1.TRICOLORE
MATTEO RENZI E DENIS VERDINI
Jena per “la Stampa”
La nuova bandiera del Pd: bianco, rosso e Verdini.
2.NON SONO ATTACCABRIGHE
Carlo Bertini per “la Stampa”
Che la settimana sia faticosa, che i risparmiatori abbiano bisogno di esser rassicurati, che la voglia di reagire all' Unione europea sia difficile da trattenere, lo dimostra l' offensiva mediatica del premier.
Un accordo con l' Unione Europea sui crediti deteriorati delle banche italiane è cosa fatta, almeno a sentire le sue parole da Vespa. E se le turbolenze possono costituire «un' opportunità, accelerare un percorso di consolidamento», insomma di riassetto del sistema, «l' Italia non è sotto attacco, è solo il mercato bellezza».
renzi verdini
E quando Renzi a Porta a Porta lascia cadere una frase sul caos banche attribuendo una quota di responsabilità ai governi 2007-2013, il pensiero cade non solo su Berlusconi ma anche su Monti e Letta, i suoi predecessori. Perché se in quegli anni, prima delle nuove regole del bail in, «i governi hanno aiutato le banche, i governi italiani hanno scelto di non fare niente. Io sarei intervenuto come hanno fatto altri paesi, non è che la Merkel è meno intelligente di noi. Ma nonostante non si sia intervenuto le nostre banche sono più solide di quelle tedesche».
renzi carrai
E a sostegno della sua tesi, il caso più eclatante, quello di Monte dei Paschi di Siena, «una banca che ha attraversato vicissitudini pazzesche, ma oggi è risanata, avrà bisogno di trovare dei partner perché dovrà stare insieme ad altri».
Il premier sminuisce il valore dell' ok dell' Ue al piano italiano per la «bad bank, anche se si chiude questo fine settimana non è decisivo perché la bad bank grande bisognava farla prima delle regole sul bail in introdotte a gennaio» E quindi, ora oltre ad un piano di piccole bad bank, Padoan «sta lavorando anche ad altri soluzioni» per semplificare i tempi nella procedura di smaltimento dei crediti.
renzi carrai
È il caso che scuote il paese quello delle banche sotto attacco, e la mossa del governatore della Bce è suonata come una sorta di panacea. Draghi? «Benissimo le sue parole, oggi è andata meglio. Negli ultimi giorni si sono scaricate su alcune banche italiane una serie di tensioni difficili da leggere».
RENZI MERKEL
Ma in una settimana a dir poco complicata che ha messo a nudo tutte le tensioni con l' Europa, il premier non depone le armi, anzi. «Se viene riconosciuta lo 0,2% della clausola dei migranti bene, domani mattina firmiamo». Primo colpo sulla Turchia, assestato con sicurezza, «per me lo rispettano l' accordo, fanno una dichiarazione. Sanno che senza Italia è difficile gestire l' Europa».
angela merkel a firenze con renzi 1
E ancora: «Andiamo all' attacco, ci stiano a sentire. L' Europa è in crisi di identità, non ne azzecca più una». Come nel suo stile, rintuzza i colpi il premier, con quell' Europa che costituisce il fronte più delicato si dice pronto alla battaglia.
«Non sto litigando perché sono un attaccabrighe e faccio le bizze con Juncker e i commissari europei, ma perché stiamo chiedendo che dopo anni che l' Italia andava in Europa a dire solo sì grazie, l' Italia fa domande e si fa sentire», dice Renzi. Che fa capire lo spirito con cui ha compiuto le ultime mosse spiazzanti per un mondo felpato delle feluche. «Gli ambasciatori sono bravissimi, ma quando hanno fatto un po' di battutine sull' Italia a Bruxelles pensando di impaurirmi, ho risposto: se volete uno più rissoso di me e bravissimo sui dossier, vi mando Calenda che ha gestito benissimo dossier come quello sulla Cina».
carlo calenda matteo renzi
Così come nessun arretramento sul caso Carrai, «è giusto che ognuno porti i suoi».
Il caso che scuote il Palazzo, Renzi lo derubrica a normale amministrazione. «Verdini non è entrato in maggioranza», risponde dopo il voto sul Senato. «La maggioranza costituzionale è sempre più ampia di quella politica, tutte le volte che votiamo sulle riforme ci sono maggioranze un po' diverse. Non vedo la notizia». E poi, dopotutto, «oggi sono state votate le presidenze e nessuna presidenza è andata a Verdini».