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    LA NOVITÀ NELLE TRATTATIVE SULLA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ È LA “STRANA” ALLEANZA TRA MACRON E MELONI – LA FRANCIA È ORMAI FINITA DI DIRITTO NEL CLUB DEI PAESI “CATTIVI” E INDEBITATI: PER QUESTO IL TOYBOY DELL’ELISEO È DIVENTATO UNA COLOMBA SULLE REGOLE DI BILANCIO. MA I TEDESCHI, CON I VASSALLI “FRUGALI”, SONO PRONTI A BLOCCARE TUTTO: E L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE COMMISSARIATA (QUESTA VOLTA, DAVVERO…)


     
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    Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

     

    ULTIMO TANGO A PARIGI - MACRON E MELONI BY CARLI ULTIMO TANGO A PARIGI - MACRON E MELONI BY CARLI

    […]  Nel braccio di ferro tra falchi” e “colombe”, stavolta si è formata una inedita alleanza tra Francia e Italia. Inedita rispetto al governo Meloni. Ma si è realizzata su una involontaria convergenza di interessi. Parigi, infatti, si trova ormai nell’elenco dei “cattivi” indebitati.

     

    Regole troppe ferree avrebbero messo in difficoltà l’Eliseo già alle prese con uno scontro interno dopo il varo della riforma delle pensioni. Una alleanza su cui ha fatto perno la Commissione. In particolare il responsabile degli Affari economici, Paolo Gentiloni, e la presidente Ursula Von der Leyen che sta ormai entrando nell’ultimo anno di mandato e ha bisogno di chiudere il quinquennio con un provvedimento che lasci il segno.

     

    URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ

    Un obiettivo che si basa sul tentativo di volersi ripresentare per un secondo incarico (se prima non dovesse maturare la candidatura alla segreteria generale della Nato).

     

    L’ultima formulazione del Patto di Stabilità, comunque, rappresenta un passo avanti per l’Italia. Almeno nel breve periodo. Sebbene il nostro Paese corra più degli altri il rischio di ritrovarsi immediatamente sotto osservazione per il deficit. E poi a fare i conti sistematicamente con Bruxelles.

     

    Il percorso quadriennale di riduzione del debito, infatti, significa essere di fatto commissariati. E concordare con i vertici comunitari le manovre economiche dei prossimi anni. Il riferimento alla spesa corrente inferiore alla crescita del Pil, per l’Italia può essere un vincolo davvero complicato.

     

    giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

    Il modello è analogo a quello del Pnrr: ogni passo dovrà essere verificato. E se per il NextGenerationEu l’esame è semestrale, in questo caso sarà annuale. Tra l’altro è possibile, per chi non rispetti le nuove regole, anche la sospensione dei fondi comunitari.

     

    Un’altra eventuale tegola per un paese che già si trova in difficoltà con il rispetto degli obiettivi fissati nel Piano di Ripresa e resilienza. Insomma, la tesi tedesca per l’Italia sarebbe stata disastrosa dal punto di vista economico. Ma per questo governo di centrodestra l’impatto politico potrebbe essere altrettanto dirompente.

    MACRON E GIORGIA MELONI MACRON E GIORGIA MELONI GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON MEME emmanuel macron giorgia meloni xavier bettel roberta metsola emmanuel macron giorgia meloni xavier bettel roberta metsola meloni von der leyen macron trudeau biden meloni von der leyen macron trudeau biden EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI

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