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    LA MACCHINA DEL DIAVOLO - LE AVVENTURE BIZZARRE E INQUIETANTI DELLA LIMOUSINE DI HITLER IN AMERICA - UNA MERCEDES BENZ LUNGA 6 METRI, LARGA 2 E DI PESO SUPERIORE A CINQUE TONNELLATE, INTERAMENTE COSTRUITA A MANO, A PROVA DI PROIETTILE, CON CASSETTI RIPIENE DI PISTOLE – DIVENNE IL PIÙ DURATURO SIMBOLO DEL POTERE NAZISTA


     
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    Dal Daily Mail - http://www.dailymail.co.uk

     

    Era una macchina di una potenza spaventosa e di una bellezza sinistra - lunga 6 metri, larga 2 e di peso superiore a cinque tonnellate: la Grosser 770 K Modello 150, una limousine interamente costruita a mano, a prova di proiettile, prodotta da Mercedes-Benz in Germania prima della seconda guerra mondiale, è stata utilizzata principalmente per scopi di propaganda.

     

    In piedi sul sedile anteriore, Hitler ha attraversato sfilate e raduni ed è apparso in innumerevoli cinegiornali esibendo il saluto romano a folle deliranti.

     

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    Un libro di Robert Klara, in uscita la prossima settimana, 'La Mercedes del diavolo: le avventure bizzarre e inquietanti della limousine di Hitler in America', dà uno sguardo alla curiosa storia di questa Mercedes travestita da auto personale di Hitler. Dopo lunghe ricerche, infatti, è stato scoperto che la vera automobile del dittatore ha preso polvere per anni in un museo canadese.

     

    La Grosser è stato un mastodontico mostro blindato con scomparti nascosti per pistole Luger che divenne rapidamente il simbolo più durevole della ricchezza e del potere del partito nazista.

     

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    La maggior parte di queste limousine 770K non è sopravvissuta ai bombardamenti, ma incredibilmente due di loro hanno trovato la loro strada verso gli Stati Uniti poco dopo la fine della guerra.

     

    Una di queste macchine ha attraversato l’America in lungo e in largo, usata per parate e fiere, ed è stata messa in mostra persino al Rockefeller Center: la gente voleva vedere e tenere viva la memoria del dittatore più atroce mai vissuto.

    Intorno a questa macchina si è sviluppata una miscela di fatti realmente accaduti e supposizioni abbellite da racconti privi di fondamento.

     

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    'Nel migliore dei casi, questi dettagli storici sono quanto meno traballanti’, ha scritto Klara. 'Per decenni, infatti, la 770K è stata riconosciuta erroneamente come automobile personale di Adolf Hitler'.

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    ‘Alla gente non importava che la vicenda della limousine 770K Mercedes-Benz negli Stati Uniti fosse stata gonfiata ad arte dall’opportunismo dei diversi proprietari. In parte eccitati e in parte disgustati, pensavano che la macchina contenesse il fantasma di Hitler.

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    ‘’Nonostante la grandiosità delle parate naziste, degli uomini in marcia, delle luci, la protagonista assoluta era la Mercedes che trasportava il Furher’’, scrive Klara nel libro.

     

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    La prima delle due limousine arrivò in America nel 1948, quando Christopher Janus, l'amministratore delegato di una società di import-export di Chicago accettò in pagamento la macchina da una società svedese alla quale aveva venduto dei cuscinetti a sfera. Sulle prime Janus non voleva accettare lo scambio, ma fu convinto dalle parole dell’imprenditore svedese: ‘Non si tratta solo di una macchina’, disse al telefono. 'Si tratta di Hitler.'

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    La Mercedes, un mostro di dimensioni impensate per una macchina a quei tempi, gli venne recapitata a New York, uscendo dalla stiva della nave proveniente da Stoccolma attraccata al Molo 97 del porto  della città.

     

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    Abile uomo d’affari, Janus mise in esposizione la macchina e la fece girare per tutti gli Stati Uniti, ricamando sulle sue origini per rendere il suo investimento più accattivante. Alla stampa disse che era stato lo stesso Hitler a progettarla e che la usava per portare la sua adorata amante Eva Braun in Baviera e inventò anche la mezza bugia che, una volta che il dittatore donò la propria automobile a Carl Gustaf Mannerheim, il padre della Finlandia moderna, questi l’avrebbe poi inviata in Svezia per salvarla quando i sovietici attaccarono il Paese.

     

    Hitler, in effetti, aveva donato la macchina a Carl Gustaf Mannerheim per ringraziarlo della sua cooperazione contro l'Unione Sovietica, ma non si trattava affatto della sua vettura personale.

     

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    Mannerheim, tra l’altro, non era un convinto sostenitore del nazismo e si rifiutava di perseguitare gli ebrei presenti in Finlandia su richiesta della Germania. La macchina non venne mai usata e alla fine della seconda guerra mondiale, Mannerheim divenne presidente della Finlandia e si presentò alla cerimonia di insediamento a bordo della sua Packard 12. La Mercedes 770K era scomparsa, venduta ad una concessionaria di Stoccolma per potersene liberare in fretta.

     

    Janus vendette la limousine dopo solo quattro anni, nel 1952, ai collezionisti di automobili George Waterman e Kirkland Gibson che continuarono a farla girare per fiere e parate.

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    'Per i successivi quattro decenni, la 770K sarebbe stata identificata erroneamente come l’automobile personale di Adolf Hitler', scrive Klara. ‘Ma l'unico fatto vero tra tutti quelli che hanno infarcito la storia di questa vettura era che l'auto era stata ordinata da Hitler e data a Mannerheim come ringraziamento per la sua collaborazione’.

     

    Nel 1973, la 770K fu venduta all’asta per $ 153.000, diventando a quel tempo la più costosa auto usata del pianeta. ‘Per trentadue anni, le vicende legate alla  770K Mercedes-Benz hanno affascinato gli americani, ma la vera automobile di Hitler, quella che era conosciuta col nome di “Göring Special”, è rimasta per anni in un museo canadese senza che nessuno ne avesse identificato l’origine’, sottolinea l’autore.

     

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    Nel 1980, Ludwig Kosche, un bibliotecario del museo s’incuriosì e iniziò a cercare di capire da dove provenisse la macchina, probabilmente spinto dalla sua storia personale. Kosche, infatti, era nato a Brema e nel 1945 divenne un soldato, salvo poi emigrare in Canada una volta finita la guerra. In Ontario studiò all’università e poi trovò un lavoro al Canadian War Museum.

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    La sua indagine, coadiuvata dallo studio minuzioso di fotografie dell’epoca e dalla collaborazione degli archivi tedeschi, lo portò a concludere senza ombra di dubbio che la “Göring Special” era in realtà la macchina personale di Hitler.

    ‘Nonostante sia un oggetto che non c’entra nulla con la storia militare del Canada, la 770 K è decisamente il pezzo più famoso del museo’, conclude Klara.

     

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