• Dagospia

    ARMI, DROGA E RICICLAGGIO: COME L’NDRANGHETA FACEVA AFFARI IN TUTTO IL MONDO – LA ‘NDRINA MORABITO, UNA DELLE PIÙ POTENTI DELLA CALABRIA, AVREBBE SPEDITO A UN GRUPPO PARAMILITARE IN BRASILE UN CARICO DI ARMI DA GUERRA SOVIETICHE IN CAMBIO DELLA COCAINA – GLI ‘NDRANGHETISTI “RIPULIVANO” I SOLDI GRAZIE AGLI INCASSI IN NERO NEI LORO RISTORANTI E SI LAMENTAVANO DEI PAGAMENTI CON LA CARTA, CHE HANNO RIDOTTO IL GIRO D’AFFARI...


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell’articolo di Valentina Errante per “il Messaggero”

     

    operazione eureka 8 operazione eureka 8

    La mente era nella Locride, gli affari in tutta Europa: dall'Italia alla Germania, dal Portogallo al Belgio. Con fiumi di cocaina acquistati in monopolio dal Sudamerica (3 tonnellate sequestrate in Italia, altre 20 dai ad Anversa e Rotterdam), soldi contanti, circa 22 milioni di euro, che per due anni hanno viaggiato nei "pick-up money", reinvestiti nei locali di mezza Europa, che, infine, grazie al "nero" alimentavano la macchina del business.

     

    Parte dalla Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, in collegamento con le procure distrettuali di Genova e Milano, la procura federale Belga e le autorità giudiziarie tedesche, l'inchiesta "Eureka" che ha interrotto il business dell'ndrangheta.

    operazione eureka 9 operazione eureka 9

     

    Sono oltre 200 gli arresti tra Italia, Germania e Belgio e anche in Australia, 150 perquisizioni, eseguite in Spagna, Portogallo, Francia, Romania e Slovenia. Venticinque milioni di beni sequestrati: in Calabria, in Portogallo e il «Café In Srl» a Roma, che gestiva, anche, il ristorante Pallotta di Ponte Milvio a Roma e "La Rampa" di piazza Mignanelli.

     

    «È stata documentata - scrive il gip - l'organizzazione da parte di Morabito di una spedizione in Brasile di un container carico di armi da guerra, provenienti dai paesi dell'ex Unione Sovietica, fornite da un'organizzazione criminale operante in Italia e in Pakistan», armi scambiate con un gruppo paramilitare in cambio della droga.

    operazione eureka 7 operazione eureka 7

     

    Per gestire il continuo di cocaina da Sudamerica all'Europa, le cosche della Locride sfruttavano i principali porti commerciali: Gioia Tauro e Anversa, che aveva assunto il ruolo di hub per i traffici verso il nord Europa. […]  

     

    Ma non c'è solo la coca. A Roma in un appartamento in via della Farnesina gli uomini del clan, intercettati dal Ros, contavano i soldi da dividersi. Il "nero" realizzato nel locale di Ponte Milvio e nei cinque ristoranti in Portogallo. E si lamentavano, perché l'obbligo del Pos aveva arrecato danni notevoli: «C'abbiamo perso un milione di euro». Annota il gip: «I due si lamentano dei pagamenti effettuati tramite Pos, circostanza che limita notevolmente il margine di manovra per distrarre somme dagli incassi della società».

     

    operazione eureka 6 operazione eureka 6

    È il 22 novembre del 2021, quando Francesco Giorgi e Francesco Nirta «offrono ulteriori elementi in ordine alle divisioni mensili tra i soci del contante proveniente sia dal circuito dei ristoranti portoghesi, sia dalla gestione del ristorante romano; i due ripercorrono le spartizioni dei mesi precedenti, fino a giungere a quella più recente del mese di ottobre, mensilità durante la quale i quattro membri del gruppo hanno percepito una quota pro capite pari 16.135 euro».

     

    operazione eureka 2 operazione eureka 2

    Si rammaricano: «Nel 2018 - dicono - erano 29mila euro di spartizione, 116mila abbiamo diviso, 29mila euro a testa. Proprio, in assoluto è stato nel 2017, 48mila euro a testa. Ci siamo divisi 194 mila euro». E sostengono che un risultato analogo avrebbero conseguito anche nel 2021 senza le chiusure dovute alla pandemia. […]

    operazione eureka 1 operazione eureka 1 operazione eureka 4 operazione eureka 4 operazione eureka 5 operazione eureka 5 operazione eureka 3 operazione eureka 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport