Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per “la Repubblica”
furti orologi a milano 13
Se vai in giro con un'auto da 50.000 euro in su e scendi con bagagli firmati in un hotel a 5 stelle stai sicuro che il tuo polso non passerà inosservato agli specialisti del furto con strappo di orologi di lusso. Se poi porti un Rolex, un Patek Philippe, un Hublot o un Richard Mille, le possibilità di sfuggire alle nuove bande che, da Milano a Firenze, da Venezia a Roma, stanno provando a rubare la scena alla vecchia e imbattibile scuola napoletana sono davvero poche. Ti accerchiano alle spalle in tre e ti abbracciano da dietro se passeggi a piedi, ti affiancano in scooter e mettono in campo le collaudate tecniche dello specchietto o della ruota bucata se sei in macchina.
orologi rubati
Li chiamano gli «strappatori». In campo, o meglio nelle strade delle città italiane, ce ne sono a centinaia, divisi in batterie.
«Questione di un attimo, fanno pressione sui gancetti e con la tecnica dello strappo portano via orologi da decine ma anche centinaia di migliaia di euro che hanno già adocchiato e verificato siano nella lista di quelli che si piazzano facilmente sul mercato nero», spiega un investigatore che se ne intende assai come Marco Calì, napoletano ma oggi dirigente della squadra mobile di Milano che, negli ultimi mesi, ha guadagnato la testa della classifica dei furti di orologi preziosi anche oltre la norma come il Richard Mille da 700.000 euro rubato ad un facoltoso uomo d'affari kazako che passeggiava in corso Venezia. «Ecco, quello lì certamente è un oggetto che sul mercato nero non lo piazzi facilmente - osserva Calì - ma magari finisce all'estero in una delle piazze dove c'è l'offerta più ricca, dai Paesi arabi al Sudamerica».
OROLOGIO RUBATO A LECLERC
(…) Da qualche tempo anche i centroafricani si sono dati ai furti di orologi preziosi nelle grandi città: gambiani, senegalesi, maghrebini prediligono le zone della movida in orari notturni, approfittano del calo di attenzione delle vittime che hanno adocchiato dentro i locali e che magari hanno bevuto e portano via gli orologi.
I Rolex sono i più richiesti dal mercato e dunque i più facili da piazzare. «C'è una grandissima domanda - spiega ancora Calì - e anche se nel passaggio dal ricettatore perdono fino al 70-80% del loro valore per chi li ruba è un ottimo guadagno. Se porti via un orologio da 10.000 euro, il ladro ne incassa 7-800 e il ricettatore lo rivende a 3-4.000 euro. Chiaramente se becchi un Daytona o un Submariner tiri su di più, ma anche i Patek Philippe Aquanut e i Richard Mille hanno un ottimo piazzamento».
Orologi
(…)
«Chiaramente - osserva il dirigente della mobile di Milano - chi compra un orologio rubato sa che la provenienza non è quella ufficiale, si accontenta di una garanzia falsa o nulla che non gli permetterà mai di poter usufruire dell'assistenza della casa». Quei pezzi lì finiscono alla Fiera di Monaco, in Brasile, a Dubai dove i compratori arabi e sudamericani sono disposti a fare follie.
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