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    THE BIG SHORT - IL CROLLO DI MPS DECISO A TAVOLINO DA TRE FONDI SPECULATIVI AMERICANI: PUNTAVANO SUL DISSESTO DELLA BANCA PER PRENDERSI A POCHI SPICCIOLI I CREDITI IN SOFFERENZA PER 24 MILIARDI - MA IL GOVERNO HA AUMENTATO LA GARANZIA E LA SCOMMESSA È SALTATA: IERI +43%, ANCHE OGGI PARTE COL BOTTO (+17%)


     
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    fabrizio viola fabrizio viola

    1.MPS: AVVIO RITARDATO MA CON BOTTO IN PIAZZA AFFARI

     (ANSA) - Avvio ritardato ma con il botto per Mps in Piazza Affari. Congelato per eccesso di volatilità nei primi minuti di contrattazioni, il titolo è stato ammesso dopo quasi 20 minuti e guadagna il 17,1% a 0,85 euro. Bene anche Carige (+8,18% a 0,9 euro), con cui ha condiviso l'andamento di Borsa nelle ultime sedute.

     

    2.MPS: NUOVA CARTOLARIZZAZIONE CREDITI PER 1,6 MLD

     (ANSA) - Mps ha perfezionato una nuova cartolarizzazione di crediti per 1,6 miliardi di euro. Lo annuncia la Banca spiegando che l'operazione si è chiusa "con successo nonostante la forte volatilità del mercato azionario in questi giorni". Il collocamento della 'tranche senior' da 761 milioni è stato curato da Banca Imi, Hsbc e Unicredit, in qualità di 'joint lead managers and book runners' mentre Banca Montepaschi ha svolto ruolo di 'sole arranger'.

     

    monte dei paschi di siena monte dei paschi di siena

    L'operazione ha avuto per oggetto un portafoglio di crediti derivanti da contratti di leasing 'performing' prevalentemente a favore di Pmi che è stato trasferito da Mps Leasing & Factoring (gruppo Montepaschi) alla società veicolo Siena Lease 2016-2, che per finanziare l'acquisto del portafoglio ha emesso 4 serie di titoli (Senior, Mezzanine e Junior). La tranche senior A, destinata ad investitori istituzionali qualificati e ad intermediari finanziari, ha ricevuto ordini per oltre 1,1 miliardi di euro, provenienti da 20 investitori, a fronte di 761,3 milioni di euro in titoli disponibili per il collocamento, con una eccedenza di prenotazioni di oltre il 40%.

     

    I titoli di Classe B, C e D sono stati invece sottoscritti da chi li ha originati. Secondo il Gruppo, "il successo dell'operazione è particolarmente significativo in quanto conferma la fiducia degli investitori istituzionali nella solidità del Gruppo Montepaschi e della sua controllata, l'appetibilità dei suoi attivi e la capacità di utilizzo di fonti alternative di funding, in coerenza con le strategie europee di creazione di un mercato Abs a beneficio degli impieghi per le Pmi".

    monte-paschi monte-paschi

     

    Gli investitori che hanno aderito all'offerta provengono da Germania (46%), Regno Unito ed Irlanda (35%), Francia (6%) e Italia (6%). I titoli di Classe A sono stati sottoscritti da Fund Managers (44%), banche centrali e istituzioni pubbliche (38%) e da banche (17%).

     

     

    3.IL CROLLO DI MPS DECISO A TAVOLINO DA TRE FONDI SPECULATIVI AMERICANI

    Gianluca Paolucci per “la Stampa

     

    Una gigantesca operazione montata a tavolino da alcuni grandi hedge fund americani ha rischiato di affondare Monte dei Paschi. Sembra quasi la trama di un film: i tre giorni che hanno fatto tremare il governo e allarmato seriamente Bankitalia, Bce e sistema bancario italiano sono il frutto di una spericolata scommessa messa in piedi da almeno tre fondi speculativi americani dall' enorme dotazione finanziaria. Difficile sapere i nomi, dato che sono controparti molto importanti in tutte le sale operative.

    PIAZZA AFFARI BORSA MILANO PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

     

    Alla base di tutto, secondo quanto ricostruito, il calcolo fatto sulla garanzia pubblica ipotizzata per le sofferenze di Mps la scorsa settimana. Una percentuale tra il 18 e il 20% a carico della Cdp. Indiscrezione che ha trovato conferma in ambienti governativi, con il Mef che tiene da tempo un canale aperto con alcuni grandi hedge fund per la partita della bad bank, nell' ottica di trovare acquirenti per i prestiti non performanti delle banche italiane.

     

    L' operazione

    Fatti due conti, dati i 24 miliardi di sofferenze nette della banca senese e i circa 10 miliardi di patrimonio netto, quella garanzia copre fino a 4/5 miliardi. Ne mancano una decina e dunque l' equity (il capitale, ovvero le azioni) di Mps vale zero.

     

    TRADER A WALL STREET TRADER A WALL STREET

    Da qui l' operazione: scommessa al ribasso sul titolo, scommessa al rialzo sul Cds Italia nella convinzione che un dissesto o una risoluzione di Mps avrebbe portato all' aumento dello spread italiano, e pronti comprarsi le sofferenze Mps che, se la scommessa fosse risultata vincente, avrebbe portato prezzi estremamente convenienti sulle quelle stesse sofferenze "coperte" dalla garanzia della Cdp.

     

    A questo punto, però, c' è ancora un piccolo problema: il divieto di vendite allo scoperto imposto dalla Consob. Problema facilmente aggirabile comprando da una delle banche «market maker» sulla Borsa Italiana delle opzioni Put sul titolo. A quel punto la banca deve "coprirsi" per le opzioni che ha venduto, e in qualità di market maker può vendere titoli allo scoperto senza incorrere in sanzioni per garantirsi sulle opzioni Put comprate dall' hedge fund.

    Trader di borsa Trader di borsa

     

    Lunedì parte l' operazione e a Piazza Affari il titolo affonda.

    Contemporaneamente lo spread dell' Italia torna a salire, con balzi come i venti punti registrati nella seduta di martedì. Mercoledì è forse la giornata peggiore: il titolo affonda fino al 22%. Alla fine Mps vale poco più di 1,5 miliardi di euro. La terza banca del Paese vale quanto Iren, la multiutility del Nord Ovest. Poco più di Cerved, che fornisce dati e informazioni societarie. La metà dei piumini di Moncler.

     

    Il cambio

    Poi mercoledì pomeriggio succede qualcosa. Il Tesoro fa sapere ai suoi interlocutori che la situazione è cambiata. La garanzia non sarà della Cdp ma direttamente del Tesoro, che mette sul piatto 40 miliardi di euro.

    Sarà attivata caso per caso, a richiesta delle banche, e la quantità di copertura dipenderà dal fabbisogno dei singoli istituti.

     

    matteo renzi pier carlo padoan matteo renzi pier carlo padoan

    Ecco che la scommessa non vale più. Nella seduta di ieri sono partite le ricoperture, con massicci acquisti di titoli e il prezzo che sale del 43% e chiude a 0,73 euro dai 51 centesimi della vigilia. La capitalizzazione torna a 2,14 miliardi e tutti possono tirare un respiro di sollievo. Il titolo scambia l' 8% del capitale.

     

    Il Governo, con il premier Matteo Renzi che la definisce risanata e «un ottimo affare» per l' eventuale compratore. Bankitalia e Bce, allarmate da una crisi bancaria dagli esiti imprevedibili per tutti. La banca stessa, che intanto in un' ottica di trasparenza per rassicurare mercato e correntisti ha deciso di anticipare al 28 gennaio i conti del 2015 previsti per il 5 febbraio.

     

     

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