Riccardo Bocca per L'Espresso
Marco Castoldi da Monza. Classe 1972. Il leader dei Bluvertigo.
MORGAN
L' autore, in versione solista, di quel piccolo miracolo di poesia suonata e cantata titolato Canzoni dell' appartamento. Il valorizzatore seriale della musica italiana prima che il dono della voce gli dicesse addio. Ma anche il giurato ammaliante e straparlante di X Factor. E poi, paradossalmente, l' esule furente dallo stesso show e il pirotecnico denigratore dei talent. Diventato, in seguito, il mentore dei saranno forse famosi di Amici su Canale 5 e la tele-sfida più a rischio di sempre di Maria De Filippi, che prima lui ha sommerso di complimenti pubblici e quindi ha rinnegato assieme al suo spettacolo.
MORGAN
Niente di stravagante, in fondo. Il personaggio di cui nei giorni scorsi ogni penna ha sentito l' urgenza di scrivere è fatto così: impastato di eccessi in ogni loro sfumatura. Inabile alla disciplina del piccolo schermo, delle scalette imposte dagli autori e dei tempi e modi indispensabili perché una trasmissione assuma forma compiuta. Da qui il costante allontanamento di Marco-Morgan da ogni esperienza a base di telecamere. Una via crucis nella quale le stazioni sono sempre le stesse: il contributo dell' artista in modalità maestro rock Manzi, l' insofferenza verso tutto e tutti, la tendenza insaziabile allo spappolamento e le conseguenti polemiche che scolpiscono la parola fine.
MORGAN
Prevedibile, nell' insieme. Conformista, addirittura, per uno come Marco Morgan che all' irripetibilità e spontaneità del gesto artistico ha dedicato la propria esperienza. Lui decolla, vola per istanti magici nell' empireo e all' improvviso si schianta a terra. Con tutta la corte di commentatori addosso che un secondo dopo corre a rimarcare quanto sia un peccato, questa sua video-maledizione. Un uomo intelligente come lui, si ripete fino alla (para)noia. Un essere succube di un male antico come la presunzione della propria superiorità, incompatibile senza eccezioni con il pragmatismo cinico del mondo tv.
riccardo bocca
Il che non toglie, attenzione, che Morgan in televisione resti un valore aggiunto. Almeno per il pubblico più impressionabile, che in lui identifica un sapere superiore alla media. Ma dietro a questa percezione c' è un altro aspetto che collega l' esperienza in video a quella della vita reale. Ed è il fascino che Castoldi esercita sugli spettatori grazie al naturale attrito con i poteri, le gerarchie, le organizzazioni e le diplomazie del mezzo televisivo. La sua forza comunicativa, insomma, è quella di apparire come un paladino della conoscenza in viaggio verso i lidi della libertà e verità. Abbastanza per suscitare sui divani domestici curiosità e rispetto (che si traducono, non di rado, in share), ma non sufficiente a occultare l' autodistruzione in atto dentro al guru catodico. Un italiano vero, sotto questo profilo: sempre pronto a esaltare i suoi oggettivi meriti, molto meno a lottare contro i propri demoni.
MORGAN A "BALLANDO CON LE STELLE" MORGAN A "BALLANDO CON LE STELLE"
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