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    LA P4 E’ MORTA E’ SEPOLTA! - IL RIESAME DI NAPOLI Dà NUOVAMENTE TORTO AI PM WOODCOCK E CURCIO: ALFONSO PAPA NON ANDAVA ARRESTATO - RIBADITO IL GIUDIZIO DELLA CASSAZIONE: “NON SUSSISTE ASSOCIAZIONE A DELINQUERE” E LE INTERCETTAZIONI NON ERANO UTILIZZABILI - IL PARLAMENTARE PDL HA SCONTATO INGIUSTAMENTE 100 GIORNI A POGGIOREALE E DUE MESI AI DOMICILIARI - E CHI LO HA SPEDITO AL GABBIO? LE SCOPE BOBOMARONITE CHE VOTARONO SI’ ALLE MANETTE….


     
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    WOODCOCKWOODCOCKi pm napoli woodcock piscitelli curcioi pm napoli woodcock piscitelli curcio

    (AGENPARL) - Oggi in data 13 aprile il Tribunale del Riesame di Napoli presieduto dal giudice Angela Paolelli ha rigettato l'appello dei pm Henry J Woodcock e Francesco Curcio avverso la scarcerazione definitiva del deputato del Pdl Alfonso Papa coinvolto nel processo sulla cosiddetta "P4" e detenuto per 101 giorni a Poggioreale seguiti da quasi due mesi agli arresti domiciliari fino alla rimessione in libertà avvenuta il 23 dicembre 2011.

    In questo modo il Tribunale del Riesame di Napoli pone la parola fine alla supposta persistenza delle esigenze cautelari sottostanti l'ordinanza per la quale il 20 luglio 2011 il parlamentare era stato tratto in arresto. Si conclude così la vicenda relativa all'arresto di Alfonso Papa grazie al provvedimento licenziato dal Tribunale del Riesame che conferma quanto disposto dal Tribunale di Napoli e rigetta l'ulteriore ricorso dei pm napoletani. Il Tribunale del Riesame ha inoltre recepito quanto già stabilito dalla Corte di Cassazione in data 7 novembre 2011 in ordine alla insussistenza dell'ipotesi di associazione per delinquere e ha ribadito la inutilizzabilità di "tutte le intercettazioni che vedono coinvolto come interlocutore il parlamentare Alfonso Papa (ivi comprese quelle cd. casuali)" in quanto illecitamente effettuate per mancanza della richiesta alla Camera di appartenenza.

    LUIGI BISIGNANILUIGI BISIGNANI

    L'onorevole Alfonso Papa, che è a processo per concussione, appresa la notizia del Riesame ha dichiarato: "L'accanimento dei pm che mi avevano arrestato per estorcere da me confessioni false è stato definitivamente punito sia dalla Cassazione che dal Tribunale del Riesame. La verità non si accerta con le manette ai polsi, ma attraverso il giusto processo come quello al quale con serenità e fiducia nella giustizia mi sto sottoponendo".

     

     

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