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    "LA NAZIONALE MERITA PIÙ CONSIDERAZIONE. BASTA FRIZIONI TRA LEGA E FIGC" – MALAGO’ BLINDA GRAVINA E MANDA UN AVVISO AI PRESIDENTI DI A - “NON SO SE CON UNA SETTIMANA IN PIÙ DI RADUNO SAREBBE CAMBIATO QUALCOSA, MA NON È BELLO CHE NON SI REMI NELLA STESSA DIREZIONE”. MANCINI? SECONDO ME È L'ELEMENTO IMPRESCINDIBILE". POI ANNUNCIA: "L’ITALBASKET NON GIOCHERÀ CONTRO LA RUSSIA. IL CIO È STATO MOLTO CHIARO, SOLO LA PALLACANESTRO E IL BIATHLON NON HANNO SEGUITO LE INDICAZIONI” - VIDEO


     
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    Fulvio Bianchi per repubblica.it

     

    Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45 Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT45

    Si riparte. "Noi avevamo una squadra che ha vinto l'Europeo e ora non va al Mondiale, siamo dispiaciuti ma compatti". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in conferenza stampa post Giunta. Per la prima volta il n.1 dello sport si è espresso sulla eliminazione dai Mondiali.

     

    Alla Giunta ha preso parte anche il presidente della Figc Gabriele Gravina "che ha ringraziato per la fiducia", ha spiegato Malagò, sottolineando che il numero 1 di via Allegri è "conscio di quelle che sono le realtà del momento e le sfide future che deve necessariamente affrontare". "Ha raccontato un crono programma molto interessante, ha incontrato tutte le componenti compreso Lorenzo Casini (neo presidente della Lega di serie A, ndr), che ha chiesto di incontrare me e la Figc per le date di recupero di alcune partite che sono andate per le lunghe. Ora ci sarà un tavolo tecnico".

     

    Riguardo la posizione di Gravina, Malagò ha poi sottolineato che "si ritiene assolutamente che il mandato ha avuto forte condivisione elettorale ma al tempo stesso è indispensabile compattare la squadra proprio nei momenti di complessità, facendo anche degli sforzi e qualche passo indietro, ed evitare conflittualità all'interno delle componenti come anche tra Lega A e Federazione. Questa è una cosa che abbiamo auspicato e condiviso, perché se ci sono interessi contrapposti non c'è nessuna possibilità che le cose si sistemino, nessuna soluzione strutturale". Oggi si svolgeranno i sorteggi dei Mondiali in Qatar, senza l'Italia.

    Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43 Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT43

     

    "E' un dolore, in senso lato della parola, stupore, dispiacere per tanti motivi", ha aggiunto Malagò, soddisfatto perché Mancini è restato al suo posto. "Il mondo dello sport è affettuosamente e realisticamente preoccupato" per i ritardi nei lavori legati alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, in programma nel 2026. Lo ha detto Malagò, che è anche presidente della Fondazione dei Giochi." Temo che questa cosa la dovrò ripetere spesso. Ci sono due tavoli, un comitato organizzatore e un'agenzia: il primo è diviso a metà tra sport e politica, l'agenzia è solo pubblica. Uno dei motivi per cui abbiamo vinto la candidatura è che il 92% delle strutture degli impianti esistevano.

    Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41 Giovanni Malagò e Gabriele Gravina Foto Mezzelani GMT41

     

    Ma siamo ad aprile e dovremmo avere gli impianti pronti per il test event, invece eccoci qua", ha poi sottolineato. "Gli impianti sono l'unica cosa che richiede il Cio che non guarda più i dossier ma solo dove si fanno le gare. Gli Enti locali si stanno occupando di determinati interventi per i cittadini, il problema è l'attuazione e i tempi per realizzare queste cose", ha proseguito Malagò che sulle voci di un'uscita dell'amministratore delegato Vincenzo Novari, ha sottolineato che "il Comitato organizzatore di Milano-Cortina ha due anime, come viene imposto dall'Host City Contract, firmato non solo dal mondo dello sport ma anche dalle Regioni e dalle città che si sono aggiudicate la candidatura, insieme al sottosegretario dell'epoca con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti. Siamo stupiti che escano queste notizie in modo reiterato: ne ho parlato anche con il Cio''.

     

    In occasione della Giunta Coni di stamani Malagò ha informato i membri sugli sviluppi e sulle procedure attuate in seguito all'approvazione della Legge 234 del 30 dicembre. In tal senso è stato approvato il nuovo regolamento degli uffici e dei servizi del Coni con relativo organigramma.

     

    malago' gravina foto mezzelani gmt 022 malago' gravina foto mezzelani gmt 022

    ''La Giunta oggi è stata circoscritta in un'ora di lavori per un solo argomento: dopo appena 39 mesi finalmente il Coni ha una sua pianta organica'', ha spiegato Malagò. "Finalmente siamo operativamente autonomi, ho ringraziato chi ha scelto di venire a lavorare al Coni piuttosto che in una Spa. Non erano obbligati. Il 90-95% delle persone ci ha dato una risposta positiva a eccezione di qualcuno che ci ha stupito e non poco.

     

    Hanno affettuosamente superato il Rubicone in un iter grottesco. Siamo tornati con numeri diversi a un riforma Berlusconi-Tremonti. Siamo tornati vent'anni indietro, complimenti. Siamo contenti. Guardiamo avanti, ma tutto questo fa riflettere. Abbiamo presentato la pianta organica'', ha aggiunto Malagò.

     

     

     

    MALAGO’

    Da www.lasicilia.it

    petrucci malagò petrucci malagò

     “Come Coni siamo al 100% d'accordo con Petrucci. Siamo molto dispiaciuti della scelta della federazione internazionale di attendere maggio, non la comprendiamo”. Queste le parole del presidente Giovanni Malagò in conferenza stampa dopo la Giunta Coni parlando della scelta della Fiba di riaprire a squadre, arbitri e ufficiali di campo della Russia le competizioni di basket internazionali.

     

    Una decisione che coinvolge l'Italbasket in prima persona, inserita nello stesso raggruppamento della Russia (gruppo H) per la qualificazione al Mondiale 2023. ”Il Cio è stato chiaro, non può obbligare le federazioni internazionali, ci ha detto però cosa pensa sia giusto fare -ha proseguito Malagò-. Solo basket e biathlon hanno preso tempo e non va bene. L'Italia non giocherà e come ha detto Petrucci come anche Olanda e Islanda non giocheranno con la Russia, il Coni è con Petrucci".

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