junior non perde l’occasione e twitta un articolo, Léonard gli risponde «certo, ma non è mia madre che beneficiava di un carta di credito dell’Eliseo per le sue spese personali».

     

    Il ragazzo si riferisce allo scandalo di Cécilia, che nel 2007, appena entrata all’Eliseo con l’allora marito Nicolas Sarkozy, aveva usato una carta legata a un conto del Tesoro. @Sarko_Junior non si lascia abbattere e tira fuori un articolo che parla dei controlli di polizia a carico di Léonard, sorpreso tre volte in possesso di cannabis.

    FIGLIO Trierweiler FIGLIO Trierweiler

     

    Qualcuno suggerisce di organizzare un «combattimento da uomo a uomo», e il figlio di Sarkozy accetta subito la sfida: «Quando volete! Tra i militari si impara a combattere», vantando gli studi a Filadelfia. Lo scambio è un po’ da figli di papà, più avvilente che appassionante: i due ragazzi usano come campo di battaglia le vite dei famigliari celebri, più che le loro. 

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