Gino Castaldo per la Repubblica
In quanto oggetto di venerazione, il corpo dell' artista pop è da considerare sacro, quindi incorruttibile. Trasuda perfezione. Ma fino a un certo punto, e le crepe, quando arrivano, sono fragorose. Se poi a mollare è Madonna la crepa diventa un rombo di terremoto che scuote un intero mondo d' immateriali certezze.
madonna
Pensate quanto deve esserle costato scrivere sui social queste parole: "mentre salivo la scala per cantare Batuka, sabato sera a Miami, ero in lacrime per il dolore causato dalle mie lesioni alla gamba, un dolore che è stato indicibile negli ultimi giorni", lei che l' invincibile potenza creativa della forza di volontà l' ha trasformata in arte. Sembra di sentire la voce spezzata da rabbiose lacrime leggendo il comunicato che dice: "mi considero una guerriera, non mollo mai, tuttavia ora è il momento di dare ascolto al mio corpo e accettare che il dolore è preoccupante".
Morale, dopo aver già cancellate alcune date nei giorni scorsi, è costretta ad annullare anche le prossime, e chissà fino a quando. Parole che sanno di resa incondizionata.
madonna
Umana, umanissima, fin troppo, ma dopo un prolungato e disumano gioco di maschere e finzioni. È una crepa che va a toccare la disincarnata e irreale argilla primordiale da cui vengono plasmate le divinità pop. È un' amarezza inconsolabile, come se da bimbi ci avessero detto che i nostri bambolotti erano malati.
Nel 2005 Kylie Minogue, la più sublime delle Barbie pop, nel bel mezzo di un tour annunciò di essere malata di tumore al seno, fortunatamente allo stadio iniziale, e fu uno schiaffo di realtà, una tragedia che entrava brutalmente nel mondo sognante e irraggiungibile delle dive, per ricordarci qualcosa che nessuno voleva ricordare, ovvero che anche le divinità pop sono persone, e possono essere vulnerabili, deboli, incerte come ciascuno di noi. Era assai doloroso per i fan di Michael Jackson scoprire quanto fosse fragile, quanto fosse dipendente dai farmaci.
Come quando Lady Gaga ha denunciato i suoi malanni: fibromialgia, ansia, addirittura uno stress post-traumatico dovuto a una violenza subita quando aveva 19 anni. Chissà perché questo logorio sembra colpire di più il mondo dorato della musica pop, come quando si viene a sapere di celebri calciatori afflitti ancora giovani da dolori atroci e sofferenze muscolari. Il dubbio è legittimo.
madonna
Non sarà che l' ansia di prestanza fisica, di eterna giovinezza, di perfezione bambolesca, spinge gli artisti a sottoporsi a pratiche logoranti che generano stress e precoce usura? Ben diverso quando acciacchi e malanni arrivano dal mondo del rock. Lì c' è quasi da sorridere, i monelli del rock non hanno mai vantato vite salutari e prestanti, anzi, si sono spesso maltrattati e qualche volta ne hanno pagato le conseguenze.
Molti grandi, come Clapton, Pete Townshend e altri, soffrono di sordità, ma è anche vero che per decenni si sono sfondati le orecchie con volumi impossibili per qualsiasi comune mortale. Altri hanno bevuto come spugne e si sono drogati in malo modo. L' usura era ovvia, inevitabile, un costo messo in preventivo. Il sorriso permanente di Keith Richards la dice lunga su quanto lui sia perfettamente consapevole di essere un miracolo vivente. E il suo partner Mick Jagger , dopo un' operazione al cuore, è tornato a esibirsi a tempo di record. Quasi uno sberleffo. Vasco, sempre più sboccato e sincero, dice di aver visto il nero dell' abisso.
ahlamalik williams e madonna 3
Ma nella musica pop è diverso, le icone pop hanno tutt' altri doveri, sono sane, belle, incorruttibili, si fa fatica perfino ad accettare che possano invecchiare. E Madonna lo sa meglio di chiunque altro, lei che alcune delle regole in vigore nella competizione di mercato le ha letteralmente inventate. Tutte le sue recenti trovate sembravano un' abile dissimulazione dell' inesorabile avanzare degli anni, la banda nera su un occhio, qualche ritocco in viso, foto e allestimenti studiati con certosina accuratezza per non accentuare grinze e debolezze, fino alla resa di questi giorni. Ma il messaggio è potentissimo. La perfezione esiste, recitava ripetutamente l' altoparlante della musica pop. Anzi no, esisteva.