• Dagospia

    GIORGIA MELONI HA LA "SINDROME MICHETTI" - LA DESTRA ANCORA A CACCIA DI UN CANDIDATO PER LA REGIONE LAZIO. DONNA GIORGIA E’ RIMASTA BRUCIATA DALLA SCELTA DEL CANDIDATO SINDACO DI ROMA, L'IMPALPABILE MICHETTI - IL NOME PIÙ ACCREDITATO SAREBBE FRANCESCO ROCCA, IL PRESIDENTE DELLA CROCE ROSSA GIÀ IN PREDICATO PER IL MINISTERO DELLA SALUTE. MA FRATELLI D’ITALIA DEVE FARE I CONTI CON LEGA E FORZA ITALIA...


     
    Guarda la fotogallery

    Gio.Vi. per “la Repubblica”

    matteo salvini enrico michetti giorgia meloni matteo salvini enrico michetti giorgia meloni

     

    Sarà per l'agenda fitta di impegni, sarà che non ha ancora individuato una figura in grado di convincerla appieno. Fatto sta che l'impasse del centrodestra sul candidato governatore nel Lazio ha un nome e un cognome precisi: Giorgia Meloni.

     

    Dopo la Sicilia assegnata a FI e la Lombardia confermata alla Lega, spetta difatti a Fratelli d'Italia scegliere chi per la coalizione dovrà provare a espugnare la Regione che non ha mai tradito il partito della premier, da sempre granaio di voti anche quando altrove arrancava.

    meloni michetti salvini meloni michetti salvini

     

    Solo che lei, la presidente del Consiglio da cui gli alleati da settimane aspettano un cenno, non sa decidersi. Paralizzata dalla paura di ripetere ciò che accadde un anno fa col tribuno delle radio romane, lanciato all'assalto del Campidoglio per dimostrare che FdI - allora all'opposizione - era capace di allargare, coinvolgere la società civile, sfondare i recinti dell'appartenenza identitaria. Afflitta, in sostanza, dalla "sindrome Michetti", l'aspirante sindaco di Roma che perse rovinosamente nonostante la lotta fratricida a sinistra fra Gualtieri, Calenda e Raggi.

     

    giorgia meloni con enrico michetti giorgia meloni con enrico michetti

    Eccolo il motivo di tanto traccheggiare. Meloni vorrebbe tentare un'operazione simile, ma è terrorizzata da un altro flop. Mentre FI e Lega scalpitano, preoccupate per uno stallo che rischia di avvantaggiare gli avversari. Berlusconi gliel'ha detto chiaro l'altro giorno al telefono: devi sbrigarti. Ricevendo rassicurazioni: presto vi sottoporrò una rosa di nomi. Tuttavia non ancora arrivata.

     

    Da qui la scelta di forzare, concordata con Salvini: oggi il Carroccio aprirà la campagna per il Lazio all'Ergife, la stessa location affittata dagli azzurri per presentare, dopodomani, programma e lista. Una sorta di veglia senza però il candidato principale. Che, a tempo quasi scaduto, dovrebbe essere ufficializzato al più tardi sabato, in chiusura della festa per il decennale del partito.

    francesco rocca francesco rocca

     

    Il più accreditato sarebbe Francesco Rocca, il presidente della Croce Rossa preferito al gruppo di giovani ex amministratori - Paolo Trancassini, Nicola Procaccini e Chiara Colosimo - dati in corsa per la nomination. Delusi al pari di Fabio Rampelli, il mentore di Giorgia, che pure vantava sondaggi vincenti. Ma bisognerà fare i conti con gli alleati. «Noi siamo in attesa di confrontarci», avverte infatti Maurizio Gasparri, capo di Fi nel Lazio, «il nome della coalizione non si può annunciare in un comizio. Ricordo che si vota anche a Roma, sarà una campagna elettorale breve, in larga parte sotto Natale, e ci vogliono candidati immediatamente riconoscibili». Lo spettro del Michetti bis è già realtà.

    ENRICO MICHETTI GIORGIA MELONI ENRICO MICHETTI GIORGIA MELONI ENRICO MICHETTI E GIORGIA MELONI ENRICO MICHETTI E GIORGIA MELONI

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport