Marina De Ghantuz Cubbe per "la Repubblica" - Estratti
giorgia arianna meloni
«Basta con l’amichettismo, con noi va avanti il merito», rivendicava solo pochi giorni fa la premier Giorgia Meloni parlando in televisione. Sarà per la prossima volta o quella dopo ancora, visto che al vertice della società in house del ministero della Cultura, la Ales, c’è Fabio Tagliaferri. Un amichettissimo di vecchia data, uomo fidato di Arianna Meloni a Frosinone e dintorni che da ieri è sia amministratore delegato sia presidente della S.p.a. che tra le altre cose gestisce le Scuderie del Quirinale.
Se la militanza di Tagliaferri è stata premiata, presto potrebbe esserlo anche la figliolanza: Alvise Casellati, direttore d’orchestra e figlio della ministra delle Riforme Casellati avrebbe infatti incontrato nei giorni scorsi il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per discutere del futuro vertice della Scala di Milano. Come raccontato da Repubblica nelle scorse settimane, l’incarico di sovrintendente deve essere rinnovato nel 2025 ma il nuovo nome deve essere indicato un anno prima.
fabio tagliaferri
L’ optimum per la destra sarebbe che dopo Dominique Meyer arrivasse Fortunato Ortombina che ora dirige la Fenice di Venezia: qui l’anno scorso ha diretto alcune opere proprio Alvise Casellati che, se l’operazione andasse in porto, avrebbe la strada spianata in direzione Milano.
Tornando a Tagliaferri, per ricostruire la parabola dell’ultimo nominato nella società alle dirette dipendenze del ministero guidato da Sangiuliano, bisogna bussare direttamente a casa Meloni. Più precisamente ad Arianna, sorella d’Italia che ha trovato in Tagliaferri l’uomo giusto per rilanciare il partito a Cassino: lì il nuovo presidente di Ales si è occupato di ricomporre il quadro di Fratelli d’Italia e sistemare il puzzle delle alleanze in vista delle elezioni.
alvise casellati
Il suo compito, ha spiegato quando è stato nominato (sempre su spinta di Arianna Meloni) dall’onorevole e coordinatore provinciale del partito Massimo Ruspandini, è «gestire esclusivamente questa fase elettorale che terminerà con le elezioni comunali della primavera prossima». Ed ecco com’è andata: a inizio gennaio Tagliaferri ha presentato una rosa di nomi che poi dovrà essere vagliata al tavolo presieduto da un altro fedelissimo di Meloni (sia Arianna sia Giorgia).
Ovvero il coordinatore di FdI nel Lazio Paolo Trancassini. La questione della solidità della coalizione non sembra esattamente risolta, visto che nella relazione redatta da Tagliaferri si dice semplicemente che Lega e Forza Italia, volendo, potranno anche loro presentare un nome. Non solo Cassino.
GENNARO SANGIULIANO RUBA IL MICROFONO A UN GIORNALISTA
Nel curriculum da alfiere di FdI c’è anche la qualifica di assessore ai Servizi sociali di Frosinone, Comune in cui Fabio Tagliaferri era già stato titolare dei Lavori pubblici. Dopo che il consiglio di amministrazione di Ales ieri ha approvato la sua nomina, sono arrivate le dimissioni da assessore: baci, abbracci e ringraziamenti dopo «ventisei anni di presenza pressoché ininterrotta tra gli scranni del consiglio comunale della nostra città è arrivato per me il momento del saluto». Il futuro in Ales lo aspetta. Nel suo passato invece c’è anche l’esperienza da autonoleggiatore che risulta sempre nel curriculum e l’impegno nel mondo dei boyscout
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Fortunato Ortombina
alvise casellati e maria elisabetta alberti casellati